Milan: Ibra vacilla. Speed, casi Abate, Camarda e comportamenti.

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Enrico Currò su Repubblica in edicola: l'eclissi di Ibra. Tra gaffe, vendette e assenza, lo svedese è un totam in crisi. Ad oggi sembra meno salda la posizione dell’ex campione svedese, che non figura nell’organigramma del club. Al di là della fumosa etichetta di senior advisor di Cardinale e delle voci smentite su un ingaggio da 3 milioni l’anno, di fatto Ibra è partner dell’imprenditore americano e suo superconsulente di mercato, con un imprecisato “cambio merci” come contropartita. Ma se a inizio stagione nessuno dubitava dei suoi poteri nell’assetto “collegiale” con l’ad Furlani e col dt Moncada, ora la sua teorica posizione di forza vacilla pericolosamente, e non solo per colpa del famigerato video: nella sede del Portello e a Milanello si eccepisce parecchio sui suoi comportamenti. La gag con lo youtuber Speed che non è piaciuta nè a Cardinale nè ad Elliott. La vicenda, in simultanea con la mediocre partenza della squadra di Fonseca (2 punti in 3 partite), ha scatenato le accuse a Ibra di essere acerbo per il ruolo e di interpretarlo come una proprietà personale.

Tra gli episodi emersi c’è la “vendetta” contro l’ex compagno di squadra Ignazio Abate, suo amico storico, colpevole secondo la vulgata di non avere lanciato nella scorsa stagione, da allenatore della Primavera (una finale di Youth League), l’attaccante Maximilian Ibrahimovic (2006), figlio maggiore di Zlatan. Il quale, dopo l’addio di Abate ora sulla panchina della Ternana in serie C, avrebbe rincarato la dose, prima spostando dalla Primavera alla femminile Beniamino Abate, papà di Ignazio e preparatore dei portieri, e poi facendolo licenziare senza preavviso.

L’altra vox populi riguarda la presenza di Ibrahimovic senior, più che a Milanello dove lo si vede di rado, al centro giovanile Vismara, dove gioca il suo figlio minore Vincent. Camarda ha firmato il proprio contratto da professionista dopo il figlio di Ibra, rischiando così di finire all'estero. Camarda, qualche giorno fa, ha messo un like a un post sull’inadeguatezza di Ibrahimovic, e non si placano i sarcasmi su Jovan Kirovski, direttore dell’Under 23, la seconda squadra, iscritta da quest’anno alla Serie C: amico di Ibra dai tempi di Los Angeles, non ha esperienza nel calcio europeo.

Dopo avervi costruito il proprio business (da calciatore superava i 50 milioni di follower), è sul fronte mediatico che Ibra sta scivolando di più, tra un post sulla famosa rovesciata in spiaggia, un tuffo a Ibiza con il Flyboard e l’abusata metafora da sedicente Dio: “Lui il settimo giorno si è riposato: io, se non sarò stanco, non mi riposerò”. Si è riposato in vacanza, mentre la squadra pareggiava a fatica con la Lazio col corredo del caso Leao-Hernandez, e i tifosi non hanno gradito, ricordando come a poche ore da Milan-Torino avesse indebolito Fonseca («l’allenatore fa l’allenatore, la società fa il resto»), da lui stesso sostenuto in precedenza.

Sky: Ibra ancora in dubbio per Milan - Venezia. Non si sa se rientrerà per sabato.


ARRIVA CARDINALE QUI -) https://www.milanworld.net/threads/milan-ecco-cardinale-supporto-a-squadra-e-stadio.143116/

STADIO E RESA DEI CONTI CON SALA QUI -) https://www.milanworld.net/threads/san-siro-resa-dei-conti-milan-sala-la-situazione.143121/

 

[DavMilan]

