Tuttosport: e se il nuovo Frank Kessie, Stefano Pioli l’avesse già in casa? Se fosse Yacine Adli? Una soluzione possibile, non solo una semplice idea. L’ex Bordeaux, scelto da Maldini e Massara più di un anno fa, può essere trasformato in quello che oggi non è ancora, un centrocampista in grado di giocare stabilmente qualche passo più indietro rispetto al ruolo di trequartista che nper caratteristiche predilige, con cui si è confrontato a lungo in Ligue1. Per qualcuno può essere una sorpresa, per chi lo conosce certamente no. Ma Yacine in Francia ha ricoperto il ruolo da centrale non solo per necessità ma anche per scelta del suo allenatore. La prima
volta? Stagione 2017/’18 nella Youth League con la maglia del Paris Saint-Germain. Adli occupa quella posizione in campo in tre occasioni, per 227 minuti complessivi, riuscendo a segnare anche una rete. Poi arrivano i Girondins e l’esperimento si ripete in prima squadra. Una volta nella stagione 2018/’19 (68 minuti), un’altra volta in quella successiva per tutti i novanta minuti con tanto di assist vincente per un compagno. Ruolo in cui gioca nella stessa annata anche in Coppa in Francia (59’). Ma è con Jean-Loius Gasset che Yacine Adli dimostra di poter giocare in quella posizione e di poter fare bene. E il dodicesimo posto in Ligue1 lo dimostra. Nel campionato 2020-’21 il ragazzo nato a Vitry-sur-Seine gioca ben 16 gare da centrocampista centrale. I minuti finali sono 1.407, nessuna rete ma ben due assist vincenti contro Angers e Digione. Anche nell’ultima stagione, quella appena trascorsa, ma con un altro
allenatore seduto in panchina, Adli il francesino è stato riproposto esattamente in quella posizione. Per lui 125 minuti complessivi giocati e una rete contro lo State Reims. Ma nel Milan è un’altra cosa. Lo è perché la Serie A è un altro campionato. Più tattico, più duro fisicamente. Per questo nonostante i 186 centimetri di altezza per diventare il nuovo Kessie c’è bisogno di mangiare dei piatti di pastasciutta, fare dei pesi, mettere su un po’ di muscoli. Per il resto ha tutto. Ha il passo, ha i piedi, ha la visione di gioco e pure la garra giusta per poter giocare al fianco di Tonali, o a quello di Bennacer. Proprio come faceva Frank. Un ruolo che oggi ricopre Krunic, un giocatore su cui Pioli punta da sempre. E poi c’è anche Pobega, un altro tipo di giocatore, che può diventare molto utile alla causa rossonera…