Scusami eh, ma il parente di una persona brutalmente uccisa ti sembra che possa ragionare razionalmente? Specie a poche ore dal fatto? Con questo non la sto giudicando perché vivere una situazione del genere penso che porterebbe moltissimi ad avere reazioni simili a caldo (forse anche a me, lo confesso).
Personalmente rispetto le opinioni di tutti, anche di chi è a favore della pena di morte (sebbene sia assolutamente contrario); inoltre ritengo che molti utenti che hanno postato in questo thread abbiano lasciato interventi di un certo tono più perché spinti dalla rabbia e la giusta indignazione per un terribile fatto di cronaca piuttosto che realmente convinti. Ma la tua lucidità nel sostenere la giustezza di un certo tipo di esecuzione è veramente inquietante e non mi rimangio ciò che ho scritto, mi spiace.
Rispondo a te, perché senz'altro sei tra i più maturi, soprattutto hai una visione dell'etica da uomo.
credo che in casi simili occorra empatia sia per le vittime sia per queste persone che purtroppo non sono in grado di integrarsi nella società,
non va mai assolutamente dimentichiamo che la "società" o la "civiltà" se vogliamo definirla in altra maniera è comunque una cosa imposta,
sia chiaro, non ne stò mettendo in dubbio i valori o la necessità, ma ognuno dovrebbe nascere "libero" e decidere se volere o essere in grado di appartenervi.
Cosa implica questo?
Primo non puoi fare per la vittima un discorso del tipo, èh ma i parenti non devono essere considerati perchè non razionali...
al contrario devi pensare se la vittima fosse stata un persona che amavi, non è etico che lo consideri come uno sconosciuto...
devi esattamente pensare a freddo... che giustizia vorrei se ammazzassero mio figlio o il mio partner? a caldo ovviamente il tuo giudizio non sarebbe obiettivo, ma in questo preciso momento che ne pensi? o nel momento in cui l'assassino stà per premere il grilletto che gli diresti? non ti preoccupare se lo fai poi troveremo una maniera per farti capire che è sbagliato e redimerti? solo a te spetta la risposta,
ma non nasconderti dietro il dolore di chi ama... io anche a freddo dico che se qualcuno tocca la mia famiglia l'ammazzo e se qualcuno me lo impedisce è complice dell'assassino.
Per l'assassino la cosa è semplice, è una persona che ha deciso di vivere fuori dalle leggi dell'umanità, quelle che ci distinguono dagli animali.
Per me ne ha tutti i diritti morali, se non vuole comportarsi da essere umano e come tale essere considerato, la scelta deve essere sua,
il libero arbitrio deve restare la prima cosa che ci distingue dalle bestie.
Va da se che poi occorra agire di conseguenza, il predatore va soppresso, naturalmente senza spirito di vendetta, nella maniera più dolce e sbrigativa possibile, senza sofferenze psicologiche da parte dell'individuo, vittima a sua volta della sua natura.