Guardiola è davvero il migliore, geniale innovativo, unico.
L'ho citato non perchè in qualche modo il suo sistema sia applicabile a noi, quanto piuttosto passare il messaggio che un qualunque modulo è adatto se applicato seguendo certi principi. Viceversa, se questi non ci sono, cambiare modulo serve a poco o nulla.
Il segreto della sua fase difensiva (che è bene ricordare, è la migliore della Premier per goal subiti), che poi segreto non è, sta nella distanza tra i giocatori. Il City è sempre corto e strettissimo. Per l'avversario passare in mezzo è quasi impossibile. E restano vicinissimi muovendosi in blocco sulla palla tutti insieme. Alla fine è un pressing classico, scolastico, ma fatto benissimo.
Arrivando al Milan, noi siamo troppo lunghi, c'è poco da fare. Lo eravamo anche con Pioli. Tra la prima linea e il resto c'è una spaccatura di 20-30 metri e per l'avversario è un gioco da ragazzi uscire palla al piede. Bastano due passaggi. Il primo passo è impostare un blocco compatto, anche con una linea di pressing media, non troppo alta. Stare chiusi in mezzo, in posizione, senza pressare alti. E muoversi sulla palla tutti insieme mantenendo sempre le distanze. Ovviamente, questo comporta che i difensori siano coraggiosi e non abbiano paura di accorciare (ma i nostri lo sono, non è questo il problema). Questo è il primo passo, se Fonseca (o il prossimo allenatore che avremo tra qualche partita) non sistema questo è inutile parlare di schemi.