Repubblica ci marcia, come sempre.
Però il futuro del Milan, ad oggi, sembra essere davvero fosco. Dallo stadio, per cui non sembra esserci una reale volontà di "sbrigarsi", all'indifferenza nei confronti della vittoria e della competitività.
Dal mercato siamo usciti indeboliti, è stato concepito male, e sul campo dallo staff viene gestito peggio.
Pioli sembra aver perso il suo tocco magico, quello per il quale riusciva ad inserire tutti mettendoli nelle condizioni per farlo. Non vuole cambiare e se cambia, cambia in peggio (difesa a 3).
La faccenda societaria è la più inquietante. La cessione è stata fittizia, è solo cambiato il nome del proprietario, ma di fatto il venditore resta padrone. La linea guida è la stessa, ma proprietà e dirigenza appaiono slegatissime e probabilmente questa è la cosa più grave, che incide di più quando si tratta di decidere delle sorti della squadra, che dovrebbe essere prioritaria, quando è forse l'aspetto che oggi conta meno. Assurdo.