Milan: addio stadio in proprio. Si resta con l'Inter.

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28Maggio2003

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Esclusiva immagine dei terreni che aveva comprato Cardinale a San Donato
 

Stanis La Rochelle

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Eh, ma Redbird... Tu non sai chi è cardinale.

Investcorp cacca, riempiranno il Milan di debiti cit.

Tutto previsto con ANNI di anticipo.
 

Ruuddil23

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Bomba del CorSera in edicola (che conferma quanto vi riportiamo da tempo sulla bufala dello stadio in proprio NDR): Milan e Inter hanno deciso di restare insieme e di continuare a giocare nello stesso stadio. Dove, si vedrà. Entro fine mese la decisione. Quello che è certo è che è definitivamente tramontata l’idea di costruirsi ciascuno la propria casa. Troppo alti i costi per la costruzione di un nuovo impianto. Troppo alti i costi, troppo bassi i ricavi (con i biglietti tra i più bassi d'Europa). E quindi convivenza sarà: anche se non tutti i tifosi saranno entusiasti davanti a questa prospettiva, è la decisione che le proprietà considerano la più razionale per due realtà decisamente omogenee, per numero di spettatori (circa 70mila), abbonati (40mila), numero di posti business o vip, quelli più remunerativi, che ci si pone come obiettivo peril nuovo impianto (circa 13mila). Con l'addio di Zhang, le due società ora parlano la stessa lingua. Sono due fondi di investimenti con obiettivi simili: far fruttare i soldi. Si dice che se anche il progetto del nuovo stadio lo disegnasse solo una delle due società al 100 per cento andrebbe bene anche all’altra.

Venerdì l'incontro con Sala per la ristrutturazione di San Siro.
Ma non è un'ipotesi che si può dare per scontata, per ragioni note (la ristrutturazione a spicchi mentre le due squadre giocano resta complessa) e meno note, per esempio i costi, che Milan e Inter considerano sottostimati per il progetto che hanno in testa. Secondo i loro piani ristrutturare costerebbe non i 400 milioni di cui si è parlato nel piano presentato da WeBuild, ma circa 700. Divisi per due sarebbero sostenibili, ma potrebbero essere considerati comunque troppi per un impianto che tra 30 40 anni potrebbe avere bisogno di nuovi interventi.

Restano vive le ipotesi San Donato e Rozzano (ma in coppia): i due club si sono scambiati i documenti per studiare i reciproci progetti perché rimane ferma la convinzione di condividere l’impianto anche se si scegliesse di costruirne uno nuovo


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Ahahaha! Ed eccoci qua all'ennesima e prevista figura di m.... dei fanatici aziendalisti :asd:
 

7AlePato7

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L'unica cosa positiva potrebbe essere che abbandonando l'idea dello stadio nuovo, e a questo punto spero nella ristrutturazione di san siro, sti ameriCANI abbandonino l'idea della vendita a prezzi folli del pacchetto Milan/stadio e vadano diritti verso la cessione della maggioranza agli arabi.
Ricordiamoci che il prossimo anno l'uccellorosso dovrĂ  sborsare allo strozzino oltre 600 cocuzze che oggi come oggi (ma anche fra 12 mesi) il cardioanale non troverĂ  MAI neppure vendendo tutti i giocatori migliori (quali poi?) e l'uccellorosso potrebbe finirgli diritto dove non gli batte il sole...

Dai Paolino portaci gli arabi.

PS: quanto è bello oggi rinfacciare a tutti quelli che acclamavano gli ameriCANI rispetto la possibile vendita al fondo Investcorp... sliding-door sbagliata di certo!
"Vogliono karikare i debbitih nel Milannn!1!1!"
 

Dexter

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Bomba del CorSera in edicola (che conferma quanto vi riportiamo da tempo sulla bufala dello stadio in proprio NDR): Milan e Inter hanno deciso di restare insieme e di continuare a giocare nello stesso stadio. Dove, si vedrà. Entro fine mese la decisione. Quello che è certo è che è definitivamente tramontata l’idea di costruirsi ciascuno la propria casa. Troppo alti i costi per la costruzione di un nuovo impianto. Troppo alti i costi, troppo bassi i ricavi (con i biglietti tra i più bassi d'Europa). E quindi convivenza sarà: anche se non tutti i tifosi saranno entusiasti davanti a questa prospettiva, è la decisione che le proprietà considerano la più razionale per due realtà decisamente omogenee, per numero di spettatori (circa 70mila), abbonati (40mila), numero di posti business o vip, quelli più remunerativi, che ci si pone come obiettivo peril nuovo impianto (circa 13mila). Con l'addio di Zhang, le due società ora parlano la stessa lingua. Sono due fondi di investimenti con obiettivi simili: far fruttare i soldi. Si dice che se anche il progetto del nuovo stadio lo disegnasse solo una delle due società al 100 per cento andrebbe bene anche all’altra.

