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Tuttosport: l Milan sta studiando anche la nuova viabilità legata allo stadio di proprietà che potrebbe essere realizzatoa San Donato. Il club rossonero avrebbe affidato il compito di predisporre un progetto sui nuovi svincoli da realizzare nell’area a uno studio di archtettura specializzato in questo settore. I terreni privati, acquistati dal Milan nei giorni scorsi dallo studio di San Donato che aveva sviluppato il veicolo Sport Life City, si trovano tra tangenziale e bretella dell’A1. Quindi potrebbe essere necessario ridisegnare alcune uscite per garantire un accesso migliore ai tifosi in auto o pullman.
Al tempo stesso andrebbero pensate soluzioni di trasporto in navetta dalle più vicine stazioni di metropolitana o ferrovia. Non sarebbe, invece, così facile prevedere altre costruzioni oltre allo stadio. L’area non è così estesa da consentire agevolmente la realizzazione di centro commerciale,negozi, hotel o uffici al di fuori dell’impianto. Ma per capire questi dettagli bisogna attendere il primo progetto che il Milan dovrà consegnare a breve al Comune di San Donato. L’amministrazione alle porte di Milano attende questo passaggio dopo il primo incontro preliminare andato in scena nelle scorse settimane. Il sindaco Francesco Squeri intende coinvolgere anche gli altri enti locali confinanti e la Regione nelle fasi successive. Altri sindaci dei dintorni stanno effettuando le lorovalutazioni.
L’Inter osserva gli sviluppi senza prendere le distanze dal piano condiviso con il Milan a fianco di San Siro. Il club nerazzurro prosegue con gli adempimenti previsti dall’iter con Palazzo Marino. Ma intanto continua a portare avanti l’alternativa di uno stadio in autonomia a Rozzano. Su questo progetto potrebbero esserci novità entro la fine del mese. A quel punto sarà interessante capire cosa succederà con una variabile che dovrà essere decisa il prossimo ottobre: l’eventuale assegnazione degli Europei del 2032 all’Italia, in lizza con la Turchia. In caso di risposta positiva da parte dell’Uefa al nostro Paese sarà curioso capire quale sarebbe lo stadio di Milano a ospitare le partite della manifestazione, nel caso in cui davvero Inter e Milan avranno due impianti diversi. A meno che l’assegnazione degli Europei non contribuisca a mischiare ancora le carte con altri cambiamenti nella scaletta di questa vicenda infinita, iniziata quattro anni fa senza aver ancora prodotto qualcosa di concreto.
Al tempo stesso andrebbero pensate soluzioni di trasporto in navetta dalle più vicine stazioni di metropolitana o ferrovia. Non sarebbe, invece, così facile prevedere altre costruzioni oltre allo stadio. L’area non è così estesa da consentire agevolmente la realizzazione di centro commerciale,negozi, hotel o uffici al di fuori dell’impianto. Ma per capire questi dettagli bisogna attendere il primo progetto che il Milan dovrà consegnare a breve al Comune di San Donato. L’amministrazione alle porte di Milano attende questo passaggio dopo il primo incontro preliminare andato in scena nelle scorse settimane. Il sindaco Francesco Squeri intende coinvolgere anche gli altri enti locali confinanti e la Regione nelle fasi successive. Altri sindaci dei dintorni stanno effettuando le lorovalutazioni.
L’Inter osserva gli sviluppi senza prendere le distanze dal piano condiviso con il Milan a fianco di San Siro. Il club nerazzurro prosegue con gli adempimenti previsti dall’iter con Palazzo Marino. Ma intanto continua a portare avanti l’alternativa di uno stadio in autonomia a Rozzano. Su questo progetto potrebbero esserci novità entro la fine del mese. A quel punto sarà interessante capire cosa succederà con una variabile che dovrà essere decisa il prossimo ottobre: l’eventuale assegnazione degli Europei del 2032 all’Italia, in lizza con la Turchia. In caso di risposta positiva da parte dell’Uefa al nostro Paese sarà curioso capire quale sarebbe lo stadio di Milano a ospitare le partite della manifestazione, nel caso in cui davvero Inter e Milan avranno due impianti diversi. A meno che l’assegnazione degli Europei non contribuisca a mischiare ancora le carte con altri cambiamenti nella scaletta di questa vicenda infinita, iniziata quattro anni fa senza aver ancora prodotto qualcosa di concreto.