Ma non c'è nessun nesso tra chi sarà nostro proprietario ed il ridimensionamento tecnico o il mercato di questa estate, questo è una falsa e distorta verità che non si capisce perché è passata nella narrazione.
Che sia Li, che sia Commisso, che sia Elliott, che sia Mirabelli, che sia Maldini, che sia Giuntoli, ciò a cui dobbiamo fare riferimento e rendere conto è solo ed esclusivamente il pareggio di bilancio che ci sarà imposto dalla UEFA, con le varie tempistiche.
E poiché intervenire sul fatturato tramite marketing o altro richiede tempo e programmazione, comunque dobbiamo passare dal mercato e dalle plusvalenze, che non vuol dire affatto ridimensionamento per forza o parte destra della classifica, anzi.
Basta essere bravi, vendere benissimo (e do atto a Mirabelli di cavarsela in tal senso) e comprare bene, si spera creando l'unico logico circolo virtuoso che ci fa tornare grandi, ovvero inserendo giocatori a basso costo di ammortamento e di ingaggio ma dall'alto moltiplicatore futuro di investimento e plusvalenza.
Ma a prescindere il nostro mercato è giustamente condizionato dal rientro necessario, quindi nessun panico, se non per i dubbi sulle qualità di Mirabelli e, peggiore delle cose ma non voglio pensare siano pure in malafede, timore per il rischio che sapendo di non far parte del Milan del futuro, chi c'è ora se ne freghi del circolo virtuoso e continui a spendere tanto e male coi Callejon ed i Falcao di questo mondo.