Ma dove sta scritto, pure al netto della lingua e della comunicazione, che il suo arrivo creerà quella svolta carismatica e motivazionale contagiosa in positivo?
Non parliamo di un leader a tutto tondo, perché è raccontato universalmente come un ragazzo timido, di poche parole, quasi sociopatico nello spogliatoio di Madrid.
In grado certamente di essere leader in un contesto come quello croato perché ha visto le bombe sopra la sua testa pure da rifugiato, ma una cosa è parlare anche solo con gli occhi ad un'etnia che ha vissuto quella guerra in famiglia, un'altra è parlare a Romagnoli e Kessie e spiegargli come si vincono le Champions.
Certo sapremmo a chi dare la palla in difficoltà, e poi? Quando gli arrivano in raddoppio e la deve dare a Suso, Kessie ed Andrè Silva che facciamo?
A me piacerebbe fosse davvero così facile l'uno più uno, ma la storia ed in particolare la nostra dicono l'esatto opposto. Perché correre il rischio di ricascarci?
Non si torna con Modric palliativo, si torna arrivando quarti con una squadra vera.
Detto da uno che adora Modric da quando giocava al Tottenham, quindi figuriamoci.