Milan: Conte vicino. Ibra tratta ingaggio. E Furlani...

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Ipotizzando un 352 , chi può andare meglio o peggio nel modulo di Conte?

In difesa, sicuramente Gabbia non c entra una fava, mentre vedo benissimo Tomori e Kalulu, con Thiaw a questo punto che deve prendere le redini di centrale, storco il naso, per me cercherà qualcun altro e terrà Thiaw tra le alternative, Terracciano inizia ad essere un jolly sensato come riserva. Bene gli esterni, anche se Calabria titolare è assolutamente inadeguato.
A centrocampo c'è troppa offensività, uno tra Reijnders e RLC non giocherà 100%, probabile che Pobega se lo vorrà tenere, vedo molto male Adli, l'esplosività di Musah credo che la possa sfruttare bene, anche come esterno dx, soprattutto se rimane solo Calabria/Florenzi.
In attacco il discorso cambia. Chukwu potrebbe anche avere le caratteristiche per fare l'esterno di spinta o la seconda punta, ma sarebbe sacrificato tanto quanto Okafor quest'anno, che invece andrebbe a nozze in un modulo di Conte classico. Saluti a Leao, non c'azzecca proprio niente, e probabilmente sarà la pedina per fare il mercato. Giroud è ok, ma è probabile che Andonio pretenda il suo numero 9.

A conti fatti, a mio avviso saluterebbero Gabbia, Leao e Adli se c'è modo di monetizzare. In entrata un centrale abile in copertura e impostazione, un centrocampista di sostanza prettamente difensivo, un esterno destro di livello e un Giroud più giovane.
Abbiamo quasi tutti gli uomini se c'è qualcuno da sacrificare preferirei Maignan e non Leao che vorrei vedere con un allenatore giusto.

Ci servirebbero un centrale mancino
Un centrocampista difensivo forte in interdizione e una punta veloce e fisico, quindi Giroud non va bene.Poi visto che è una fissa solo mia Kalulu esterno di Centrocampo esterno può rilevarsi un Hakimi e veloce da crossare e sa tirare con Calabria in Panchina. Vediamo.

X

Tomori. Thiaw. X
Kalulu. Bennacer. X. Ltc. Hernandez
X Leao
 

Jack92

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Secondo me alla fine in un modo o nell’altro Pioli si salva sempre…
Vincerà l’Europa league…
 

Swaitak

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Sport Mediaset conferma e rilancia le notizie di ieri di Dagospia.
Superata la concorrenza del Napoli, Conte ha preso la sua decisione di allenare il Milan, convinto da Ibra.
Lo stesso Ibra starebbe trattando le condizioni dell'ingaggio con Conte, a nome di Cardinale, comportandosi così da dirigente a tutti gli effetti e scavalcando Furlani.
Furlani vorrebbe Motta, ma i piani alti hanno imposto il nome di Conte.
Furlani dunque a rischio. Se arriva Conte sarà rivoluzione anche tra i dirigenti. Scaroni lascerebbe per i troppi impegni con l'Enel.

Cardinale sta cercando anche una soluzione per estinguere il debito con Elliott tramite nuovi investitori (n.b. non si citano arabi o PIF)

Sarà Conte a decidere la campagna acquisti, decidendo anche quali giocatori dovranno lasciare il Milan e quali rimanerci.

Attenzione: Sport Mediaset edita l'articolo originale.
Rimossi i riferimenti a Furlani e Scaroni.


Ora Conte non è "sempre più vicino" ma "un po' più vicino" e "Bisognerà mettere tutti i tasselli al loro posto, dall'ingaggio allo staff, passando per ambizioni e rosa, e non sarà facile far quadrare i conti."


—) Milan: tutte le news del 31 gennaio 2024.

