Milan. 7-8 mln di remissione senza il decreto crescita.

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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 30 dicembre, senza il decreto crescita, bloccato ( QUI https://www.milanworld.net/serie-bloccato-decreto-crescita-dallagenzia-delle-entrate-vt98080.html ) il Milan rischia di rimetterci 7-8 mln di euro (Inter e Juve oltre 20). Il Ministero sta provando a rimediare ma i tempo non sono breve. E bisognerà vedere se il DPCM avrà effetto retroattivo.

Se il governo difendesse tutti i settori come difende la sua scuola chissà che paese sarebbe il nostro.
 

Lineker10

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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 30 dicembre, senza il decreto crescita, bloccato ( QUI https://www.milanworld.net/serie-bloccato-decreto-crescita-dallagenzia-delle-entrate-vt98080.html ) il Milan rischia di rimetterci 7-8 mln di euro (Inter e Juve oltre 20). Il Ministero sta provando a rimediare ma i tempo non sono breve. E bisognerà vedere se il DPCM avrà effetto retroattivo.

Sarebbe anche l'ora.

Francamente pagare milioni ai giocatori di calcio con le tasse era una cosa disgustosa, secondo me.

Il decreto crescita aveva e ha un senso se aiuta categorie più deboli e stipendi altrimenti troppo bassi, non certo per speculare su stipendi milionari.
 
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Sarebbe anche l'ora.

Francamente pagare milioni ai giocatori di calcio con le tasse era una cosa disgustosa, secondo me.

Il decreto crescita aveva e ha un senso se aiuta categorie più deboli e stipendi altrimenti troppo bassi, non certo per speculare su stipendi milionari.

Il tuo ragionamento ci sta, però le modifiche vanno annunciate per tempo.
Non puoi dirmi all'ultimo che hai cambiato idea per farmi scoprire di avere spese inaspettate, ci vuole programmazione.
 

Pipita9

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Sarebbe anche l'ora.

Francamente pagare milioni ai giocatori di calcio con le tasse era una cosa disgustosa, secondo me.

Il decreto crescita aveva e ha un senso se aiuta categorie più deboli e stipendi altrimenti troppo bassi, non certo per speculare su stipendi milionari.

Bah… guarda che se le tasse non le pagano loro, poi quei soldi li devono prendere da altre parti. E secondo te dove li andranno a prendere?
 

Djerry

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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 30 dicembre, senza il decreto crescita, bloccato ( QUI https://www.milanworld.net/serie-bloccato-decreto-crescita-dallagenzia-delle-entrate-vt98080.html ) il Milan rischia di rimetterci 7-8 mln di euro (Inter e Juve oltre 20). Il Ministero sta provando a rimediare ma i tempo non sono breve. E bisognerà vedere se il DPCM avrà effetto retroattivo.

Figuriamoci se avrà effetto retroattivo e se non rimedieranno entro marzo, sono governanti mediocri ma c'è un limite a tutto.

L'errore di fondo è la miopia della politica, ed in questo non c'è distinzione da colore a colore, sulla modulazione fiscale in base al tipo di sport.
E mi riferisco a tutto ciò che non è professionismo oggi, e che fallisce o che vede piccoli focolai provinciali che non portano nessun indotto.
Parlo di pallavolo, pallamano, rugby, hockey, pallanuoto, basket femminile, etc, e soprattutto quello strano mostro moribondo del calcio di serie C.

In certi casi non c'è il professionismo, e quindi si crea una contrattualistica ibrida, talvolta persino fatta coi rimborsi, senza tutele minime e senza riconoscimento del mestiere. Ed il risultato è che sono movimenti poveri, provinciali, con i parenti in tribuna ed il salumificio o il negozietto di abbigliamento sotto casa a fare lo sponsor principale.

In altri casi c'è il professionismo, ma non essendoci ritorno commerciale si indebitano e falliscono tutti proprio perché per dare ad un giocatore 50 tu società devi spendere 100, buttando via l'altra metà allo stato. Ed il risultato è che tutto il calcio professionistico è formalmente fallito, ma il discorso vale anche per quei tentativi di professionismo in altri sport (pallacanestro) che vedono società saltare annualmente (pochi giorni fa è toccato a Roma a campionato in corso, prima Torino).

Due soluzioni:
1: importare un modello stile NBA a circuito chiuso, creando una lega pro senza retrocessioni con la modalità delle franchigie e dei bacini di utenza più importanti, con una torta di sponsor che viene ridistribuita tra tutte le società e quindi un sistema sostenibile per sua stessa essenza.

2: modulare il fisco per un introito migliore. Sarà impopolare, ma se tu porti l'aliquota per la serie C al 10% invece che al 50%, puoi star certo che di colpo il calcio diventa motivo di investimento sano ed anzi una società diventa un asset persino per generare nuovi investimenti e nuovi attivi, creando anche fidelizzazione coi tifosi invece di fallimenti ogni 3 anni.
Stesso discorso ovviamente per un regime ibrido iniziale per passare dal dilettantismo al professionismo almeno in tutti gli sport di squadra olimpici maschili e femminili.

Pensate al calcio femminile: è arrivata la Juventus, un pizzico di marketing, e di colpo è boom con sponsor, televisioni, Milan ed Inter che rilanciano.
Prima si giocavano lo scudetto Torres, Bardolino e Tavagnacco.

Ma questi esitano pure coi decreti attuativi e quell'altro a capo del CONI litiga perché vuole spartirsi la torta dei 400 milioni e chiama Bach per minacciare il paese con ricatti vergognosi, quindi parliamo del nulla.
A margine, nel celeberrimo Recovery Fund quanto è destinato allo sport? La cifra più bassa di tutte le attività esistenti in natura, 300 milioni.
 
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