Djerry
New member
- Registrato
- 25 Giugno 2015
- Messaggi
- 3,795
- Reaction score
- 286
Leonardo per me non è mai stato facile da inquadrare, perché parallelamente alla sua indubbia intelligente curiosità ed educazione che per me sono valori assoluti, si nasconde una sorta di animo burrascoso ed iperattivo che certi momenti torna a fare capolino in modo inatteso.
Oltre all'episodio di cui stiamo parlando a Parigi, ma anche il clamoroso raptus della gomitata a USA '94 o persino scelte istintive e fuori dagli schemi non per forza negative, come andare da pioniere in Giappone (e per un bel tesoretto) nel pieno della carriera a 24 anni per seguire il suo mito Zico (ma quando ancora in Oriente non andava praticamente nessuno) oppure la clamorosa proposta di matrimonio ad Anna Billò in diretta televisiva, che mandò in tilt la conduttrice paonazza.
O ancora quel mai chiarito passaggio dal Milan all'Inter, specie alla luce di quell'indimenticabile botta e risposta con Federico Buffa alla fine della stagione in rossonero, nel quale con malcelata vena polemica ed un orgoglio represso negava di avere qualcosa da dire alla proprietà rossonera o che comunque non aveva nulla contro qualcuno, salvo poi effettivamente dare ragione a Buffa nei mesi successivi.
Maldini, vuoi per la sua formazione milanese più vicina o vuoi per come l'ho inquadrato empaticamente, per me non ha nemmeno quel lato oscuro.
Ma se devo dire un nome che non sia Paolo, nonostante tutto per garanzia di intelligenza, integrità e passione farei quello di Leo.
Oltre all'episodio di cui stiamo parlando a Parigi, ma anche il clamoroso raptus della gomitata a USA '94 o persino scelte istintive e fuori dagli schemi non per forza negative, come andare da pioniere in Giappone (e per un bel tesoretto) nel pieno della carriera a 24 anni per seguire il suo mito Zico (ma quando ancora in Oriente non andava praticamente nessuno) oppure la clamorosa proposta di matrimonio ad Anna Billò in diretta televisiva, che mandò in tilt la conduttrice paonazza.
O ancora quel mai chiarito passaggio dal Milan all'Inter, specie alla luce di quell'indimenticabile botta e risposta con Federico Buffa alla fine della stagione in rossonero, nel quale con malcelata vena polemica ed un orgoglio represso negava di avere qualcosa da dire alla proprietà rossonera o che comunque non aveva nulla contro qualcuno, salvo poi effettivamente dare ragione a Buffa nei mesi successivi.
Maldini, vuoi per la sua formazione milanese più vicina o vuoi per come l'ho inquadrato empaticamente, per me non ha nemmeno quel lato oscuro.
Ma se devo dire un nome che non sia Paolo, nonostante tutto per garanzia di intelligenza, integrità e passione farei quello di Leo.