------------

Notizie precedenti

Tuttosport in edicola: ancora Antonio Conte. Il fantasma del tecnico salentino, dopo i rumors delle scorse settimane, è tornato nelle ultime ore ad aleggiare su Milano, sulla panchina di Stefano Pioli e idealmente su Thiago Motta, da tempo il candidato principale a raccogliere l’eventuale eredità del tecnico emiliano, se, come molti aspetti lasciano pensare, a giugno terminerà la sua storia in rossonero. Pioli, va sottolineato, non è ancora tagliato fuori. Nonostante un sentimento tendente al malumore nella tifoseria, la fiducia nei suoi confronti da parte del club rimane immutata. Certo, i risultati degli ultimi 18 mesi non sono stati soddisfacenti - lo stesso Gerry Cardinale a Natale lo aveva sottolineato - e senza un finale di stagione esaltante, come la vittoria dell’Europa League (lo scudetto rimane complicato, soprattutto dopo aver perso due punti la scorsa sera contro il Bologna), sembra difficile che il club scelga di proseguire ancora con lui. In questo limbo, si stanno vagliando vari profili. E sono due le linee di pensiero all’interno di Casa Milan e negli uffici statunitensi di RedBird: andare su un big in grado di vincere subito, scegliendo così un progetto però differente da quello finora perseguito, oppure puntare su un allenatore emergente che sposi a pieno la filosofia del club. In questo senso, da tempo si fanno i nomi di Conte e Thiago Motta (seguito da altri tecnici giovani come Farioli del Nizza). L’ex allenatore di Juventus e Inter, chiaramente, sarebbe una garanzia: dove è andato ha vinto - Tottenham escluso -, i giocatori con lui vengono valorizzati al massimo. Conte ha voglia di rimettersi in gioco e l’impressione è che il Milan sia il club che più gli stuzzichi la fantasia in Italia. Se avesse voluto andare a Napoli, infatti, ci sarebbe probabilmente già andato, mentre la Roma non sembra essere nelle sua mente. Escludendo le altre due storiche big del nostro calcio, in Serie A non rimane che il Milan come opzione di spessore. Sempre che, il più che probabile valzer di panchine top in Europa, non apra nuove opzioni. Ma il Milan pensa concretamente a Conte? Sicuramente una parte del club sì - fra questi non si fa peccato a pensare a Ibrahimovic (comunque legatissimo a Pioli) -, ma ci sono anche diversi ragionamenti in senso contrario. Conte, infatti, rimane un tecnico di grande personalità, prenderlo significherebbe accettare tutto il pacchetto, dunque un ingaggio alto, richieste di un certo tipo, sul mercato e non solo. Dubbi, dunque, rimangono, tant'è che nel borsino sull'allenatore del futuro, escludendo ovviamente Pioli, rimane in pole Thiago Motta. L'italobrasilano piace per proposta di gioco, duttilità, capacità nel valorizzare i giovani e portarlo a Milano potrebbe rivelarsi un assist nella trattativa per Zirkzee, il grande obiettivo in estate per l'attacco. Però, nel caso, bisogna sbrigarsi, di Thiago Motta si sono infatti accorti in tanti, come per esempio il Barcellona, squadra in cui ha militato a lungo da giocatore.
"Per i troppi impegni con l'Enel" :rotolo::rotolo::rotolo:
 

Mika

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Sport Mediaset conferma e rilancia le notizie di ieri di Dagospia.
Superata la concorrenza del Napoli, Conte ha preso la sua decisione di allenare il Milan, convinto da Ibra.
Lo stesso Ibra starebbe trattando le condizioni dell'ingaggio con Conte, a nome di Cardinale, comportandosi così da dirigente a tutti gli effetti e scavalcando Furlani.
Furlani vorrebbe Motta, ma i piani alti hanno imposto il nome di Conte.
Furlani dunque a rischio. Se arriva Conte sarà rivoluzione anche tra i dirigenti. Scaroni lascerebbe per i troppi impegni con l'Enel.

