La situazione e la politica che descrivi riportano al primo anno di Pallotta alla Roma e di Thoir all Inter, e in un orizzonte temporale di quasi un decennio il risultato sarebbe il medesimo, ovvero arrabattarsi tra terzo e quinto posto (quello fa la Roma, quello farebbe l'Inter se fosse rimasto Thoir).
Ciò che auspichi tu, ovvero che il risanamento dei conti e una lenta crescita tecnica siano accompagnate da un clamoroso spike del fatturato, è tenero e ammirevole, ma non realistico. Nonostante il nome sia più blasonato, faremmo esattamente ciò che ha fatto la Roma in questi anni, pur partecipando quasi ogni anno alla Champions: basculare tra i 200e i 250 di fatturato, a seconda delle plusvalenze e del cammino europeo. I diritti televisivi sono quelli, lo stadio non c'è.
Te lo ripetiamo continuamente qua sopra, nella particolare realtà del calcio italiano l'unico modo per aumentare fattivamente e cospicuamente il fatturato è attraverso le connessioni della proprietà e iniezioni indirette tramite sponsors collegati, come dimostrato da PSG, City e Inter. Tutto il resto è pia illusione.
Se permetti, un AC Milan che acquista un ragazzino dell'ultima in classifica della Championship per la prima squadra e non per la Primavera, a me mette immensa tristezza, altro che speranza.