Milan: serve rodaggio. Leao chiave. Avvio in salita.

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Il CorSport sul nuovo Milan che debutterà a Bologna: nuovo Milan, vecchie ambizioni. «L’obiettivo è vincere» ha messo in chiaro Stefano Pioli il giorno del raduno, senza bisogno di specificare cosa, perché è chiaro a tutti che nella testa dei rossoneri c’è lo scudetto della seconda stella. Senza ossessioni e senza proclami, a differenza di un anno fa quando i troppi errori sul mercato compromisero poi buona parte della stagio- ne, ma con la convinzione profonda di potersela giocare. L’estate ha rivoluzionato la squadra, aggiungendo qualità e quantità: la dolorosa cessione di Sandro Tonali al Newca- stle per 80 milioni di euro — a quelle cifre non si poteva e non si doveva dire no — è stata trasformata in un’opportunità, con l’a.d. Giorgio Furlani e il capo scouting Geoffrey Moncada bravi a individuare e perfezionare otto acquisti che hanno cambiato il volto al Diavolo. Chukwueze, Okafor, Pulisic, Loftus-Cheek, Reijnders, Musah, Sportiello, Romero: il club di RedBird ha investito sul mercato oltre 100 milioni, evitando accuratamente i grandi nomi (con grandi stipendi) e puntando su elementi giovani e di pro- spettiva, con l’obiettivo di creare un Milan più solido, verticale ed europeo. Più chili, più centimetri, più scelte. L’incognita (non di poco conto) riguarda il rodaggio. Le amichevoli estive sono state in chiaroscuro, con qualche gol subìto di troppo, a prova del fatto che c’è ancora da lavorare. Kalulu e Tomori devono tornare ai livelli dello scudetto. E presto. Il tempo, si sa, è però il peggior nemico degli allenatori. In più il calendario non è stato per niente fortunato: cinque scontri diretti nelle prime dieci giornate sono una partenza in salita. Già la trasferta di lunedì sera a Bologna sarà un crash test tutt’altro che semplice. Senza più il sostegno di Paolo Maldini, ora per Pioli aumentano oneri e onori. Il suo ruolo è diventato più centrale, ecco perché per lui questa sarà la stagione più difficile. Ha lavorato a un restyling tattico, impostando la squadra col 4-3-3, cioè con un
mediano in più, ma il 4-2-3-1 dello scudetto non verrà rottamato. Occhio a Pulisic: se torna quello di 3-4 anni fa, è un gran colpo. Di quelli che cambiano gli scenari. C’è attesa per Chukwueze, l’acquisto più costoso, 20 milioni più 8 di bonus al Villarreal: ha gamba e dribbling, in attacco sulla destra può fare la differenza riequilibrando il gioco milanista che da anni pende a sinistra. A proposito di Leao: anche per lui sarà l’anno della verità. Il rinnovo di contratto gli ha portato uno stipendio quadruplicato da 1,5 a 6 milioni, ma anche una dose extra di responsabilità. Il nuovo Milan ha bisogno non solo dei suoi gol, ma anche della sua leadership matura.

GDS: la Juventus è da prima fila. Le milanesi da rifinire. Il Milan ha preso tanto scommesse ma la difesa è in bilico. Piace Reijnders, intriga Chukwu che può dare più libertà a Leao. Se Pioli vince le sue scommesse, il Milan sogna.
 

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Il CorSport sul nuovo Milan che debutterà a Bologna: nuovo Milan, vecchie ambizioni. «L’obiettivo è vincere» ha messo in chiaro Stefano Pioli il giorno del raduno, senza bisogno di specificare cosa, perché è chiaro a tutti che nella testa dei rossoneri c’è lo scudetto della seconda stella. Senza ossessioni e senza proclami, a differenza di un anno fa quando i troppi errori sul mercato compromisero poi buona parte della stagio- ne, ma con la convinzione profonda di potersela giocare. L’estate ha rivoluzionato la squadra, aggiungendo qualità e quantità: la dolorosa cessione di Sandro Tonali al Newca- stle per 80 milioni di euro — a quelle cifre non si poteva e non si doveva dire no — è stata trasformata in un’opportunità, con l’a.d. Giorgio Furlani e il capo scouting Geoffrey Moncada bravi a individuare e perfezionare otto acquisti che hanno cambiato il volto al Diavolo. Chukwueze, Okafor, Pulisic, Loftus-Cheek, Reijnders, Musah, Sportiello, Romero: il club di RedBird ha investito sul mercato oltre 100 milioni, evitando accuratamente i grandi nomi (con grandi stipendi) e puntando su elementi giovani e di pro- spettiva, con l’obiettivo di creare un Milan più solido, verticale ed europeo. Più chili, più centimetri, più scelte. L’incognita (non di poco conto) riguarda il rodaggio. Le amichevoli estive sono state in chiaroscuro, con qualche gol subìto di troppo, a prova del fatto che c’è ancora da lavorare. Kalulu e Tomori devono tornare ai livelli dello scudetto. E presto. Il tempo, si sa, è però il peggior nemico degli allenatori. In più il calendario non è stato per niente fortunato: cinque scontri diretti nelle prime dieci giornate sono una partenza in salita. Già la trasferta di lunedì sera a Bologna sarà un crash test tutt’altro che semplice. Senza più il sostegno di Paolo Maldini, ora per Pioli aumentano oneri e onori. Il suo ruolo è diventato più centrale, ecco perché per lui questa sarà la stagione più difficile. Ha lavorato a un restyling tattico, impostando la squadra col 4-3-3, cioè con un
mediano in più, ma il 4-2-3-1 dello scudetto non verrà rottamato. Occhio a Pulisic: se torna quello di 3-4 anni fa, è un gran colpo. Di quelli che cambiano gli scenari. C’è attesa per Chukwueze, l’acquisto più costoso, 20 milioni più 8 di bonus al Villarreal: ha gamba e dribbling, in attacco sulla destra può fare la differenza riequilibrando il gioco milanista che da anni pende a sinistra. A proposito di Leao: anche per lui sarà l’anno della verità. Il rinnovo di contratto gli ha portato uno stipendio quadruplicato da 1,5 a 6 milioni, ma anche una dose extra di responsabilità. Il nuovo Milan ha bisogno non solo dei suoi gol, ma anche della sua leadership matura.