Cardinale sta cercando anche una soluzione per estinguere il debito con Elliott tramite nuovi investitori (n.b. non si citano arabi o PIF)

Sarà Conte a decidere la campagna acquisti, decidendo anche quali giocatori dovranno lasciare il Milan e quali rimanerci.

Attenzione: Sport Mediaset edita l'articolo originale.
Rimossi i riferimenti a Furlani e Scaroni.


Ora Conte non è "sempre più vicino" ma "un po' più vicino" e "Bisognerà mettere tutti i tasselli al loro posto, dall'ingaggio allo staff, passando per ambizioni e rosa, e non sarà facile far quadrare i conti."


—) Milan: tutte le news del 31 gennaio 2024.

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Tuttosport in edicola: ancora Antonio Conte. Il fantasma del tecnico salentino, dopo i rumors delle scorse settimane, è tornato nelle ultime ore ad aleggiare su Milano, sulla panchina di Stefano Pioli e idealmente su Thiago Motta, da tempo il candidato principale a raccogliere l’eventuale eredità del tecnico emiliano, se, come molti aspetti lasciano pensare, a giugno terminerà la sua storia in rossonero. Pioli, va sottolineato, non è ancora tagliato fuori. Nonostante un sentimento tendente al malumore nella tifoseria, la fiducia nei suoi confronti da parte del club rimane immutata. Certo, i risultati degli ultimi 18 mesi non sono stati soddisfacenti - lo stesso Gerry Cardinale a Natale lo aveva sottolineato - e senza un finale di stagione esaltante, come la vittoria dell’Europa League (lo scudetto rimane complicato, soprattutto dopo aver perso due punti la scorsa sera contro il Bologna), sembra difficile che il club scelga di proseguire ancora con lui. In questo limbo, si stanno vagliando vari profili. E sono due le linee di pensiero all’interno di Casa Milan e negli uffici statunitensi di RedBird: andare su un big in grado di vincere subito, scegliendo così un progetto però differente da quello finora perseguito, oppure puntare su un allenatore emergente che sposi a pieno la filosofia del club. In questo senso, da tempo si fanno i nomi di Conte e Thiago Motta (seguito da altri tecnici giovani come Farioli del Nizza). L’ex allenatore di Juventus e Inter, chiaramente, sarebbe una garanzia: dove è andato ha vinto - Tottenham escluso -, i giocatori con lui vengono valorizzati al massimo. Conte ha voglia di rimettersi in gioco e l’impressione è che il Milan sia il club che più gli stuzzichi la fantasia in Italia. Se avesse voluto andare a Napoli, infatti, ci sarebbe probabilmente già andato, mentre la Roma non sembra essere nelle sua mente. Escludendo le altre due storiche big del nostro calcio, in Serie A non rimane che il Milan come opzione di spessore. Sempre che, il più che probabile valzer di panchine top in Europa, non apra nuove opzioni. Ma il Milan pensa concretamente a Conte? Sicuramente una parte del club sì - fra questi non si fa peccato a pensare a Ibrahimovic (comunque legatissimo a Pioli) -, ma ci sono anche diversi ragionamenti in senso contrario. Conte, infatti, rimane un tecnico di grande personalità, prenderlo significherebbe accettare tutto il pacchetto, dunque un ingaggio alto, richieste di un certo tipo, sul mercato e non solo. Dubbi, dunque, rimangono, tant'è che nel borsino sull'allenatore del futuro, escludendo ovviamente Pioli, rimane in pole Thiago Motta. L'italobrasilano piace per proposta di gioco, duttilità, capacità nel valorizzare i giovani e portarlo a Milano potrebbe rivelarsi un assist nella trattativa per Zirkzee, il grande obiettivo in estate per l'attacco. Però, nel caso, bisogna sbrigarsi, di Thiago Motta si sono infatti accorti in tanti, come per esempio il Barcellona, squadra in cui ha militato a lungo da giocatore.
Se Furlani e Scaroni lasciano vuol dire solo una cosa: Redbird ripaga il prestito ad Elliot (che esce dal Milan) con Investcorp o PIF che entrano come soci di minoranza con la possibilità nel corso degli anni di prendersi la maggioranza. Non ci sono altre possibilità che Scaroni e Furlani lascino il Milan se non questa.
 

