Nella situazione in cui siamo (e ancor più quando entreremo in regime di SA, se vi entreremo), l'obiettivo di un ds non deve essere semplicemente costruire una rosa competitiva, ma anche e soprattutto creare ricchezza, patrimonio.
Non c'è un solo giocatore acquistato da questo pescivendolo che si sia rivalutato, e che in estate potrebbe essere rivenduto anche a un solo euro in più del prezzo d'acquisto. Non mi dite Kessiè, che mi metto a ridere.
Faccio il paragone con un asino certificato come Ausilio, volutamente. Quello ha preso un centrale che adesso vale tre volte tanto, tre anni fa un centravanti che ora vale sette od otto volte tanto, ha già preso a zero uno dei primi cinque centrali del campionato, e soprattutto uno dei migliori giovani sudamericani per un tozzo di pane.
Abbiamo per DS uno sprovveduto che si fa mettere i piedi in testa non da Allodi, Braida o Moggi, ma da Ausilio!
Se non hai i soldi, devi creare patrimonio e competitività facendo il mago, non sbagliando quasi nulla, inventando. Questo invece ha avuto i soldi, e guarda che ha combinato. Figuriamoci ora che i soldi sono finiti... E infatti: Ki, Strinic, Reina...
Oltre alle considerazioni tecniche, c'è anche la "presentazione"; ricorderei a tutti che l'AC Milan è uno dei clubs più prestigiosi al mondo: affidarne le sorti sportive a un salumiere mi pare esercizio offensivo.