tifoso evorutto
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Bene, mi sembra che le notizie minimamente fondate che stiamo leggendo volgano tutte nel senso della rapida evoluzione della vicenda verso le sospirate firme dei contratti di trasferimento delle quote. Fininvest ed il consorzio Galatioto stanno negoziando le clausole del complesso testo contrattuale, sulla cui redazione convergono le volontà di due parti, di cui una plurisoggettiva, ma i contributi di una moltitudine di soggetti (avvocati, advisors, consulenti) nella stesura di testi o di parti di testo da proporre e condividere in tre lingue diverse: comprensibile dunque l’estensione dei tempi tecnici che è stata annunciata. E’ imminente il passaggio della definitiva approvazione dei testi e della convocazione degli organi deliberanti delle due parti per l’autorizzazione alla sottoscrizione dei documenti contrattuali che finalmente impegnano le parti. Tra il preliminare ed il definitivo correranno le movimentazioni bancarie, nel frattempo già concordate, per il trasferimento e la domiciliazione bancaria dei fondi, che sarà contestuale o lievemente anticipata rispetto a quella di girata delle azioni, che segnerà finalmente il closing dell’operazione. I segnali che stanno emergendo dal clan giornalistico vicino al nostro AD sportivo (Galliani), secondo cui tutte le operazioni di mercato sono sostanzialmente autorizzate dalla parte cinese, dimostra con assoluta evidenza come si sia entrati nella tipica fase di cogestione operativa che segna il passaggio di controllo del club sino alla integrale sostituzione degli amministratori. Suggestioni giornalistiche relative ad un Berlusconi realmente dubbioso sulla operazione e sulla sua capacità di arrestare un meccanismo già avviato sono totalmente incompatibili con questa realtà dei fatti descritta proprio dalla stampa vicina all’ex premier ed al fido Galliani. L’idea di contrasti tra le parti sul mantenimento a Berlusconi addirittura di una carica non operativa come quella di presidente onorario, che egli già detiene e che obiettivamente merita, e la cui sottrazione non arriderebbe a quella idea di soft power che caratterizza ovunque il modo di fare cinese, appartiene alla categoria delle pure illazioni. Quanto alla composizione del consorzio cinese, la notizia sui quattro imprenditori proviene da un servizio giornalistico reso sui canali internazionali di lingua inglese di China Central Television, non ha riscontro sui dispacci di agenzia proposti nel sito della televisione di Stato cinese, aventi carattere di ufficialità in relazione ad attività dei soggetti istituzionali dell’Amministrazione centrale di Pechino, sicché le indiscrezioni riportate in quel servizio tali devono essere considerate, benché provenienti da un medium sotto totale controllo editoriale del Partito Comunista cinese. Più interessante constatare l’esistenza di eventuali smentite dei diretti citati, sinora non pervenute (le smentite, come quella di Dalian Wanda Group, dovrebbero arrivare da comunicati stampa ufficiali, non da indiscrezioni di singoli giornalisti: tutti i gruppi citati sono quotati sui mercati borsistici americani e del Far East, e le comunicazioni devono avere il giusto suggello formale per non provocare fenomeni di aggiotaggio). Infine, gli interventi nel consorzio sono dei soggetti societari e non di singoli imprenditori o manager: non siamo nel Golfo Persico, molti di questi gruppi citati sono cooperative di totale proprietà dei dipendenti (Huawei solamente ne ha 170mila circa a libro paga), e nel modo cinese una personalizzazione individualistica è contraria ai principi statuali: il denaro è loro affidato dallo Stato, che ne detiene il monopolio di conservazione e di destinazione strategica, per escludere forme di accumulo e di sottrazione individualistica ai fini collettivi. Ciò può sconcertare, ma è il comunismo capitalistico del piccolo Deng. La Terza Via.![]()
Bel pezzo, su cui concordo quasi in pieno,
l'unica pecca è di aver in pura malafede tralasciato il particolare che Berlusconi anche quando firmerà il contratto di cessione definitivo,
sicuramente non vende il Milan!!!! parola di Suma, Ruju, Pelegatti ecc, insomma il gotha del giornalismo italiano, tu chi sei per smentire?