Enrico Currò su Repubblica in edicola: l'eclissi di Ibra. Tra gaffe, vendette e assenza, lo svedese è un totam in crisi. Ad oggi sembra meno salda la posizione dell’ex campione svedese, che non figura nell’organigramma del club. Al di là della fumosa etichetta di senior advisor di Cardinale e delle voci smentite su un ingaggio da 3 milioni l’anno, di fatto Ibra è partner dell’imprenditore americano e suo superconsulente di mercato, con un imprecisato “cambio merci” come contropartita. Ma se a inizio stagione nessuno dubitava dei suoi poteri nell’assetto “collegiale” con l’ad Furlani e col dt Moncada, ora la sua teorica posizione di forza vacilla pericolosamente, e non solo per colpa del famigerato video: nella sede del Portello e a Milanello si eccepisce parecchio sui suoi comportamenti. La gag con lo youtuber Speed che non è piaciuta nè a Cardinale nè ad Elliott. La vicenda, in simultanea con la mediocre partenza della squadra di Fonseca (2 punti in 3 partite), ha scatenato le accuse a Ibra di essere acerbo per il ruolo e di interpretarlo come una proprietà personale.

Tra gli episodi emersi c’è la “vendetta” contro l’ex compagno di squadra Ignazio Abate, suo amico storico, colpevole secondo la vulgata di non avere lanciato nella scorsa stagione, da allenatore della Primavera (una finale di Youth League), l’attaccante Maximilian Ibrahimovic (2006), figlio maggiore di Zlatan. Il quale, dopo l’addio di Abate ora sulla panchina della Ternana in serie C, avrebbe rincarato la dose, prima spostando dalla Primavera alla femminile Beniamino Abate, papà di Ignazio e preparatore dei portieri, e poi facendolo licenziare senza preavviso.

L’altra vox populi riguarda la presenza di Ibrahimovic senior, più che a Milanello dove lo si vede di rado, al centro giovanile Vismara, dove gioca il suo figlio minore Vincent. Camarda ha firmato il proprio contratto da professionista dopo il figlio di Ibra, rischiando così di finire all'estero. Camarda, qualche giorno fa, ha messo un like a un post sull’inadeguatezza di Ibrahimovic, e non si placano i sarcasmi su Jovan Kirovski, direttore dell’Under 23, la seconda squadra, iscritta da quest’anno alla Serie C: amico di Ibra dai tempi di Los Angeles, non ha esperienza nel calcio europeo.

Dopo avervi costruito il proprio business (da calciatore superava i 50 milioni di follower), è sul fronte mediatico che Ibra sta scivolando di più, tra un post sulla famosa rovesciata in spiaggia, un tuffo a Ibiza con il Flyboard e l’abusata metafora da sedicente Dio: “Lui il settimo giorno si è riposato: io, se non sarò stanco, non mi riposerò”. Si è riposato in vacanza, mentre la squadra pareggiava a fatica con la Lazio col corredo del caso Leao-Hernandez, e i tifosi non hanno gradito, ricordando come a poche ore da Milan-Torino avesse indebolito Fonseca («l’allenatore fa l’allenatore, la società fa il resto»), da lui stesso sostenuto in precedenza.

in che mani siamo, uno peggio dell'altro.

Ibra comunque mi sembra il peggiore di tutti, un buffone al 100%.

 

[admin]

in che mani siamo, uno peggio dell'altro.

Ibra comunque mi sembra il peggiore di tutti, un buffone al 100%.

Prima o poi gliela faranno pagare quella roba fatta con quello youtuber scemo.

Peppe Fetish non perdona

 

[Maximo]

Enrico Currò su Repubblica in edicola: l'eclissi di Ibra. Tra gaffe, vendette e assenza, lo svedese è un totam in crisi. Ad oggi sembra meno salda la posizione dell’ex campione svedese, che non figura nell’organigramma del club. Al di là della fumosa etichetta di senior advisor di Cardinale e delle voci smentite su un ingaggio da 3 milioni l’anno, di fatto Ibra è partner dell’imprenditore americano e suo superconsulente di mercato, con un imprecisato “cambio merci” come contropartita. Ma se a inizio stagione nessuno dubitava dei suoi poteri nell’assetto “collegiale” con l’ad Furlani e col dt Moncada, ora la sua teorica posizione di forza vacilla pericolosamente, e non solo per colpa del famigerato video: nella sede del Portello e a Milanello si eccepisce parecchio sui suoi comportamenti. La gag con lo youtuber Speed che non è piaciuta nè a Cardinale nè ad Elliott. La vicenda, in simultanea con la mediocre partenza della squadra di Fonseca (2 punti in 3 partite), ha scatenato le accuse a Ibra di essere acerbo per il ruolo e di interpretarlo come una proprietà personale.

