Lo dico senza avere nessuna stima di Elliott, ma l'unica speranza è che il danno economico derivante dal mancato ingresso nell'Europa che conta li convinca ad andare su dei profili top.
E i nomi sono solo due, uno per la scrivania e uno per la panchina, Berta e Conte, e tutto il resto sarebbe un ripiego e anche la prossima stagione sarebbe buttata.
Del resto potete vederci quello che volete, ma io in questo mercato di gennaio ci ho visto un disperato tentativo di Elliott di provare a raggiungere il quarto posto, accantonando forse definitivamente le velleità di Redbird di costruire un progetto secondo la filosofia del "minimo rischio" del Moneyball.
La mia speranza, se questi dovessero rimanere, è che il fallimento di questa stagione in corso allontani lo spettro di altre scelte dirigenziali mosse da motivazioni che nulla hanno a che vedere con il campo e con una gestione ottimale del club.
Mi riferisco alla promozione de facto di Moncada, o all'arrivo di Ibrahimovic come persona designata ad assumere su di sé tutte le responsabilità del fallimento, fino alle scelte dei tecnici Fonseca e Bonera, il primo perché senza spina dorsale (secondo loro) e avvezzo ad accollarsi senza fiatare tutte le scelte della NON dirigenza, il secondo perché amico di chi sta su.
Riguardo a Furlani, mettetevi il cuore in pace, finché Elliott rimane dentro lui rimane dentro, perché altro non è se non il cane da guardia che Elliott ha piazzato lì per proteggere i propri interessi all'interno del Milan ed evitare che Redbird depauperasse completamente l'asset (un altro annetto di Moneyball e sarebbero riusciti certamente nell'impresa).
Questo può avvenire solo se Elliott decide di riprendere in mano tutto.
Per lo meno la storia di Elliott ci ha dimostrato che quando hanno ritenuto utile per loro piazzare competenze all'interno del club lo hanno fatto, con Gazidis, Leonardo, Boban, ecc., oppure hanno ritenuto di volersi affidare a chi anche con meno competenze sapevano si sarebbe speso anima e corpo per ricostruire il Milan, ovvero Paolo.