Milan: società bocciata. Conte, Fonseca e il bilancio...

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Tuttosport in edicola duro col Milan dopo il KO di ieri col Milan e la lezione data da Conte: una sconfitta, quella nel primo - ma forse già decisivo - bivio per lo scudetto che suona come una sonante bocciatura per le scelte di una società che, dopo aver messo alla porta Maldini e Massara, ne ha azzeccate poche. Commettendo l’errore - una volta sollevato dall’incarico pure Pioli - di pensare che sarebbe stato più utile alla causa imbarcare un allenatore accomodante e malleabile verso le scelte aziendali, piuttosto che un profilo sì ingombrante (Conte lo è, inutile negarlo), ma in grado di garantire solidità al progetto e soprattutto risultati a una tifoseria che, oltre allo scudetto un po’ piovuto dal cielo con Pioli, di gioie dopo gli anni d’oro berlusconiani ne ha avute ben poche. E così, mentre a Casa Milan si festeggia l’ennesimo attivo di bilancio, il conto in campionato è in profondo rosso anche al confronto di quanto fatto un anno fa da Pioli che alla decima giornata di punti in classifi ca ne aveva 22 ed era terzo in classifica a -3 dall’Inter. Fonseca, va detto, può mostrare più di un alibi per la gara di ieri sera (Reijnders e Theo Hernandez squalificati, Gabbia ko per un problema al polpaccio e Pulisic a mezzo servizio causa infl uenza), però nell’emergenza si vede la profondità dell’organico e con l’aurea eccezione di Musah, chi ha giocato non è stato lontanamente all’altezza dei titolari. Disagi nitidamente fotografati dalla prima rete segnata dal Napoli, con l’imbucata di Anguissa non letta dai centrocampisti e Pavlovic trattato come un punching-ball da Lukaku (al 100° gol in campionato). A mettere in ghiaccio la partita già prima della fi ne del tempo il raddoppio di Kvaratskhelia che, partendo dalla mattonella preferita, ha circumnavigato Emerson Royal e Fofana con irrisoria facilità quasi fosse un marziano anziché un giocatore i cui movimenti dovevano essere conosciuti a memoria da chi doveva limitarne il raggio d’azione.


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Tuttosport in edicola duro col Milan dopo il KO di ieri col Milan e la lezione data da Conte: una sconfitta, quella nel primo - ma forse già decisivo - bivio per lo scudetto che suona come una sonante bocciatura per le scelte di una società che, dopo aver messo alla porta Maldini e Massara, ne ha azzeccate poche. Commettendo l’errore - una volta sollevato dall’incarico pure Pioli - di pensare che sarebbe stato più utile alla causa imbarcare un allenatore accomodante e malleabile verso le scelte aziendali, piuttosto che un profilo sì ingombrante (Conte lo è, inutile negarlo), ma in grado di garantire solidità al progetto e soprattutto risultati a una tifoseria che, oltre allo scudetto un po’ piovuto dal cielo con Pioli, di gioie dopo gli anni d’oro berlusconiani ne ha avute ben poche. E così, mentre a Casa Milan si festeggia l’ennesimo attivo di bilancio, il conto in campionato è in profondo rosso anche al confronto di quanto fatto un anno fa da Pioli che alla decima giornata di punti in classifi ca ne aveva 22 ed era terzo in classifica a -3 dall’Inter. Fonseca, va detto, può mostrare più di un alibi per la gara di ieri sera (Reijnders e Theo Hernandez squalificati, Gabbia ko per un problema al polpaccio e Pulisic a mezzo servizio causa infl uenza), però nell’emergenza si vede la profondità dell’organico e con l’aurea eccezione di Musah, chi ha giocato non è stato lontanamente all’altezza dei titolari. Disagi nitidamente fotografati dalla prima rete segnata dal Napoli, con l’imbucata di Anguissa non letta dai centrocampisti e Pavlovic trattato come un punching-ball da Lukaku (al 100° gol in campionato). A mettere in ghiaccio la partita già prima della fi ne del tempo il raddoppio di Kvaratskhelia che, partendo dalla mattonella preferita, ha circumnavigato Emerson Royal e Fofana con irrisoria facilità quasi fosse un marziano anziché un giocatore i cui movimenti dovevano essere conosciuti a memoria da chi doveva limitarne il raggio d’azione.
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Djici

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Le assenze del Milan erano tante. E va bene ma noi in campo abbiamo comunque schierato gente che molti tifosi sognano la notte, i cosiddetti FabFour :
PatrimonioPositivo
Cashflow
PlusvalenzaDiTonali
BilancioPositivo

Insomma non possiamo fare di più.

:troll:
 

Djici

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Ah ecco, meno male che qualcuno le sottolinea queste cose...

Ma la colpa guarda caso è di Leao ovviamente.

Penso che per qualche ora la voglia di sangue dei tifosi non sarà per Leao a parte i soliti 3-4 che sognano Leao pure quando dormono, tipo Cassano.

