Milan: entro il 31 maggio la risposta dell'Uefa sul Voluntary agree.

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 22 aprile 2017, il Milan ha presentato alla Uefa il Voluntary Agreement, l'autodenuncia per non incorrere in sanzioni da parte della stessa Uefa. Il piano presentato è quadriennale. Il club rossonero, anche il prossimo anno, presenterà passività a causa dell'importante (ed onerosa) campagna acquisti dell'estate 2017. Nei tre anni successivi, i conti del club verranno riportati a regime. Queste le garanzie fornite. La Uefa darà una risposta entro il prossimo 31 maggio, quanto il Voluntary Agreement dovrebbe essere firmato da entrambe le parti.
 

Casnop

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 22 aprile 2017, il Milan ha presentato alla Uefa il Voluntary Agreement, l'autodenuncia per non incorrere in sanzioni da parte della stessa Uefa. Il piano presentato è quadriennale. Il club rossonero, anche il prossimo anno, presenterà passività a causa dell'importante (ed onerosa) campagna acquisti dell'estate 2017. Nei tre anni successivi, i conti del club verranno riportati a regime. Queste le garanzie fornite. La Uefa darà una risposta entro il prossimo 31 maggio, quanto il Voluntary Agreement dovrebbe essere firmato da entrambe le parti.
Passaggio chiave della prossima stagione, da cui si apprendera' molto del piano industriale e di investimenti della nuova proprietà per i prossimi quattro anni. Da questo responso dipenderà molto del budget di mercato disponibile per il prossimo anno. Per quelli successivi, fermo l'obiettivo di break even al termine del quadriennio, molto dipenderà dall'impatto degli investimenti sul fatturato, l'unica leva agibile per implementare le risorse a costi di produzione vincolati dall'impegno con la UEFA. Incrociamo le dita, e speriamo che il piano di Fassone venga apprezzato dalla Federazione. :)
 

Henry

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Passaggio chiave della prossima stagione, da cui si apprendera' molto del piano industriale e di investimenti della nuova proprietà per i prossimi quattro anni. Da questo responso dipenderà molto del budget di mercato disponibile per il prossimo anno. Per quelli successivi, fermo l'obiettivo di break even al termine del quadriennio, molto dipenderà dall'impatto degli investimenti sul fatturato, l'unica leva agibile per implementare le risorse a costi di produzione vincolati dall'impegno con la UEFA. Incrociamo le dita, e speriamo che il piano di Fassone venga apprezzato dalla Federazione. :)

Sacrosanto. Siamo una cavia, come ha detto Fassone, perché ancora non si è capito bene quale sarà la politica dell'UEFA su questi accordi. Stando a quello che scrivono certi osservatori è possibile che loro vogliano che già nel triennio 18/19/20 ci sia un adeguamento in senso letterale alle norme. In tal caso avresti campo libero nel 2017 e poi dovresti avere una perdita aggregata massima di 30 M per il triennio successivo (circa 50/60 al lordo dei costi irrilevanti). Questa è l'ipotesi più severa, dove l'unica differenza rispetto al Settlement sarebbe la mancanza di sanzioni, che comunque non è poco, e una certa libertà d'azione nel primo anno che per noi è il 2017. Altrettanto se non più importante è il discorso sulle assunzioni prudenti e ragionevoli sull'aumento dei ricavi. Temo che idee "innovative" vengano valutate con freddezza. L'UEFA non credo che accetti per il 2018 ipotesi che vadano oltre gli 80 M in più, nel 2015 eravamo a circa 220 e nel 2016 più o meno saremo lì, quindi un valore della produzione intorno ai 300 M. Tale cifra è molto "ragionevole" perché dipende in gran parte dalla CL, sia per i diritti televisivi che per l'incremento dei ricavi da stadio. Per gli anni successivi vedremo se accetteranno previsioni più ottimistiche anche se un po' più aleatorie.
 