DaveD

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Se uniamo i tasselli,

lo scenario che si sta delineando è questo:

Cardinale sta cercando in tutti i modi di pagare il debito con Elliot e liberarsi degli strozzini e di tutti i suoi uomini/controllori (Furlani, Scaroni ecc...)

La sua mossa finanziaria è stata quella di trovare un compratore nei paesi arabi, con i vari fondi ovviamente super interessati (il Milan ora fa gola) e pronti a rilevare una parte della società per estinguere il debito Elliot già dalla prossima stagione (600mln entro il 2025), con l'obiettivo di diventare poi in un secondo momento i proprietari effettivi al 100% del club versando a RedBird una cifra decisamente alta, soprattutto con l'approvazione dello stadio.

Intanto Cardinale, ancora legato ad Elliot e con il controllore Furlani in mezzo alle scatole, ha dovuto assumere il suo preferito per l'area sportiva (Ibrahimovic) sotto contratto con RedBird, ma appena si concretizzerà l'affare con gli arabi Ibra prenderà ufficialmente il posto di Furlani nel Milan, con tutta probabilità affiancato da un'altra figura dirigenziale scelta dal fondo arabo (Leonardo?)

In tutto questo si sta cercando di creare il nuovo progetto sportivo per la prossima stagione, e non è un caso che sia stato Ibra a condurre la trattativa Conte. Questo sotto il benestare anche degli arabi che vogliono avere tra le mani un Milan competitivo e vincente.

Conte stesso avrà ricevuto delle garanzie in tal senso, non è certo uno che va in squadre con società in bilico oppure che non possono spendere un centesimo. Conte sa già tutto delle prossime mosse societarie.

Questo spiega anche il NON mercato di gennaio, col solo Terracciano (un 5° di centrocampo) come acquisto, con tentativi vari per difensori forti a 3 (Buongiorno, Demiral ecc) solo perchè richiesti espressamente da Conte e il Milan ci riproverà con loro anche in estate. Pioli ha fatto delle richieste che non sono state prese in considerazione.

Ora però c'è un caso spinoso da risolvere, ovvero che la stella della squadra Leao (nonché il calciatore con l'ingaggio più alto) sta rendendo molto al di sotto delle aspettative ed è di difficile collocazione tattica nello scacchiere di Conte. Se ci fate caso, Leao ora vive un momento di sovraesposizione mediatica (libro, interviste, video Youtube ecc...) e tutto il team Milan lo difende a spada tratta. Questo perchè si vuole lucidare per bene quello che sarà uno dei motori del prossimo mercato, ovvero la sua cessione al PSG.

Pioli nel frattempo non sarà a libro paga per l'anno prossimo, in quanto probabilmente già d'accordo con un'altra squadra (Napoli?). Ormai lo si è capito anche dai suoi atteggiamenti nelle interviste che sono gli ultimi mesi al Milan.


Se tutto ciò si concretizzerà, voglio i credits :fuma:
 
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Ora Conte non è "sempre più vicino" ma "un po' più vicino" e "Bisognerà mettere tutti i tasselli al loro posto, dall'ingaggio allo staff, passando per ambizioni e rosa, e non sarà facile far quadrare i conti."
Arrivata la solita telefonata infame di chi sappiamo noi.
Ovvero, la notizia è vera al 100%.
Dai che ci divertiamo e saltano un mucchio di teste (di ca... aggiungerei io)
 

-Lionard-

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Superata la concorrenza del Napoli, Conte ha preso la sua decisione di allenare il Milan, convinto da Ibra.
Lo stesso Ibra starebbe trattando le condizioni dell'ingaggio con Conte, a nome di Cardinale, comportandosi così da dirigente a tutti gli effetti e scavalcando Furlani.
Furlani vorrebbe Motta, ma i piani alti hanno imposto il nome di Conte.
Furlani dunque a rischio. Se arriva Conte sarà rivoluzione anche tra i dirigenti. Scaroni lascerebbe per i troppi impegni con l'Enel.

