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In una gestione di fine impero, profili del genere non servivano semplicemente più. Se ormai hai deciso di smobilitare e tutto si riduce ad affarucoli a basso costo (del cartellino) e marchette con i procuratori (libertà concessa da Fininvest al Condor in cambio del ruolo di parafulmine con i tifosi), a cosa serve la competenza? Braida ha portato rapporti su svariati calciatori poi rivelatisi ottimi ma non acquistati perché ritenuti troppo costosi. Ricordo ad esempio quando segnalò Strootman ancora in Olanda ma Fininvest ritenne "troppi" 15 milioni di cartellino. A quel punto stipendi come il suo e quello di Leonardo erano solo di peso per i padroni. Per Leonardo poi c'era l'aggravante dello scontro col berlusca. Ora su Braida comunque ci penserei su, per motivi di età...ma non mi arrabbierei di certo se arrivasse.
Bravo, per me è sempre stato lampante che le cose siano andate così. Fininvest ha operato questo repulisti interno per abbattere i costi in vista di una cessione di un giocattolo che ormai non interessava più e costava troppo.
Giusto. E, ovviamente secondo me, questo è uno degli argomenti dove la verità sta in mezzo. C'è chi dice comprensibilmente che tutto ciò che torna dal passato è sinonimo di demonio. Chi invece dice che si potrebbe ritornare ai fasti delle CL a ripetizione.
Sinceramente io sono tutto sommato d'accordo di riprendere i personaggi del passato, ove onestamente si può riconoscere che hanno svolto un buon lavoro. Perché un buon lavoro è stato svolto. Poi la situazione è diventata via via sempre meno chiara, fino al collasso annunciato, a cui tutti abbiamo assistito.
Da questo punto di vista, Non posso che essere d'accordo col ritorno di certe figure. Certo, non mi va bene un opera tutto/niente, vuoi perché alcuni personaggi sono ormai anziani, oppure perché appartengono a quella categoria che non hanno apportato valore aggiunto o addirittura hanno sfruttato il Milan per altri scopi. La partenza di certe persone è coincisa con la decadenza, ovvio pensare che sono state rimosse le pedine vincenti.
Concedo però, che non si può vivere di ricordi e disperatamente aggrapparsi al passato, e bisogna anzi rifondare dove necessita. In modo cinico ma necessario. Ma in questo caso devi scegliere accuratamente le figure, e sperare che facciano gruppo e si coordinino bene per la massima efficienza possibile.
Io spero che Elliott riesca a trovare una sintesi ideale. Non è detto che non si possa far coesistere un po' di passione storica e nostalgica insieme a una programmazione aziendalista più moderna. Parecchi esempi di grandi aziende lo testimoniano.