Tra gli episodi emersi c’è la “vendetta” contro l’ex compagno di squadra Ignazio Abate, suo amico storico, colpevole secondo la vulgata di non avere lanciato nella scorsa stagione, da allenatore della Primavera (una finale di Youth League), l’attaccante Maximilian Ibrahimovic (2006), figlio maggiore di Zlatan. Il quale, dopo l’addio di Abate ora sulla panchina della Ternana in serie C, avrebbe rincarato la dose, prima spostando dalla Primavera alla femminile Beniamino Abate, papà di Ignazio e preparatore dei portieri, e poi facendolo licenziare senza preavviso.

L’altra vox populi riguarda la presenza di Ibrahimovic senior, più che a Milanello dove lo si vede di rado, al centro giovanile Vismara, dove gioca il suo figlio minore Vincent. Camarda ha firmato il proprio contratto da professionista dopo il figlio di Ibra, rischiando così di finire all'estero. Camarda, qualche giorno fa, ha messo un like a un post sull’inadeguatezza di Ibrahimovic, e non si placano i sarcasmi su Jovan Kirovski, direttore dell’Under 23, la seconda squadra, iscritta da quest’anno alla Serie C: amico di Ibra dai tempi di Los Angeles, non ha esperienza nel calcio europeo.

Dopo avervi costruito il proprio business (da calciatore superava i 50 milioni di follower), è sul fronte mediatico che Ibra sta scivolando di più, tra un post sulla famosa rovesciata in spiaggia, un tuffo a Ibiza con il Flyboard e l’abusata metafora da sedicente Dio: “Lui il settimo giorno si è riposato: io, se non sarò stanco, non mi riposerò”. Si è riposato in vacanza, mentre la squadra pareggiava a fatica con la Lazio col corredo del caso Leao-Hernandez, e i tifosi non hanno gradito, ricordando come a poche ore da Milan-Torino avesse indebolito Fonseca («l’allenatore fa l’allenatore, la società fa il resto»), da lui stesso sostenuto in precedenza.


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Questa proprietà ormai è la barzelletta d’Italia.

 

[kipstar]

io credo che il problema sia di percezione della figura ricoperta. Io non credo che abbia tutto sto potere decisionale. Ha il suo personaggio da alimentare e quindi gli vengono descritte sopra chissà che grosse responsabilità e decisioni......ma al momento mi pare che la sua figura sia da parafulmine. Infatti la squadra va male e si becca tutte le critiche lui.....

sarebbe curioso capire veramente quanto lui abbia voluto l'attuale allenatore. A prescindere dalle dichiarazioni....cosa volete che dica ? Ah per me non va bene ?!??! Magari lo dirà un giorno quando non ci sarà più ma al momento deve dire fonseca allenatore top. anche se lo sappiamo tutti che non è così.....non è un top.
E così anche i giocatori acquistati / ceduti.....

Comunque lo sapeva che rischiava il rapporto con i tifosi.....venendo a ricoprire un ruolo del genere.....quindi....

 

[Swaitak]

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Tra gli episodi emersi c’è la “vendetta” contro l’ex compagno di squadra Ignazio Abate, suo amico storico, colpevole secondo la vulgata di non avere lanciato nella scorsa stagione, da allenatore della Primavera (una finale di Youth League), l’attaccante Maximilian Ibrahimovic (2006), figlio maggiore di Zlatan. Il quale, dopo l’addio di Abate ora sulla panchina della Ternana in serie C, avrebbe rincarato la dose, prima spostando dalla Primavera alla femminile Beniamino Abate, papà di Ignazio e preparatore dei portieri, e poi facendolo licenziare senza preavviso.

