Milan: abbondanza in attacco. Tre coppie interscambiabili.

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Tuttosport: la missione di inizio mercato di Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Antonio D’Ottavio era chiara: c’era la necessità fisica di alzare il tasso tecnico dell’attacco del Milan. E così è stato. Perché, a leggere i nomi che faranno parte attiva delle rotazioni offensive di Stefano Pioli, c’è completezza assoluta in ogni casella. Due per ruolo, come voleva l’allenatore, con la possibilità di avere in mano giocatori duttili come Pulisic e Okafor che possono ricoprire più posizioni. Ma andiamo con ordine. La batteria di destra presenta l’ex Chelsea e Samuel Chukwueze come potenziali titolari più Luka Romero, preso a parametro zero dalla Lazio come un’occasione di mercato. Il blocco delle punte centrali annovera Olivier Giroud e il neo arrivato Luka Jovic mentre a sinistra, in un’equa suddivisione dei posizionamenti, ci sono Rafael Leao e Noah Okafor. E quest’ultimo ha potenzialità anche per fare la prima punta, così come Pulisic potrebbe slittare a sinistra per far rifiatare Leao. Mai, nel corso degli ultimi tredici anni, il Milan aveva avuto una vastità di scelta così ampia applicata ai moduli che potranno essere adottati da Pioli nel corso della stagione, ovvero il 4-3-3 e il mai dimenticato 4-2-3-1.

Bisogna tornare alla stagione 2010-11 per ritrovare un attacco così ben fornito visto che in quella annata il Milan iniziò con Ibrahimovic e Inzaghi prime punte con Pato e Robinho a supporto. A gennaio, dopo il grave infortunio di Super Pippo con il Palermo, venne preso Antonio Cassano per rendere ancora più performante l’attacco a disposizione di Allegri. Tra le venti squadre di questa Serie A, solo il Napoli può vantare un reparto offensivo qualitativamente e numericamente equiparabile a quello del Milan a livello di completezza poiché Politano, Lindstrom, Osimhen, Simeone, Kvaratskhelia e Raspadori danno a Rudi Garcia la possibilità di spaziare a sua volta nelle scelte. Ma Pioli, anche senza l’arrivo di Mehdi Taremi, è stato accontentato dalla società che, specialmente sulla corsia di destra, ha fatto un upgrade importante, con le cessioni di Messias e Saelemaekers rimpiazzati da Pulisic e Chukwueze. Anche come vice Giroud, almeno sulla carta, il cambiamento è stato in positivo visto il non apporto di Divock Origi della scorsa stagione: Jovic è arrivato voglioso di dimostrare e di voler prendersi una rivincita sportiva e personale.
Sarà interessante capire la gestione delle turnazioni da parte di Pioli, ora che potrà muoversi dentro un’abbondanza importante. Le prime risposte di questo nuovo attacco sono arrivate, con Pulisic, Giroud e Leao che hanno fatto la voce grossa in termine di gol e assist, ma la crescente condizione di Okafor e Chukwueze ha propoto due giocatori che, dopo la pausa per le nazionali, saranno sicuramente importanti per poter dare al Milan maggiori soluzioni, sia dall’inizio sia a gara in corso. L’obiettivo dei rossoneri è chiaro: marciare in campionato e superare il girone di Champions League e per farlo sarà necessario l’apporto di tutti i membri dell’attacco. La partenza è stata incoraggiante, ora starà a loro rispondere alle sollecitazioni di Pioli che, visto il fitto calendario, potrà iniziare a modificare la composizione del suo tridente già nel corso del mese di settembre, dove tra campionato e Champions ci saranno quattro partite nel giro di due settimane.