Ma ti dico una cosa (che ho iniziato a scrivere almeno 2 o 3 volte e ogni volta alla fine ho cancellato tutto perché sapevo che molti non avrebbero nemmeno capito il senso).

Io al posto di Leao sarei stato contento di non giocare contro il Napoli.
Perché? Perché le probabilità di prenderle erano alte (per me addirittura altissime).
Ma Fonseca cosa voleva fare :

1) fare giocare Okafor contro il Bologna dove avremo vinto e vai di articoli su articoli di come Fonseca e un grande allenatore che non guarda in faccia a nessuno mentre Leao e inutile, poco cattivo, prende troppi soldi e lo possiamo svendere a 30 mln al barca.

2) Poi Fonseca avrebbe voluto rimettere Leao. Contro il Napoli. Avremo perso e si riparte con più di dieci articoli al minuto su quanto Leao sia inutile, scazzato, musica trap e tiktok... Si gioca meglio senza di lui e altre cose senza senso...

3) E dopo l'avrebbe rimesso in panchina contro il Monza dove avremmo sicuramente vinto. Non ti dico in quale stato isterico sarebbero i tifosi... Fonseca considerato un mix di Guardiola e Ancelotti e Leao considerato come il problema numero 1 del Milan. Siamo a -11? "E va bene ma se non ci fosse Leao saremo primi a pari punti con il Napoli" 🤣

Sarebbe stato messo nelle condizioni peggiori. Mediaticamente.
Sarebbe stato usato come capro espiatorio.

Ma il tutto e saltato con il match del Bologna.
 

Lineker10

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Penso che per qualche ora la voglia di sangue dei tifosi non sarà per Leao a parte i soliti 3-4 che sognano Leao pure quando dormono, tipo Cassano.

Ma ti dico una cosa (che ho iniziato a scrivere almeno 2 o 3 volte e ogni volta alla fine ho cancellato tutto perché sapevo che molti non avrebbero nemmeno capito il senso).

Io al posto di Leao sarei stato contento di non giocare contro il Napoli.
Perché? Perché le probabilità di prenderle erano alte (per me addirittura altissime).
Ma Fonseca cosa voleva fare :

1) fare giocare Okafor contro il Bologna dove avremo vinto e vai di articoli su articoli di come Fonseca e un grande allenatore che non guarda in faccia a nessuno mentre Leao e inutile, poco cattivo, prende troppi soldi e lo possiamo svendere a 30 mln al barca.

2) Poi Fonseca avrebbe voluto rimettere Leao. Contro il Napoli. Avremo perso e si riparte con più di dieci articoli al minuto su quanto Leao sia inutile, scazzato, musica trap e tiktok... Si gioca meglio senza di lui e altre cose senza senso...

3) E dopo l'avrebbe rimesso in panchina contro il Monza dove avremmo sicuramente vinto. Non ti dico in quale stato isterico sarebbero i tifosi... Fonseca considerato un mix di Guardiola e Ancelotti e Leao considerato come il problema numero 1 del Milan. Siamo a -11? "E va bene ma se non ci fosse Leao saremo primi a pari punti con il Napoli" 🤣

Sarebbe stato messo nelle condizioni peggiori. Mediaticamente.
Sarebbe stato usato come capro espiatorio.

Ma il tutto e saltato con il match del Bologna.
Va beh mi pare tanto, a meno che non sia la società a voler vendere Leao e dunque appoggiare l'allenatore in una scelta simile.

Io direi che a Fonseca Leao non piace, semplicemente. Non lo vede e non lo vuole.
Non è la prima volta che un allenatore si scontra con un giocatore di talento perchè non difende.

Chi ha una memoria un po' piu lunga ricorderà che i vari Baggio Ronaldinho Rivaldo Seedorf (che con Cuper faceva la riserva a Dalmat eh, non dimentichiamolo) Pirlo Ronaldo... lo stesso Cassano, hanno tutti avuto problemi TATTICI (sottolineo, prima ancora che personali) con gli allenatori.
Non trovo niente di nuovo in questo.

Certi giocatori o trovano allenatori che li appoggiano a prescindere, li sostengono e aiutano cercando di tirare fuori il meglio tollerandone i difetti, come faceva Pioli, oppure finiscono in panchina o in situazioni simili a Leao oggi.

Poi si penso che adesso la questione Fonseca-Leao sia anche personale, nel senso che Leao secondo me odia Fonseca e non vede l'ora che venga esonerato, mentre Fonseca potesse lo lascerebbe a casa neanche in panchina. Ma la ragione di partenza è tattica.

Comunque tornando in topic, finora la gestione Fonseca è un disastro sotto tutti i punti di vista. Io personalmente mi sono stancato e non vedo l'ora lo caccino. Il problema è che lui sono convinto sia in ogni caso una vittima, i veri responsabili restano sempre i cialtroni pagliacci e incapaci che abbiamo in dirigenza.
 
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