Come riportato dalla GDS in edicola oggi, 16 luglio, finalmente Kessie è diventato grande. E tre indizi fanno la prova. Tre, come i gol messi a segno, di fila, dall'ivoriano nelle ultime tre partite. In più, il missile scagliato ieri all'incrocio. Spesso messo in discussione, ora nessuno nel Milan ha intenzione di privarsi del centrocampista. In particolare, se la prossima strategia aziendale sarà quella di puntare sulla linea verde.
Le pagelle QUI -)
https://www.milanworld.net/pagelle-gds-milan-parma-3-1-15-luglio-2020-a-vt91842.html
Questa però è la testimonianza di come tendiamo un po' troppo a mitizzare gli addetti ai lavori e gli allenatori, quando invece anche umili osservatori come i forumisti di MilanWorld, pur con tutta la passione magari sopra le righe del caso, poi non è che siano così ridicoli in certe analisi.
Perché io ricordo vagonate di post e pareri sul ragazzo, tutti orientati sulla necessità di schierarlo in un centrocampo a due che era l'unica possibilità di valorizzare le sue caratteristiche.
Kessie non ha la capacità di comprendere la posizione difensiva alle spalle, cioè dovendo rinculare o dovendo giocare nella famosa "catena" rispettando le distanze con gli altri centrocampisti.
Si esalta se può stare sotto la linea della palla e può paradossalmente coprire in modo anche anarchico più campo, per esaltare la sua forza fisica.
Figuriamoci in fase di possesso, con tutta la sua sofferenza nel palleggio stretto e nel raccordo della manovra, tanto più da fermo, ovvero ciò a cui era costretto da mezzala e per altro con compagni che non lo aiutavano.
Lui ha bisogno di ribaltare il gioco da area ad area al massimo, attaccare lo spazio con la sua forza fisica esattamente come a Bergamo con Gasp, trovando istinti sull'inerzia anche nel passaggio e non dovendo gestire troppo il possesso; ha bisogno di uno scarico immediato e facile da dietro, cosa che con gli spazi del 4231 è possibile e col 433 ricevendo tra le linee no.
Poi per carità, c'è una componente eccezionale dello stato fisico, perché è chiaramente un giocatore che ha bisogno di stare bene per rendere e faticherà sempre tecnicamente se non è brillante come adesso.
Ed aggiungiamoci pure la complementarietà con Bennacer che direi eccellente (altro che in molti proponevamo in un centrocampo a due ad inizio stagione).
Io non ne faccio una malattia, se domani decidono di prendere una plusvalenza ed accettare 40 milioni non mi strapperò di sicuro i capelli.
Ma grazie alla banale giusta collocazione ora possiamo anche parlare di cifre e di uno status che nel 433 del 2019 era impensabile, tra un insulto e l'altro.