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Tuttosport: la missione di inizio mercato di Giorgio Furlani, Geoffrey Moncada e Antonio D’Ottavio era chiara: c’era la necessità fisica di alzare il tasso tecnico dell’attacco del Milan. E così è stato. Perché, a leggere i nomi che faranno parte attiva delle rotazioni offensive di Stefano Pioli, c’è completezza assoluta in ogni casella. Due per ruolo, come voleva l’allenatore, con la possibilità di avere in mano giocatori duttili come Pulisic e Okafor che possono ricoprire più posizioni. Ma andiamo con ordine. La batteria di destra presenta l’ex Chelsea e Samuel Chukwueze come potenziali titolari più Luka Romero, preso a parametro zero dalla Lazio come un’occasione di mercato. Il blocco delle punte centrali annovera Olivier Giroud e il neo arrivato Luka Jovic mentre a sinistra, in un’equa suddivisione dei posizionamenti, ci sono Rafael Leao e Noah Okafor. E quest’ultimo ha potenzialità anche per fare la prima punta, così come Pulisic potrebbe slittare a sinistra per far rifiatare Leao. Mai, nel corso degli ultimi tredici anni, il Milan aveva avuto una vastità di scelta così ampia applicata ai moduli che potranno essere adottati da Pioli nel corso della stagione, ovvero il 4-3-3 e il mai dimenticato 4-2-3-1.

Bisogna tornare alla stagione 2010-11 per ritrovare un attacco così ben fornito visto che in quella annata il Milan iniziò con Ibrahimovic e Inzaghi prime punte con Pato e Robinho a supporto. A gennaio, dopo il grave infortunio di Super Pippo con il Palermo, venne preso Antonio Cassano per rendere ancora più performante l’attacco a disposizione di Allegri. Tra le venti squadre di questa Serie A, solo il Napoli può vantare un reparto offensivo qualitativamente e numericamente equiparabile a quello del Milan a livello di completezza poiché Politano, Lindstrom, Osimhen, Simeone, Kvaratskhelia e Raspadori danno a Rudi Garcia la possibilità di spaziare a sua volta nelle scelte. Ma Pioli, anche senza l’arrivo di Mehdi Taremi, è stato accontentato dalla società che, specialmente sulla corsia di destra, ha fatto un upgrade importante, con le cessioni di Messias e Saelemaekers rimpiazzati da Pulisic e Chukwueze. Anche come vice Giroud, almeno sulla carta, il cambiamento è stato in positivo visto il non apporto di Divock Origi della scorsa stagione: Jovic è arrivato voglioso di dimostrare e di voler prendersi una rivincita sportiva e personale.
Sarà interessante capire la gestione delle turnazioni da parte di Pioli, ora che potrà muoversi dentro un’abbondanza importante. Le prime risposte di questo nuovo attacco sono arrivate, con Pulisic, Giroud e Leao che hanno fatto la voce grossa in termine di gol e assist, ma la crescente condizione di Okafor e Chukwueze ha propoto due giocatori che, dopo la pausa per le nazionali, saranno sicuramente importanti per poter dare al Milan maggiori soluzioni, sia dall’inizio sia a gara in corso. L’obiettivo dei rossoneri è chiaro: marciare in campionato e superare il girone di Champions League e per farlo sarà necessario l’apporto di tutti i membri dell’attacco. La partenza è stata incoraggiante, ora starà a loro rispondere alle sollecitazioni di Pioli che, visto il fitto calendario, potrà iniziare a modificare la composizione del suo tridente già nel corso del mese di settembre, dove tra campionato e Champions ci saranno quattro partite nel giro di due settimane.