L’altra vox populi riguarda la presenza di Ibrahimovic senior, più che a Milanello dove lo si vede di rado, al centro giovanile Vismara, dove gioca il suo figlio minore Vincent. Camarda ha firmato il proprio contratto da professionista dopo il figlio di Ibra, rischiando così di finire all'estero. Camarda, qualche giorno fa, ha messo un like a un post sull’inadeguatezza di Ibrahimovic, e non si placano i sarcasmi su Jovan Kirovski, direttore dell’Under 23, la seconda squadra, iscritta da quest’anno alla Serie C: amico di Ibra dai tempi di Los Angeles, non ha esperienza nel calcio europeo.

Dopo avervi costruito il proprio business (da calciatore superava i 50 milioni di follower), è sul fronte mediatico che Ibra sta scivolando di più, tra un post sulla famosa rovesciata in spiaggia, un tuffo a Ibiza con il Flyboard e l’abusata metafora da sedicente Dio: “Lui il settimo giorno si è riposato: io, se non sarò stanco, non mi riposerò”. Si è riposato in vacanza, mentre la squadra pareggiava a fatica con la Lazio col corredo del caso Leao-Hernandez, e i tifosi non hanno gradito, ricordando come a poche ore da Milan-Torino avesse indebolito Fonseca («l’allenatore fa l’allenatore, la società fa il resto»), da lui stesso sostenuto in precedenza.


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è molto semplice, piace perchè crea caos, distogliendo i tiphosotti dai problemi reali

 

[Lo Gnu]

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Tra gli episodi emersi c’è la “vendetta” contro l’ex compagno di squadra Ignazio Abate, suo amico storico, colpevole secondo la vulgata di non avere lanciato nella scorsa stagione, da allenatore della Primavera (una finale di Youth League), l’attaccante Maximilian Ibrahimovic (2006), figlio maggiore di Zlatan. Il quale, dopo l’addio di Abate ora sulla panchina della Ternana in serie C, avrebbe rincarato la dose, prima spostando dalla Primavera alla femminile Beniamino Abate, papà di Ignazio e preparatore dei portieri, e poi facendolo licenziare senza preavviso.

L’altra vox populi riguarda la presenza di Ibrahimovic senior, più che a Milanello dove lo si vede di rado, al centro giovanile Vismara, dove gioca il suo figlio minore Vincent. Camarda ha firmato il proprio contratto da professionista dopo il figlio di Ibra, rischiando così di finire all'estero. Camarda, qualche giorno fa, ha messo un like a un post sull’inadeguatezza di Ibrahimovic, e non si placano i sarcasmi su Jovan Kirovski, direttore dell’Under 23, la seconda squadra, iscritta da quest’anno alla Serie C: amico di Ibra dai tempi di Los Angeles, non ha esperienza nel calcio europeo.

Dopo avervi costruito il proprio business (da calciatore superava i 50 milioni di follower), è sul fronte mediatico che Ibra sta scivolando di più, tra un post sulla famosa rovesciata in spiaggia, un tuffo a Ibiza con il Flyboard e l’abusata metafora da sedicente Dio: “Lui il settimo giorno si è riposato: io, se non sarò stanco, non mi riposerò”. Si è riposato in vacanza, mentre la squadra pareggiava a fatica con la Lazio col corredo del caso Leao-Hernandez, e i tifosi non hanno gradito, ricordando come a poche ore da Milan-Torino avesse indebolito Fonseca («l’allenatore fa l’allenatore, la società fa il resto»), da lui stesso sostenuto in precedenza.


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Quella su Abate mi è nuova, non sapevo assolutamente di questa cosa.
Giustamente in questa giungla mancavano alla collezione le lotte interne tra i dipendenti.

 

[Milanlove]

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Tra gli episodi emersi c’è la “vendetta” contro l’ex compagno di squadra Ignazio Abate, suo amico storico, colpevole secondo la vulgata di non avere lanciato nella scorsa stagione, da allenatore della Primavera (una finale di Youth League), l’attaccante Maximilian Ibrahimovic (2006), figlio maggiore di Zlatan. Il quale, dopo l’addio di Abate ora sulla panchina della Ternana in serie C, avrebbe rincarato la dose, prima spostando dalla Primavera alla femminile Beniamino Abate, papà di Ignazio e preparatore dei portieri, e poi facendolo licenziare senza preavviso.

