Milan: +10 su Juve e Inter nel 2020.

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Non per quello che era il nostro obiettivo dopo i disastri della prima parte di stagione, cioè arrivare in EL evitando i preliminari. Per quell’obiettivo non era affatto compromesso, e di certo nessuno ci ha regalato punti.



Esatto. Ne sono ancora più convinto dopo aver visto la quantità di letame che ci stanno riversando addosso da quando abbiamo rialzato la testa. Quantità di letame che mi ha fatto “ricordare” il perché anni fa pensassi “meglio farsi rubare uno scudetto in un testa a testa coi gobbi grazie ad arbitraggi scandalosi che veder vincere sti qua”. Negli ultimi anni mi ero ammorbidito, ma la loro pezzenteria d’animo, palesatasi ancora una volta, mi ha fatto “tornare la memoria”.

TUTTO MA NON LA FOGNA NERAZZURRA.

Leggere quello che scrivono è “illuminante”, in tal senso.

Hai centrato il punto: questi sono degli accattoni che si cibano delle briciole che cadono dalla mensa dei nobili. Mi ricordano la parabola di Lazzaro e del ricco epulone, solo che a differenza di Lazzaro questi hanno anche la tracotanza dell'altro individuo. Mi devo ancora spiegare quale sia la ratio dietro l'affermazione in base alla quale sarebbero la prima squadra di Milano.
 

A.C Milan 1899

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Hai centrato il punto: questi sono degli accattoni che si cibano delle briciole che cadono dalla mensa dei nobili. Mi ricordano la parabola di Lazzaro e del ricco epulone, solo che a differenza di Lazzaro questi hanno anche la tracotanza dell'altro individuo. Mi devo ancora spiegare quale sia la ratio dietro l'affermazione in base alla quale sarebbero la prima squadra di Milano.

Te lo dico io: la ratio sarebbe nel fatto che, dal 1908 al 1951, loro hanno vinto più titoli di noi, e nel fatto che non sono mai stati in B.

Ovviamente il fatto che sia nel periodo 1950-1986 ( (16 trofei vinti contro 13 in quei 36 anni) che nel periodo 1986-oggi ( 29 trofei vinti contro 21) il Milan abbia vinto decisamente più di loro, cioè il fatto che siano 70 ANNI che il Milan è la squadra più vincente di Milano, è irrilevante.

Come è irrilevante, per loro, il fatto che i loro UNICI cicli importanti (ossia quello degli anni ‘60 con Herrera e quello con Mancini/Mourinho della seconda metà degli anni 2000, mentre noi di cicli importanti ne abbiamo quattro: quello del Gre-No-Li coi quattro scudetti in un decennio negli anni ‘50, quello di Rocco negli anni ‘60, quello di Sacchi/Capello dal 1987 al 1996 e infine quello Ancelottiano) siano stati costruiti con scheletri nell’armadio non da poco, roba da far impallidire i gobbi (vedi mia firma per quanto riguarda le CL e gli scudetti di Herrera, per quanto riguarda Mourinho invece gli arbitraggi che hanno scandalizzato il mondo nella CL 2010 con il Chelsea agli ottavi e il Barca in semifinale li ricordano tutti).

Così come è irrilevante il fatto che in Serie B ci siano state anche società come Liverpool e Bayern Monaco, che nessuno accosterebbe mai all’Inda come prestigio, essendo l’Inda inferiore su tutta la linea.

Così come è irrilevante che siano nati dopo, nati tardi, nati male, e che siano di fatto nati da 43 milanisti traditori, e che quindi senza di noi non esisterebbero.

Tutto è irrilevante, tranne il loro magico mondo fittizio nel quale vivono.

Il dramma vero dello sfinterista però è che lui sa benissimo di essersi creato una fan fiction in testa che non corrisponde alla verità, e da lì nasce tutto il suo disagio di eterno complessato, come scrivevo qui

Ma si, come ti dicevo il loro problema è nell’ordine della percezione della realtà. Lo scorso anno, quando eravamo nella melma totale, in questo periodo, dicevano che dovevamo diventare nei loro confronti ciò che il Toro è nei confronti della Juve. E altri dicevano che in realtà lo siamo quasi sempre stati, nei loro confronti. Cioè, altri dicevano che noi siamo quasi sempre stati nella storia il Torino rispetto alla Juve, se paragonati a loro, e che loro sono da sempre la prima squadra di Milano.

Ripeto: alcuni di loro hanno seri problemi a distinguere la fantasia dalla realtà. E più che un problema a distinguere la fantasia dalla realtà, ora che ci penso, è un problema di conflitto tra io e super io. Questo perché, fondamentalmente, gli interisti si possono riassumere in un concetto: complesso di inferiorità.

Tifano una squadra che è la seconda squadra per importanza nella città di Milano, e bada bene, lo sanno benissimo anche loro.
Non c'è minimamente paragone, per titoli, trofei, storia, blasone, squadre leggendarie, allenatori, presidenti, campagne europee, fenomeni passati in squadra, numero di tifosi, notorietà all'estero.