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Bisogna tornare alla stagione 2010-11 per ritrovare un attacco così ben fornito visto che in quella annata il Milan iniziò con Ibrahimovic e Inzaghi prime punte con Pato e Robinho a supporto. A gennaio, dopo il grave infortunio di Super Pippo con il Palermo, venne preso Antonio Cassano per rendere ancora più performante l’attacco a disposizione di Allegri. Tra le venti squadre di questa Serie A, solo il Napoli può vantare un reparto offensivo qualitativamente e numericamente equiparabile a quello del Milan a livello di completezza poiché Politano, Lindstrom, Osimhen, Simeone, Kvaratskhelia e Raspadori danno a Rudi Garcia la possibilità di spaziare a sua volta nelle scelte. Ma Pioli, anche senza l’arrivo di Mehdi Taremi, è stato accontentato dalla società che, specialmente sulla corsia di destra, ha fatto un upgrade importante, con le cessioni di Messias e Saelemaekers rimpiazzati da Pulisic e Chukwueze. Anche come vice Giroud, almeno sulla carta, il cambiamento è stato in positivo visto il non apporto di Divock Origi della scorsa stagione: Jovic è arrivato voglioso di dimostrare e di voler prendersi una rivincita sportiva e personale.
Sarà interessante capire la gestione delle turnazioni da parte di Pioli, ora che potrà muoversi dentro un’abbondanza importante. Le prime risposte di questo nuovo attacco sono arrivate, con Pulisic, Giroud e Leao che hanno fatto la voce grossa in termine di gol e assist, ma la crescente condizione di Okafor e Chukwueze ha propoto due giocatori che, dopo la pausa per le nazionali, saranno sicuramente importanti per poter dare al Milan maggiori soluzioni, sia dall’inizio sia a gara in corso. L’obiettivo dei rossoneri è chiaro: marciare in campionato e superare il girone di Champions League e per farlo sarà necessario l’apporto di tutti i membri dell’attacco. La partenza è stata incoraggiante, ora starà a loro rispondere alle sollecitazioni di Pioli che, visto il fitto calendario, potrà iniziare a modificare la composizione del suo tridente già nel corso del mese di settembre, dove tra campionato e Champions ci saranno quattro partite nel giro di due settimane.


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Aspettiamo che non giochi Giroud, e poi ne riparliamo. Sulla intercambiabilità degli esterni d’attacco sono d’accordo.
 

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Bisogna tornare alla stagione 2010-11 per ritrovare un attacco così ben fornito visto che in quella annata il Milan iniziò con Ibrahimovic e Inzaghi prime punte con Pato e Robinho a supporto. A gennaio, dopo il grave infortunio di Super Pippo con il Palermo, venne preso Antonio Cassano per rendere ancora più performante l’attacco a disposizione di Allegri. Tra le venti squadre di questa Serie A, solo il Napoli può vantare un reparto offensivo qualitativamente e numericamente equiparabile a quello del Milan a livello di completezza poiché Politano, Lindstrom, Osimhen, Simeone, Kvaratskhelia e Raspadori danno a Rudi Garcia la possibilità di spaziare a sua volta nelle scelte. Ma Pioli, anche senza l’arrivo di Mehdi Taremi, è stato accontentato dalla società che, specialmente sulla corsia di destra, ha fatto un upgrade importante, con le cessioni di Messias e Saelemaekers rimpiazzati da Pulisic e Chukwueze. Anche come vice Giroud, almeno sulla carta, il cambiamento è stato in positivo visto il non apporto di Divock Origi della scorsa stagione: Jovic è arrivato voglioso di dimostrare e di voler prendersi una rivincita sportiva e personale.
Sarà interessante capire la gestione delle turnazioni da parte di Pioli, ora che potrà muoversi dentro un’abbondanza importante. Le prime risposte di questo nuovo attacco sono arrivate, con Pulisic, Giroud e Leao che hanno fatto la voce grossa in termine di gol e assist, ma la crescente condizione di Okafor e Chukwueze ha propoto due giocatori che, dopo la pausa per le nazionali, saranno sicuramente importanti per poter dare al Milan maggiori soluzioni, sia dall’inizio sia a gara in corso. L’obiettivo dei rossoneri è chiaro: marciare in campionato e superare il girone di Champions League e per farlo sarà necessario l’apporto di tutti i membri dell’attacco. La partenza è stata incoraggiante, ora starà a loro rispondere alle sollecitazioni di Pioli che, visto il fitto calendario, potrà iniziare a modificare la composizione del suo tridente già nel corso del mese di settembre, dove tra campionato e Champions ci saranno quattro partite nel giro di due settimane.


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Il ruolo di esterno è tra i più dispendiosi, è corretto avere giocatori intercambiabili, altrimenti alla prima difficoltà giochi in 10
 
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