Cardinale sta cercando anche una soluzione per estinguere il debito con Elliott tramite nuovi investitori (n.b. non si citano arabi o PIF)

Sarà Conte a decidere la campagna acquisti, decidendo anche quali giocatori dovranno lasciare il Milan e quali rimanerci.

Attenzione: Sport Mediaset edita l'articolo originale.
Rimossi i riferimenti a Furlani e Scaroni.


Ora Conte non è "sempre più vicino" ma "un po' più vicino" e "Bisognerà mettere tutti i tasselli al loro posto, dall'ingaggio allo staff, passando per ambizioni e rosa, e non sarà facile far quadrare i conti."


—) Milan: tutte le news del 31 gennaio 2024.

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Tuttosport in edicola: ancora Antonio Conte. Il fantasma del tecnico salentino, dopo i rumors delle scorse settimane, è tornato nelle ultime ore ad aleggiare su Milano, sulla panchina di Stefano Pioli e idealmente su Thiago Motta, da tempo il candidato principale a raccogliere l’eventuale eredità del tecnico emiliano, se, come molti aspetti lasciano pensare, a giugno terminerà la sua storia in rossonero. Pioli, va sottolineato, non è ancora tagliato fuori. Nonostante un sentimento tendente al malumore nella tifoseria, la fiducia nei suoi confronti da parte del club rimane immutata. Certo, i risultati degli ultimi 18 mesi non sono stati soddisfacenti - lo stesso Gerry Cardinale a Natale lo aveva sottolineato - e senza un finale di stagione esaltante, come la vittoria dell’Europa League (lo scudetto rimane complicato, soprattutto dopo aver perso due punti la scorsa sera contro il Bologna), sembra difficile che il club scelga di proseguire ancora con lui. In questo limbo, si stanno vagliando vari profili. E sono due le linee di pensiero all’interno di Casa Milan e negli uffici statunitensi di RedBird: andare su un big in grado di vincere subito, scegliendo così un progetto però differente da quello finora perseguito, oppure puntare su un allenatore emergente che sposi a pieno la filosofia del club. In questo senso, da tempo si fanno i nomi di Conte e Thiago Motta (seguito da altri tecnici giovani come Farioli del Nizza). L’ex allenatore di Juventus e Inter, chiaramente, sarebbe una garanzia: dove è andato ha vinto - Tottenham escluso -, i giocatori con lui vengono valorizzati al massimo. Conte ha voglia di rimettersi in gioco e l’impressione è che il Milan sia il club che più gli stuzzichi la fantasia in Italia. Se avesse voluto andare a Napoli, infatti, ci sarebbe probabilmente già andato, mentre la Roma non sembra essere nelle sua mente. Escludendo le altre due storiche big del nostro calcio, in Serie A non rimane che il Milan come opzione di spessore. Sempre che, il più che probabile valzer di panchine top in Europa, non apra nuove opzioni. Ma il Milan pensa concretamente a Conte? Sicuramente una parte del club sì - fra questi non si fa peccato a pensare a Ibrahimovic (comunque legatissimo a Pioli) -, ma ci sono anche diversi ragionamenti in senso contrario. Conte, infatti, rimane un tecnico di grande personalità, prenderlo significherebbe accettare tutto il pacchetto, dunque un ingaggio alto, richieste di un certo tipo, sul mercato e non solo. Dubbi, dunque, rimangono, tant'è che nel borsino sull'allenatore del futuro, escludendo ovviamente Pioli, rimane in pole Thiago Motta. L'italobrasilano piace per proposta di gioco, duttilità, capacità nel valorizzare i giovani e portarlo a Milano potrebbe rivelarsi un assist nella trattativa per Zirkzee, il grande obiettivo in estate per l'attacco. Però, nel caso, bisogna sbrigarsi, di Thiago Motta si sono infatti accorti in tanti, come per esempio il Barcellona, squadra in cui ha militato a lungo da giocatore.
Se mi dicessero "preferisci Furlani con Klopp e Kane in attacco o Furlani licenziato con Nedo Sonetti in panchina e Caputo numero 9?" andrei tutta la vita con la seconda opzione. Smeagolani è la più grande sciagura che si sia mai abbattuta su questo club. Un mix letale di arroganza, incompetenza, mediocrità, viscidume e vigliaccheria che ha distrutto in pochi mesi tutto il lavoro di Gazidis, Boban, Maldini e Massara. Liberarcene è il primo passo verso un ritorno alla normalità, se poi arrivasse anche Conte sarebbe l'apoteosi.
 