Venerdì l'incontro con Sala per la ristrutturazione di San Siro.
Ma non è un'ipotesi che si può dare per scontata, per ragioni note (la ristrutturazione a spicchi mentre le due squadre giocano resta complessa) e meno note, per esempio i costi, che Milan e Inter considerano sottostimati per il progetto che hanno in testa. Secondo i loro piani ristrutturare costerebbe non i 400 milioni di cui si è parlato nel piano presentato da WeBuild, ma circa 700. Divisi per due sarebbero sostenibili, ma potrebbero essere considerati comunque troppi per un impianto che tra 30 40 anni potrebbe avere bisogno di nuovi interventi.

Restano vive le ipotesi San Donato e Rozzano (ma in coppia): i due club si sono scambiati i documenti per studiare i reciproci progetti perché rimane ferma la convinzione di condividere l’impianto anche se si scegliesse di costruirne uno nuovo


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Saranno 10 anni che scrivo sul forum che lo stadio condiviso Ă© una "genialata", dimezzi i costi e gli incassi sono identici...per due club di pezzenti Ă© un ghiotta occasione.
Il problema é che non facciamo né lo stadio soli né questo qua
 

sampapot

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rabbrividisco all'idea dell'ibrido....il milinter....a questo punto tanto vale tenersi S. Siro...certo che ce ne hanno messo per fare un'analisi costi-benefici...ma sono del mestieri questi??? mah
 

Jino

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Magari. Così chiudo col calcio e con le giornate rovinate.

Tranquillo, se mai ci fosse una fusione tempo un mese nascerebbe un nuovo Milan gestito da una cordata lombarda che acquisterebbe il titolo sportivo di qualche fallita di Lega Pro o serie D ed i veri tifosi milanisti si fionderebbero su questa nuova realtĂ .
 
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Bomba del CorSera in edicola (che conferma quanto vi riportiamo da tempo sulla bufala dello stadio in proprio NDR): Milan e Inter hanno deciso di restare insieme e di continuare a giocare nello stesso stadio. Dove, si vedrà. Entro fine mese la decisione. Quello che è certo è che è definitivamente tramontata l’idea di costruirsi ciascuno la propria casa. Troppo alti i costi per la costruzione di un nuovo impianto. Troppo alti i costi, troppo bassi i ricavi (con i biglietti tra i più bassi d'Europa). E quindi convivenza sarà: anche se non tutti i tifosi saranno entusiasti davanti a questa prospettiva, è la decisione che le proprietà considerano la più razionale per due realtà decisamente omogenee, per numero di spettatori (circa 70mila), abbonati (40mila), numero di posti business o vip, quelli più remunerativi, che ci si pone come obiettivo peril nuovo impianto (circa 13mila). Con l'addio di Zhang, le due società ora parlano la stessa lingua. Sono due fondi di investimenti con obiettivi simili: far fruttare i soldi. Si dice che se anche il progetto del nuovo stadio lo disegnasse solo una delle due società al 100 per cento andrebbe bene anche all’altra.

Venerdì l'incontro con Sala per la ristrutturazione di San Siro.
Ma non è un'ipotesi che si può dare per scontata, per ragioni note (la ristrutturazione a spicchi mentre le due squadre giocano resta complessa) e meno note, per esempio i costi, che Milan e Inter considerano sottostimati per il progetto che hanno in testa. Secondo i loro piani ristrutturare costerebbe non i 400 milioni di cui si è parlato nel piano presentato da WeBuild, ma circa 700. Divisi per due sarebbero sostenibili, ma potrebbero essere considerati comunque troppi per un impianto che tra 30 40 anni potrebbe avere bisogno di nuovi interventi.

Restano vive le ipotesi San Donato e Rozzano (ma in coppia): i due club si sono scambiati i documenti per studiare i reciproci progetti perché rimane ferma la convinzione di condividere l’impianto anche se si scegliesse di costruirne uno nuovo


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"Tutto si può dire di questa proprietà sul mercato, ma non si può dire che che siano degli sprovveduti sullo stadio"

"Cardinale sullo stadio sa lavorare"

"Loro costruiscono gli stadi"

"Hanno investito per lo stadio, poi venderanno quando sarĂ  costruito, che senso ha vendere ora?"

"Comunque almeno sullo stadio bisogna dire che sono decisi, lavorano in silenzio"

"Se hanno comprato il terreno allora lo stadio si farĂ "

"San Giorgiooooh" vabbè quest'ultima non c'entra ma ci sta bene sempre.
 

Jino

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Saranno 10 anni che scrivo sul forum che lo stadio condiviso Ă© una "genialata", dimezzi i costi e gli incassi sono identici...per due club di pezzenti Ă© un ghiotta occasione.
Il problema é che non facciamo né lo stadio soli né questo qua

Ma per forza, i costi di costruzione divisi per due, i costi di manutenzione divisi per due....

Cardinale è il più gran chiacchierone che abbia mai visto al Milan, un personaggio imbarazzante.
 
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