Indiscrezione da Sky sull'incontro con Mendes. Battuta del Milan a Mendes. I dirigenti rossoneri hanno chiesto informazioni su Cristiano Ronaldo. Il Milan vuole essere informato se il giocatore lascerà il Real Madrid. Per il momento viene derubricata solo come battuta, una curiosità. Per il momento...
Ancora Di Stefano: Ronaldo guadagna 32 milioni di euro a stagione e il cartellino non è inferiore a 200 milioni di euro. Ecco perchè nonostante la battuta sono cifre che nessun club può supportare. L'intera operazione supererebbe i 450 milioni. Però la battuta, breve, c'è stata. E questo ve lo garantiamo.
Ad agosto, in Spagna, se tutto va come si annuncia, potrebbe accadere un sisma calcistico di immane potenza. Il Barcellona subirerebbe il ratto di Neymar Jr., che andrebbe a Parigi per 222 milioni di euro, ed il Real Madrid da Montecarlo preleverebbe Mbappe per una cifra non inferiore ai 150 milioni di cartellino. In Spagna si dice che le due chiese madri del calcio, espressioni di mondi così apparentemente alieni tra loro, siano in realtà dei vasi comunicanti, ciò che accade in uno di essi trova risposta nell'altro, e da questo a quello precedente, in una sorta di compensazione involontaria in nome della competitività garantita a questo gigantesco oligopolio calcistico. In tale premessa, il possibile ratto di Neymar Jr. da parte del PSG non potrà non avere conseguenze sulle scelte del club catalano, che dovrà rispondere a modo proprio, e la risposta non potrà essere nel solo Coutinho da Liverpool, sorta di acquisto cadeau, consueto in questi grandi club ad ogni stagione, che il Barca aveva già programmato, individuando originariamente il gioiello stagionale in Verratti, donde il casus belli su Neymar. Ed ecco quindi, ed in Spagna qualcuno ha cominciato a parlarne, si insinua la possibilità che il Barcellona, caricato a bomba dal flusso su Neymar, punti a ricambiare il quasi ventennale sgarro fatto dal Real con un altro grande portoghese, Figo, andando a prendere con una offerta irrinunciabile proprio Cristiano Ronaldo da Madrid, per comporre in Catalogna il duo con Messi, che ha segnato il calcio europeo e mondiale degli ultimi anni. Seconda scossa tellurica, dunque, di fronte alla quale si attende la risposta del Real, imprevedibile come il suo presidente, tipo permaloso ed orgoglioso a cui questo affronto spiacerebbe non poco, perché inevitabilmente macchierebbe la sua reputazione di uomo vincente, che compra e non vende, e non si fa rubare i giocatori da nessuno. Il Real, come detto, punterebbe al botto fortissimo su Mbappe, si è già in parte finanziato bene con Morata, non avrebbe necessità di fare altro per assaltare il Monaco per il suo giovanotto, però... però teme che arrivi da Barcellona l'offerta che lo metterebbe in imbarazzo, specie se venisse supportata da un preventivo accordo tra il club catalano e Cristiano Ronaldo. Ed ecco che, in tale evenienza, vorrebbe incoraggiare proposte provenienti da clubs esteri, ai quali guarderebbe con maggiore attenzione, e che al limite favorirebbe. Il giocatore, se una scelta deve fare, vorrebbe farla proprio su estero, ha avuto grossi problemi fiscali in Spagna, ed un trasferimento in Catalogna non li risolverebbe affatto. Ed ecco allora che Mendes, che ha captato segnali di disponibilità dalla Casa Blanca, sta girando da mesi in tutta Europa a sondare le possibilità per il suo assistito, concentrandosi soprattutto su Parigi, con cui i contatti sono stati profondi prima della virata di Al Thani su Neymar, su Manchester, lato United, concentrato sulla raiolata per Lukaku, e lato City, che quest'anno sta facendo un robustissimo mercato di struttura per risolvere endemici problemi di squadra, e non ha spazio per superbombe, e forse sul Bayern, coperto ora da James. Rimane allora il Grande Mistero del calcio europeo, il Milan, il club dalla proprietà tecnico-manageriale cripto-pubblica statale cinese, apparentemente ignota, ma che nei fatti sta dimostrando di avere enormi mezzi per grandi progetti di rilancio. Si è autopresentata a Mendes, che ha subito apprezzato, se è vero che ha definito il club come l'epicentro del prossimo mercato calcistico europeo. Epicentro significa che ci sarà un terremoto. L'informazione Mendes l'ha passata a Perez, che l'ha subito annotata, se è vero che ha recentemente dichiarato il ritorno prossimo venturo del Milan, definito da lui come il vero avversario europeo del Real Madrid in questi decenni, non il Barcellona, derubricato a mero fastidio domestico. Ed ogni sovrano, si capisce, ha il privilegio di scegliersi i nemici che preferisce, magari quelli che gli danno meno fastidio. Resta da capire la posizione del Milan, e qui è un mistero davvero. Cristiano Ronaldo, sia detto con chiarezza e senza ipocrisie, è un investimento con ritorno certo anche a breve termine in un mercato immenso come quello cinese, che non avrebbe problemi a digerire un investimento da mezzo miliardo di euro ed a restituirlo moltiplicato. A differenza dell'Inter, che è un singolo marchio, quello del Milan è un sistema economico, che vi si proietta e che da esso attinge risorse per investimenti. Lo spazio finanziario ci sarebbe. Una operazione del genere sarebbe possibile ora, meno il prossimo anno, a vigilanza UEFA già attiva e fatturato on construction, a meno di furbate come quelle che sta progettando il fondo qatariota per Neymar. Diciamo che l'operazione di cui parla Sky sarebbe comunque improbabile, come detto ieri da Fassone non concreta, ma certamente non illogica o irrazionale. Se, ripetiamo, le scossette che si avvertono in landa spagnola annunciano The Big One, occorre farsi trovare pronti. I nostri avevano i cellulari staccati a Cala di Volpe, zona che al largo è esclusa dalla rete dei cellulari. Per parlare di Renatino Sanches? E di chi sennò?