GDS: la Juventus è da prima fila. Le milanesi da rifinire. Il Milan ha preso tanto scommesse ma la difesa è in bilico. Piace Reijnders, intriga Chukwu che può dare più libertà a Leao. Se Pioli vince le sue scommesse, il Milan sogna.
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kipstar

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Tante chiacchiere....ma lo sappiamo benissimo che se non vinciamo a Bologna si partirà con le solite cose...altro che rodaggio
 
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Il CorSport sul nuovo Milan che debutterà a Bologna: nuovo Milan, vecchie ambizioni. «L’obiettivo è vincere» ha messo in chiaro Stefano Pioli il giorno del raduno, senza bisogno di specificare cosa, perché è chiaro a tutti che nella testa dei rossoneri c’è lo scudetto della seconda stella. Senza ossessioni e senza proclami, a differenza di un anno fa quando i troppi errori sul mercato compromisero poi buona parte della stagio- ne, ma con la convinzione profonda di potersela giocare. L’estate ha rivoluzionato la squadra, aggiungendo qualità e quantità: la dolorosa cessione di Sandro Tonali al Newca- stle per 80 milioni di euro — a quelle cifre non si poteva e non si doveva dire no — è stata trasformata in un’opportunità, con l’a.d. Giorgio Furlani e il capo scouting Geoffrey Moncada bravi a individuare e perfezionare otto acquisti che hanno cambiato il volto al Diavolo. Chukwueze, Okafor, Pulisic, Loftus-Cheek, Reijnders, Musah, Sportiello, Romero: il club di RedBird ha investito sul mercato oltre 100 milioni, evitando accuratamente i grandi nomi (con grandi stipendi) e puntando su elementi giovani e di pro- spettiva, con l’obiettivo di creare un Milan più solido, verticale ed europeo. Più chili, più centimetri, più scelte. L’incognita (non di poco conto) riguarda il rodaggio. Le amichevoli estive sono state in chiaroscuro, con qualche gol subìto di troppo, a prova del fatto che c’è ancora da lavorare. Kalulu e Tomori devono tornare ai livelli dello scudetto. E presto. Il tempo, si sa, è però il peggior nemico degli allenatori. In più il calendario non è stato per niente fortunato: cinque scontri diretti nelle prime dieci giornate sono una partenza in salita. Già la trasferta di lunedì sera a Bologna sarà un crash test tutt’altro che semplice. Senza più il sostegno di Paolo Maldini, ora per Pioli aumentano oneri e onori. Il suo ruolo è diventato più centrale, ecco perché per lui questa sarà la stagione più difficile. Ha lavorato a un restyling tattico, impostando la squadra col 4-3-3, cioè con un
mediano in più, ma il 4-2-3-1 dello scudetto non verrà rottamato. Occhio a Pulisic: se torna quello di 3-4 anni fa, è un gran colpo. Di quelli che cambiano gli scenari. C’è attesa per Chukwueze, l’acquisto più costoso, 20 milioni più 8 di bonus al Villarreal: ha gamba e dribbling, in attacco sulla destra può fare la differenza riequilibrando il gioco milanista che da anni pende a sinistra. A proposito di Leao: anche per lui sarà l’anno della verità. Il rinnovo di contratto gli ha portato uno stipendio quadruplicato da 1,5 a 6 milioni, ma anche una dose extra di responsabilità. Il nuovo Milan ha bisogno non solo dei suoi gol, ma anche della sua leadership matura.

GDS: la Juventus è da prima fila. Le milanesi da rifinire. Il Milan ha preso tanto scommesse ma la difesa è in bilico. Piace Reijnders, intriga Chukwu che può dare più libertà a Leao. Se Pioli vince le sue scommesse, il Milan sogna.
Più che un rodaggio serve qualcuno che ci ritiri la patente, così cambiamo pilota..

Premetto che riconosco il lavoro di pioli ma ritengo il suo lavoro concluso da tempo imho, quindi non ho molte aspettative da quest'anno. Anzi la scommessa più grande è proprio lui in prima persona, io non ci avrei mai puntato sinceramente pur ringraziandolo
 
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