Sono l'archetipo della "seconda squadra" di una città. Sono il Chievo rispetto al Verona, l'Everton rispetto al Liverpool, il Betis rispetto al Siviglia, l’Espanyol rispetto al Barcellona, l’Atletico Madrid rispetto al Real Madrid, il Manchester City rispetto al Manchester United. E ripeto, lo sanno benissimo.

Solo che non possono ammetterlo a se stessi, quindi vai di sfottò sulla serie B, di glorificazione del triplete e altre baggianate da bauscia che ostenta una spocchia nei nostri confronti francamente ridicola (i gobbi ad esempio, sebbene tifino un club che è il peggio del peggio del peggio, anche quando eravamo nella melma, hanno sempre ammesso la superiorità del blasone internazionale del Milan, e non hanno mai parlato di noi con il disprezzo e il senso di superiorità che ostentano alcuni interisti, loro invece fanno i bauscia quando manco in Italia ci sono superiori, figuriamoci a livello internazionale).

Ma la realtà purtroppo per loro è un'altra, loro giocano a fare gli sbruffoni ma sono ben consci della nostra superiorità.
Non esiste interista al mondo che non sappia di essere secondo al Milan. Come ciascuno di essi elabori questo dato, che è ineluttabile come la forza di gravità ( purtroppo per loro), varia da caso a caso. E in alcuni casi, per l’appunto, sfocia in una negazione totale della realtà e nel rifugio in un mondo di fantasia nel quale l’Inter è da sempre la prima squadra di Milano. Però ricordati, anche chi fa lo sbruffone in tale maniera, purtroppo per lui, SA.

E questa consapevolezza, fratello, è più dolorosa di qualunque bidone sia passato in squadra da noi negli ultimi anni, di qualunque decimo, ottavo, sesto posto, di qualunque umiliazione sportiva e societaria.

E pensa cosa accadrebbe, al povero interista, se il povero BBilan straccione, con 200 miseri milioni di fatturato e un passivo quasi pari al medesimo dovesse, per disgrazia, vincere qualcosa d’importante prima della cessione. In altre parole, pensa a cosa accadrebbe se dovessimo vincere qualcosa d’importante mentre siamo in mano ad un fondo speculativo e loro in mano ad un colosso come Suning.

Interista che leggi (perché so che mi leggi, anzi, che mi/ci leggete), ho una cosa da dirti: non succede, ma se succede... Dio mio, se succede... ti consiglio di rifugiarti in Indocina e nasconderti in una ciotola di riso, anche se nemmeno li potrai essere sicuro di trovare rifugio dalle mie (anzi dalle nostre, anzi da quelle di tutto il mondo, sportivo e non) perculate.

Però essendo tu un circense dal lontano 1908, se non altro, nel far ridere (non che ora tu non faccia ridere, intendiamoci, intendo “nel far ridere persino più del solito”) potrai dire di aver ritrovato il tuo posto nel mondo, la tua “dimensione”. Ad ognuno il suo. Ognuno ha il diritto di trovare un senso alla propria esistenza, il proprio fine, quello che i greci chiamavano telos, e un circense per nascita, storia, DNA e vocazione può trovarlo nel fare ciò che è appunto nato per fare: ossia far ridere il prossimo.

Lo sfinterista SA, fratello. Il dramma, il grande dramma, è proprio quello. A loro si applicano le parole del Qoelet: “Ho deciso allora di conoscere la sapienza e la scienza, come anche la stoltezza e la follia, e ho compreso che anche questo è un inseguire il vento, perché
molta sapienza, molto affanno; chi accresce il sapere, aumenta il dolore.

VORREBBERO potersi rifugiare nel socratico “so di non sapere”, ma non possono farlo, perché, loro, la loro drammatica verità riguardo alla loro nascita e alla loro inferiorità non solo la conoscono, ma sono ben coscienti di conoscerla. Le boiate che scrivono servono a (tentare vanamente di) esorcizzare questa consapevolezza che li fa soffrire e che fa si che l’indaista medio abbia più complessi del concerto del primo Maggio.
 

bmb

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Eh ma è calcio post-lockdown. Vedremo quando ricomincerà la stagione. Multicit. Marchegiani.
 
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Non per quello che era il nostro obiettivo dopo i disastri della prima parte di stagione, cioè arrivare in EL evitando i preliminari. Per quell’obiettivo non era affatto compromesso, e di certo nessuno ci ha regalato punti.



Esatto. Ne sono ancora più convinto dopo aver visto la quantità di letame che ci stanno riversando addosso da quando abbiamo rialzato la testa. Quantità di letame che mi ha fatto “ricordare” il perché anni fa pensassi “meglio farsi rubare uno scudetto in un testa a testa coi gobbi grazie ad arbitraggi scandalosi che veder vincere sti qua”. Negli ultimi anni mi ero ammorbidito, ma la loro pezzenteria d’animo, palesatasi ancora una volta, mi ha fatto “tornare la memoria”.

TUTTO MA NON LA FOGNA NERAZZURRA.

Leggere quello che scrivono è “illuminante”, in tal senso.

L'anno scorso 'facevo il tifo" per i gobbi perché meglio 30 scudetti dei gobbi che uno vinto da quelle fogne
 
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