Daniele87

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Se uniamo i tasselli,

lo scenario che si sta delineando è questo:

Cardinale sta cercando in tutti i modi di pagare il debito con Elliot e liberarsi degli strozzini e di tutti i suoi uomini/controllori (Furlani, Scaroni ecc...)

La sua mossa finanziaria è stata quella di trovare un compratore nei paesi arabi, con i vari fondi ovviamente super interessati (il Milan ora fa gola) e pronti a rilevare una parte della società per estinguere il debito Elliot già dalla prossima stagione, con l'obiettivo di diventare poi in un secondo momento i proprietari effettivi al 100% del club.

Intanto Cardinale, ancora legato ad Elliot e con il controllore Furlani in mezzo alle scatole, ha dovuto assumere il suo preferito per l'area sportiva (Ibrahimovic) sotto contratto con RedBird, ma appena si concretizzerà l'affare con gli arabi Ibra prenderà ufficialmente il posto di Furlani nel Milan, con tutta probabilità affiancato da un'altra figura dirigenziale scelta dal fondo arabo (Leonardo?)

In tutto questo si sta cercando di creare il nuovo progetto sportivo per la prossima stagione, e non è un caso che sia stato Ibra a condurre la trattativa Conte. Questo sotto il benestare anche degli arabi che vogliono avere tra le mani un Milan competitivo e vincente.

Conte stesso avrà ricevuto delle garanzie in tal senso, non è certo uno che va in squadre con società in bilico oppure che non possono spendere un centesimo. Conte sa già tutto delle prossime mosse societarie.

Questo spiega anche il NON mercato di gennaio, col solo Terracciano (un 5° di centrocampo) come acquisto, con tentativi vari per difensori forti a 3 (Buongiorno, Demiral ecc) solo perchè richiesti espressamente da Conte e il Milan ci riproverà con loro anche in estate.

Ora però c'è un caso spinoso da risolvere, ovvero che la stella della squadra Leao (nonché il calciatore con l'ingaggio più alto) sta rendendo molto al di sotto delle aspettative ed è di difficile collocazione tattica nello scacchiere di Conte. Se ci fate caso, Leao ora vive un momento di sovraesposizione mediatica (libro, interviste, video Youtube ecc...) e tutto il team Milan lo difende a spada tratta. Questo perchè si vuole lucidare per bene quello che sarà uno dei motori del prossimo mercato, ovvero la sua cessione al PSG.

Pioli nel frattempo non sarà a libro paga per l'anno prossimo, in quanto probabilmente già d'accordo con un'altra squadra (Napoli?). Ormai lo si è capito anche dai suoi atteggiamenti nelle interviste che sono gli ultimi mesi al Milan.


Se tutto ciò si concretizzerà, voglio i credits :fuma:
Scenario molto realistico e plausibile. Ogni tassello del puzzle così avrebbe un senso logico, dalle (non) scelte fatte sul mercato, sino alla comunicazione su Leao, passando per l'interesse di diversi club per Pioli.
Complimenti per l'esposizione dettagliata e rigorosa.
 
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