L’altra vox populi riguarda la presenza di Ibrahimovic senior, più che a Milanello dove lo si vede di rado, al centro giovanile Vismara, dove gioca il suo figlio minore Vincent. Camarda ha firmato il proprio contratto da professionista dopo il figlio di Ibra, rischiando così di finire all'estero. Camarda, qualche giorno fa, ha messo un like a un post sull’inadeguatezza di Ibrahimovic, e non si placano i sarcasmi su Jovan Kirovski, direttore dell’Under 23, la seconda squadra, iscritta da quest’anno alla Serie C: amico di Ibra dai tempi di Los Angeles, non ha esperienza nel calcio europeo.

Dopo avervi costruito il proprio business (da calciatore superava i 50 milioni di follower), è sul fronte mediatico che Ibra sta scivolando di più, tra un post sulla famosa rovesciata in spiaggia, un tuffo a Ibiza con il Flyboard e l’abusata metafora da sedicente Dio: “Lui il settimo giorno si è riposato: io, se non sarò stanco, non mi riposerò”. Si è riposato in vacanza, mentre la squadra pareggiava a fatica con la Lazio col corredo del caso Leao-Hernandez, e i tifosi non hanno gradito, ricordando come a poche ore da Milan-Torino avesse indebolito Fonseca («l’allenatore fa l’allenatore, la società fa il resto»), da lui stesso sostenuto in precedenza.


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Carognata su Abate.

Il Milan è un animale ferito agonizzante, ricoperto di sanguisughe. Ibra è una delle sanguisughe più grosse.

 

[numero 3]

Purtroppo pur non essendo nell' " organigramma" Milan la sua persona viene abbinata alla squadra e questo fa di noi uno zimbello mediatico , interisti e juventini ci prendono in giro per questo e sono stanco di ricordagli che anche lui è uno yes man, a questo punto spero si allontani definitivamente da Milanello e vada in USA a fare altro alle dipendenze di Cardinale Jo Lo e Speed ..
Purtroppo il " garante" è stato cacciato e ora siamo nella mrda

 

[Lineker10]

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Tra gli episodi emersi c’è la “vendetta” contro l’ex compagno di squadra Ignazio Abate, suo amico storico, colpevole secondo la vulgata di non avere lanciato nella scorsa stagione, da allenatore della Primavera (una finale di Youth League), l’attaccante Maximilian Ibrahimovic (2006), figlio maggiore di Zlatan. Il quale, dopo l’addio di Abate ora sulla panchina della Ternana in serie C, avrebbe rincarato la dose, prima spostando dalla Primavera alla femminile Beniamino Abate, papà di Ignazio e preparatore dei portieri, e poi facendolo licenziare senza preavviso.

L’altra vox populi riguarda la presenza di Ibrahimovic senior, più che a Milanello dove lo si vede di rado, al centro giovanile Vismara, dove gioca il suo figlio minore Vincent. Camarda ha firmato il proprio contratto da professionista dopo il figlio di Ibra, rischiando così di finire all'estero. Camarda, qualche giorno fa, ha messo un like a un post sull’inadeguatezza di Ibrahimovic, e non si placano i sarcasmi su Jovan Kirovski, direttore dell’Under 23, la seconda squadra, iscritta da quest’anno alla Serie C: amico di Ibra dai tempi di Los Angeles, non ha esperienza nel calcio europeo.

Dopo avervi costruito il proprio business (da calciatore superava i 50 milioni di follower), è sul fronte mediatico che Ibra sta scivolando di più, tra un post sulla famosa rovesciata in spiaggia, un tuffo a Ibiza con il Flyboard e l’abusata metafora da sedicente Dio: “Lui il settimo giorno si è riposato: io, se non sarò stanco, non mi riposerò”. Si è riposato in vacanza, mentre la squadra pareggiava a fatica con la Lazio col corredo del caso Leao-Hernandez, e i tifosi non hanno gradito, ricordando come a poche ore da Milan-Torino avesse indebolito Fonseca («l’allenatore fa l’allenatore, la società fa il resto»), da lui stesso sostenuto in precedenza.


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Insomma colpa di Theo e Leao, colpa di Fonseca, colpa di Ibra...

Su Furlani mai una parola eh???