Milan: società bocciata. Conte, Fonseca e il bilancio...

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Penso che per qualche ora la voglia di sangue dei tifosi non sarà per Leao a parte i soliti 3-4 che sognano Leao pure quando dormono, tipo Cassano.

Ma ti dico una cosa (che ho iniziato a scrivere almeno 2 o 3 volte e ogni volta alla fine ho cancellato tutto perché sapevo che molti non avrebbero nemmeno capito il senso).

Io al posto di Leao sarei stato contento di non giocare contro il Napoli.
Perché? Perché le probabilità di prenderle erano alte (per me addirittura altissime).
Ma Fonseca cosa voleva fare :

1) fare giocare Okafor contro il Bologna dove avremo vinto e vai di articoli su articoli di come Fonseca e un grande allenatore che non guarda in faccia a nessuno mentre Leao e inutile, poco cattivo, prende troppi soldi e lo possiamo svendere a 30 mln al barca.

2) Poi Fonseca avrebbe voluto rimettere Leao. Contro il Napoli. Avremo perso e si riparte con più di dieci articoli al minuto su quanto Leao sia inutile, scazzato, musica trap e tiktok... Si gioca meglio senza di lui e altre cose senza senso...

3) E dopo l'avrebbe rimesso in panchina contro il Monza dove avremmo sicuramente vinto. Non ti dico in quale stato isterico sarebbero i tifosi... Fonseca considerato un mix di Guardiola e Ancelotti e Leao considerato come il problema numero 1 del Milan. Siamo a -11? "E va bene ma se non ci fosse Leao saremo primi a pari punti con il Napoli" 🤣

Sarebbe stato messo nelle condizioni peggiori. Mediaticamente.
Sarebbe stato usato come capro espiatorio.

Ma il tutto e saltato con il match del Bologna.
io penso che Fonseca, scarso quanto vuoi, tramite le sue convinzioni pensi a far vincere il Milan e non ai titoli dei giornali pro-contro Leao. Credo quindi che abbia scelto Okafor perchè era quello che in campo aveva fatto meglio ultimamente.
A Leao, se fosse un giocatore forte e trascinatore, non farebbe differenza giocare con squadra x o y. Anzi, direi che i golletti inutili nelle partite inutili contro avversari inutili, nello sviluppo del giocatore in questi anni, col senno di poi, siano stati più nocivi che altro per Leao. Hanno pompato le statistiche di un giocatore che ha rendimenti sul campo più pessimi che buoni in una stagione intera, nascondendo il vero volto del giocatore dietro a freddi numeri.

Quindi in questo Milan sgangherato, sì è stato un favore per Leao non giocare ieri, si è evitato l'ennesima brutta figura in un big match. D'altro canto lui però avrebbe bisogno di big match da giocare per far belle figure e dimostrare che non è un giocatore da partite inutili.
 

gabri65

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Ma quale bocciatura, brutti sfacciati senza rispetto.

Noi diamo lezioni ad Harvarde, eh.

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Possibilissimo.
Così potranno cederlo senza che nessuno si incateni a milanello o osi proferire parola sulla cessione del portoghese.
E vale lo stesso identico discorso per Theo.
L'Atalanta mette giovani a caso in serie A, per fargli fare 3 partite buone e venderli a 30 milioni l'uno.
Noi se vogliamo vendere un giocatore e fare tanti soldoni, lo trasformiamo in una riserva schifandolo e deprezzandolo.
Come si vende ad un prezzo elevato ad altri club una riserva che guadagna minimo 7 milioni all'anno?

Secondo me, sarebbe una strategia alquanto bizzarra.
Se poi la si associa ad una società che nel giro di 24 ore non si è posta il minimo problema di cedere a una cinquantina di milioni il calciatore italiano più amato dai tifosi, un futuro capitano, un leader del gruppo, un nazionale italiano, tifoso milanista, ecc..., risulta ancora più bizzarra la cosa.

Dirigenti imbecilli, Fonseca scarso, va bene, ma secondo me, semplicemente, il ragionamento (condivisibile o meno) di Fonseca è che ad oggi sul campo in rapporto ai minuti giocati, Okafor ha fatto meglio di Leao come prestazioni.
 

admin

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Tuttosport in edicola duro col Milan dopo il KO di ieri col Milan e la lezione data da Conte: una sconfitta, quella nel primo - ma forse già decisivo - bivio per lo scudetto che suona come una sonante bocciatura per le scelte di una società che, dopo aver messo alla porta Maldini e Massara, ne ha azzeccate poche. Commettendo l’errore - una volta sollevato dall’incarico pure Pioli - di pensare che sarebbe stato più utile alla causa imbarcare un allenatore accomodante e malleabile verso le scelte aziendali, piuttosto che un profilo sì ingombrante (Conte lo è, inutile negarlo), ma in grado di garantire solidità al progetto e soprattutto risultati a una tifoseria che, oltre allo scudetto un po’ piovuto dal cielo con Pioli, di gioie dopo gli anni d’oro berlusconiani ne ha avute ben poche. E così, mentre a Casa Milan si festeggia l’ennesimo attivo di bilancio, il conto in campionato è in profondo rosso anche al confronto di quanto fatto un anno fa da Pioli che alla decima giornata di punti in classifi ca ne aveva 22 ed era terzo in classifica a -3 dall’Inter. Fonseca, va detto, può mostrare più di un alibi per la gara di ieri sera (Reijnders e Theo Hernandez squalificati, Gabbia ko per un problema al polpaccio e Pulisic a mezzo servizio causa infl uenza), però nell’emergenza si vede la profondità dell’organico e con l’aurea eccezione di Musah, chi ha giocato non è stato lontanamente all’altezza dei titolari. Disagi nitidamente fotografati dalla prima rete segnata dal Napoli, con l’imbucata di Anguissa non letta dai centrocampisti e Pavlovic trattato come un punching-ball da Lukaku (al 100° gol in campionato). A mettere in ghiaccio la partita già prima della fi ne del tempo il raddoppio di Kvaratskhelia che, partendo dalla mattonella preferita, ha circumnavigato Emerson Royal e Fofana con irrisoria facilità quasi fosse un marziano anziché un giocatore i cui movimenti dovevano essere conosciuti a memoria da chi doveva limitarne il raggio d’azione.
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