Io credo che ci sia una grossa ipocrisia di fondo da una parte e dall'altra. C'è difende l'interesse aggrappandosi al romanticismo e chi invece lo fa in nome della salvaguardia del calcio, per il bene di tutti; nessuno invece parla di interessi economici e di potere, quello in cui realmente verte la questione e per la quale -dai numerosi commenti qui letti- si fa un uso improprio di libertà o democrazia.
Il fatto più ridicolo è quello di affermare la propria libertà con un atto di rottura del sistema -l'UEFA ad esempio- condannando e combattendo la federazione ma, allo stesso tempo, recriminando il posto all'interno dei campionati della federazione che si vuole però combattere.
È una contraddizione in termini, e nessuno sembrerebbe farci caso. Quindi, di cosa vogliamo parlare? Facessero la Superlega senza tanti problemi e si fondassero una federazione a sé stante, come esistono ad esempio nella Boxe (visto si guarda sempre più agli altri sport, come riferimento).
Nessuno glielo vieta, questa è la vera libertà. Andassero quindi avanti per la propria strada.
Possono fondare un torneo basato non tanto sul titolo o la storia, ma piuttosto sull'interesse economico: c'è solo da esserne consapevoli e non c'è nulla di male in questo.
La lotta al sistema è solo un modo per distogliere dagli interessi reali che girano intorno alla faccenda.
Inoltre, personalmente, io non accetterei lezioni di vana democrazia da quelle dirigenze che in Europa o in Italia sono già "IL" sistema dominante e che si incensano di seconda verginità dopo essere andati a nozze per anni con la federazione ora nemica.
Sono le stesse che in questo Forum fino a due giorni fa venivano demonizzate perché muovevano tutti i fili del potere, a discapito anche della nostra squadra. Insomma, se a voi vi hanno convinto tutto ad un tratto, in cambio di un modestissimo tornaconto, io ho parecchi dubbi in proposito.