Come riportato da TS in edicola, grazia alla vittoria dello scudetto il Milan ha incassato complessivamente 175 mln così divisi:
Diritti tv Campioni d’Italia 77 milioni di euro
Diritti tv Champions League 37 milioni di euro
Nuovo sponsor Puma 30 milioni di euro (a gennaio 2023)
Incassi campionato 25,943 milioni di euro
Incassi Champions 10,180 milioni di euro
Incassi Coppa Italia 3,519 milioni di euro
Nuovo sponsor Konami 6,5 milioni di euro
La volontà c’è: a fine mercato si faranno i conti senza cedere oggi a valutazioni eccessive e ingaggi destabilizzanti. Le rinunce a Botman e Dybala sono figlie di questa filosofia. Ma adesso si attende la svolta. Essere virtuosi è e deve es- sere una qualità, non un difetto. Far quadrare i conti, se possibile ottenendo buoni risultati, deve essere l’obiettivo conclamato di tutte le squadre, anche se non sempre succede. Però, anche essere chiari è una virtù: e molti tifosi del Milan, in questo momento, sono stupiti, i più moderati, o arrabbiati, i più estremisti, perché non capiscono. Non capiscono perché l’Inter, con un ultimo bilancio conosciuto 2020- 21 in rosso di 245 milioni di euro, e una proiezione di meno 130 milioni per la gestione attuale, abbia finora potuto essere così protagonista del mercato, facendo tornare Lukaku e acquistando Bellanova e Asslani. E nemmeno capiscono perché la Juventus, con un ultimo bilancio conosciuto 2020-21 di meno 209,9 milioni di euro e un primo semestre 2022 a meno 119 milioni, si sià già rifatta il trucco presentando Di Maria e Pogba, a parametro zero sì, ma con ingaggi faraonici. Mentre il Milan, ultimo bilancio in rosso di “soli” 96,4 milioni e previsioni per il 2022 a meno 50, con in più tutti i soldi incassati con lo scudetto, è ancora fermo. Attenzione, però: i conti, virtuosi o no, si fanno alla fine. E al Milan hanno dimostrato di saperli fare molto bene.