Mi baso solo ed esclusivamente sulla mia esperienza con gli americani con cui ho avuto la (s)fortuna di lavorare e in generale di conoscere.
Da quello che ho capito, l'americano CEO medio è estremamente decisionista e quindi sono convinto che se Pioli è rimasto al suo posto dopo un mese da retrocessione è perchè il grande capo si è speso personalmente per lui.
Furlani può parlare quanto vuole ma è piu che altro un garante della qualità della gestione per conto di Elliott, non penso sia interessato in particolare al rapporto con Pioli quanto piu al rispetto dell'equilibrio di bilancio e soprattutto della solvibilità di RedBird.
Furlano è di fatto AD da tempo. Precisamente dai tempi del cinefake, quando siedeva nel CDA come dipendente di Elliott. Cosa che è ancora.
Perciò è il primo terminale della proprietà, da tempo. Gazidis era solo un ragioniere contabile operativo, che metteva veti se i conti non tornavano. Mi sembra surreale che ancora si stia a discutere su 'ste robe unicorno-style.
Secondo voi mette a repentaglio la sua posizione privilegiata, fatta di stipendio stellare e un potere che i comuni mortali si sognano, per andare contro la proprietà ?
L'unico suo scopo è asservire l'agenda di Elliott, dei risultati e del campo frega zero. Il presunto milanismo è solo propaganda per far andare avanti il baraccone, da propinare ai vari tifosotti in modo che il percorso sia bello sgombro da problemi. Se incidentalmente vinci, pazienza. Se vinci troppo, alimenti tifo e speranze e sei obbligato a spendere risorse per mantenere alta la competitività, e questo costa.
Deve trovare un equilibrio e regolare costantemente i giri del motore. In questo è fantastico, senza dubbio. Ma non credo che sia la filosofia che coincide con quella del milanista assetato di successi.
Boban ad esempio voleva vincere, magari in modo maldestro, guarda che fine ha fatto, pure Leonardo a modo suo. Maldini non lo so, detto giusto per evitare le sfiancanti polemiche. Finché è servito, ok, poi ha cominciato a costituire un pericolo ed è stato fatto fuori. Chissà, magari aveva in mente proprio di cambiare Pioli, poi per attaccarlo è uscita fuori la stupidaggine che voleva Pirlo.
Vediamo Ibrahimovic. Secondo me è molto più furbo di quei tre messi insieme e stai tranquillo che se fa qualcosa, il primo obiettivo è averne vantaggio personale, poi a rimorchio magari arrivano vantaggi per il Milan, ma sempre di riflesso.
Chi crede poi alla favola di San Giorgio che fa il mercato, beh, poveretto.