Il Re dell'Est

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Passaggio chiave della prossima stagione, da cui si apprendera' molto del piano industriale e di investimenti della nuova proprietà per i prossimi quattro anni. Da questo responso dipenderà molto del budget di mercato disponibile per il prossimo anno. Per quelli successivi, fermo l'obiettivo di break even al termine del quadriennio, molto dipenderà dall'impatto degli investimenti sul fatturato, l'unica leva agibile per implementare le risorse a costi di produzione vincolati dall'impegno con la UEFA. Incrociamo le dita, e speriamo che il piano di Fassone venga apprezzato dalla Federazione. :)

Ovviamente se non ci qualificassimo per l'EL non avremmo questo assillo in caso di VA negato.
Non potremmo essere colpiti da alcuna sanzione UEFA perché non parteciperemmo a nessuna competizione UEFA. O sbaglio? :)

Non rientreremmo nei parametri secondo la UEFA per il 2017, ma potremmo convincerli il prossimo anno quando sarà passato un anno di nuova gestione ;)
 

DeviLInsideMe

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 22 aprile 2017, il Milan ha presentato alla Uefa il Voluntary Agreement, l'autodenuncia per non incorrere in sanzioni da parte della stessa Uefa. Il piano presentato è quadriennale. Il club rossonero, anche il prossimo anno, presenterà passività a causa dell'importante (ed onerosa) campagna acquisti dell'estate 2017. Nei tre anni successivi, i conti del club verranno riportati a regime. Queste le garanzie fornite. La Uefa darà una risposta entro il prossimo 31 maggio, quanto il Voluntary Agreement dovrebbe essere firmato da entrambe le parti.
Speriamo bene... tutto questo ovviamente sarà valido se entrassimo in Europa league almeno... senza Europa credo che non ce ne sarà neanche bisogno..
 

Casnop

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Sacrosanto. Siamo una cavia, come ha detto Fassone, perché ancora non si è capito bene quale sarà la politica dell'UEFA su questi accordi. Stando a quello che scrivono certi osservatori è possibile che loro vogliano che già nel triennio 18/19/20 ci sia un adeguamento in senso letterale alle norme. In tal caso avresti campo libero nel 2017 e poi dovresti avere una perdita aggregata massima di 30 M per il triennio successivo (circa 50/60 al lordo dei costi irrilevanti). Questa è l'ipotesi più severa, dove l'unica differenza rispetto al Settlement sarebbe la mancanza di sanzioni, che comunque non è poco, e una certa libertà d'azione nel primo anno che per noi è il 2017. Altrettanto se non più importante è il discorso sulle assunzioni prudenti e ragionevoli sull'aumento dei ricavi. Temo che idee "innovative" vengano valutate con freddezza. L'UEFA non credo che accetti per il 2018 ipotesi che vadano oltre gli 80 M in più, nel 2015 eravamo a circa 220 e nel 2016 più o meno saremo lì, quindi un valore della produzione intorno ai 300 M. Tale cifra è molto "ragionevole" perché dipende in gran parte dalla CL, sia per i diritti televisivi che per l'incremento dei ricavi da stadio. Per gli anni successivi vedremo se accetteranno previsioni più ottimistiche anche se un po' più aleatorie.
In fondo noi stiamo autodenunciando la violazione dei parametri finanziari europei, e logica vorrebbe che, al di là della assenza di sanzioni, permangano i vincoli di bilancio conseguenti all'accertamento della violazione. Non conosciamo i termini di questo concordato, ma è possibile che la proprietà abbia voluto inserire elementi di programmazione legati al nuovo assetto proprietario, invocando nelle strette maglie della discrezionalità politica una apertura agli investimenti produttivi. Lo sai, qui è la magia creativa del business plan a fare in genere la differenza, e la incidenza di addizioni di fatturato di attività non monitorate dall'autorità regolatoria, in primis sponsorizzazioni esterne ed entrate dallo stadio fuori dal matchday. La scelta del club è stata encomiabile, se paragonata al percorso minato che ha trovato Zhang all'Inter, e che ne sta minando strategie e valutazioni. :sisi:
 
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