Malagò:"Giusto fermare i campionati, dopo morte Astori".

Chrissonero

Senior Member
Registrato
26 Dicembre 2014
Messaggi
11,816
Reaction score
353
Malagò a 60 anni, come la stragrande maggioranza dei 60enni nel mondo del calcio e non solo, è meglio che si faccia da parte. Il perbenismo del paese è direttamente collegato all'età ed alla mentalità datata di questi soggetti che purtroppo sono al comando. La speculazione è il rinvio stesso, ed il rispetto lo si otteneva giocando.

Perfavore ma quale speculazione, qua ci sono esseri umani non macchine che sono in lacrime..
 

Dexter

Senior Member
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
10,355
Reaction score
5,575
Eh ma RIP Campione le cose importanti ecc, ma è stupido chi non ci pensa ogni giorno
Basta guardare le risposte nel topic per capire che siamo circondati :muhahah:... Persone che non capiscono che il mio discorso esula totalmente dalle partite, di cui mi frega meno di 0, e soprattutto per quanto riguarda la mia squadra del cuore è addirittura meglio che non si giochi oggi...:muhahah:
 

corvorossonero

Senior Member
Registrato
16 Aprile 2015
Messaggi
14,786
Reaction score
1,480
Secondo me a qualcuno non è proprio chiaro che sono stati i giocatori e le società che non se la sentivano di andare in campo.
 

Mika

Senior Member
Registrato
29 Aprile 2017
Messaggi
16,200
Reaction score
8,918
Nel giorno del lutto di un giocatore per un appassionato di calcio dovrebbe esserci solo il cordoglio come fu per gli appassionati di Motociclismo per Simoncelli.

Premettendo questo dico solo che lo sport quindi anche il calcio dovrebbe portare valori positivi e non trovo niente di positivo giocare delle partite quando 4 società di calcio piangono un ragazzo che hanno avuto con loro (Milan, Cagliari, Roma e Fiorentina) e soprattutto quando decine e decine di giocatori sono traumatizzati per la morte di un loro amico.

Voi mi direte giustamente "se muore un operaio la fabbrica non chiude" si vero, sacrosanto, la fabbrica non chiude perché produce materie prime o materiali che altre aziende aspettano ed è fattore di produzione per un paese, si chiama forza lavoro. Ma in quella fabbrica per un giorno si lavora malissimo con le lacrime agli occhi e ne paga anche la stessa produzione.

Il calcio non produce un bene se non la passione di tifosi (anche se fa girare l'economia di un paese, in Italia il calcio muove 700 M di euro l'anno) ed è uno sport e posso anche capire che anche se prendono 100 volte più di un qualsiasi operaio anche loro hanno diritto di stare malissimo per la morte di un loro amico o collega e che anche loro, come l'operaio che lavorerà male per tutto il giorno, giocheranno una partita malissimo. Quindi essendo questo uno sport che deve dare valori umani, non mi pare sia molto umano racchiudere il dolore di persone milionarie ma sempre persone in un minuto di silenzio, vederli piangere durante tale minuto in TV, magari vedere anche errori in partita dei suddetti falsando anche le gare.

Quindi penso sia stato giusto non giocare delle partite di calcio.
 
Registrato
24 Marzo 2014
Messaggi
21,308
Reaction score
2,436
Nel giorno del lutto di un giocatore per un appassionato di calcio dovrebbe esserci solo il cordoglio come fu per gli appassionati di Motociclismo per Simoncelli.

Premettendo questo dico solo che lo sport quindi anche il calcio dovrebbe portare valori positivi e non trovo niente di positivo giocare delle partite quando 4 società di calcio piangono un ragazzo che hanno avuto con loro (Milan, Cagliari, Roma e Fiorentina) e soprattutto quando decine e decine di giocatori sono sotto traumatizzati per la morte di un loro amico.

Voi mi direte giustamente "se muore un operaio la fabbrica non chiude" si vero, sacrosanto, la fabbrica non chiude perché produce materie prime o materiali che altre aziende aspettano all'azienda ed è fattore di produzione per un paese, si chiama forza lavoro. Ma in quella fabbrica per un giorno si lavora malissimo con le lacrime agli occhi e ne paga anche la stessa produzione.

Il calcio non produce un bene se non la passione di tifosi (anche se fa girare l'economia di un paese, in Italia il calcio muove 700 M di euro l'anno) ed è uno sport e posso anche capire che anche se prendono 100 volte più di un qualsiasi operaio anche loro hanno diritto di stare malissimo per la morte di un loro amico o collega e anche loro come l'operaio che lavorerà male per tutto il giorno loro giocheranno una partita malissimo. Quindi essendo questo uno sport che deve dare valori umani, non mi pare sia molto umano racchiudere il dolore di persone milionarie ma sempre persone in un minuto di silenzio, vederli piangere durante tale minuto in TV, magari vedere anche errori in partita dei suddetti falsando anche le gare.

Quindi penso sia stato giusto non giocare delle partite di calcio.

Non ero molto favorevole al rinvio jn quanto tragedie succedono ogni giorno, e sembra quasi che la morte di un calciatore sia piú rilevante di un autista, di un operaio, di un medico.
Ma il tuo ragionamento mi ha convinto.
 
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
67,005
Reaction score
34,483
Nel giorno del lutto di un giocatore per un appassionato di calcio dovrebbe esserci solo il cordoglio come fu per gli appassionati di Motociclismo per Simoncelli.

Premettendo questo dico solo che lo sport quindi anche il calcio dovrebbe portare valori positivi e non trovo niente di positivo giocare delle partite quando 4 società di calcio piangono un ragazzo che hanno avuto con loro (Milan, Cagliari, Roma e Fiorentina) e soprattutto quando decine e decine di giocatori sono sotto traumatizzati per la morte di un loro amico.

Voi mi direte giustamente "se muore un operaio la fabbrica non chiude" si vero, sacrosanto, la fabbrica non chiude perché produce materie prime o materiali che altre aziende aspettano all'azienda ed è fattore di produzione per un paese, si chiama forza lavoro. Ma in quella fabbrica per un giorno si lavora malissimo con le lacrime agli occhi e ne paga anche la stessa produzione.

Il calcio non produce un bene se non la passione di tifosi (anche se fa girare l'economia di un paese, in Italia il calcio muove 700 M di euro l'anno) ed è uno sport e posso anche capire che anche se prendono 100 volte più di un qualsiasi operaio anche loro hanno diritto di stare malissimo per la morte di un loro amico o collega e anche loro come l'operaio che lavorerà male per tutto il giorno loro giocheranno una partita malissimo. Quindi essendo questo uno sport che deve dare valori umani, non mi pare sia molto umano racchiudere il dolore di persone milionarie ma sempre persone in un minuto di silenzio, vederli piangere durante tale minuto in TV, magari vedere anche errori in partita dei suddetti falsando anche le gare.

Quindi penso sia stato giusto non giocare delle partite di calcio.

Sono stati i diretti interessati a decidere che oggi non era il caso di giocare e i poteri alti non hanno saputo dire di no, dopo aver valutato tutti gli aspetti del caso.
Tutto ciò che tu osservi e fai notare è giustissimo : nel caso oggi si fosse giocato per molti non sarebbe stata una partita normale perchè il coinvolgimento emotivo era tanto e in molti conoscevano Astori per averci giocato assieme.
Si è deciso che oggi era giusto piangere il ragazzo ma lo si doveva fare fermando il pallone.
In passato e anche per vicende ben più gravi (la morte è sempre grave, non mi fraintendere) si è deciso comunque di giocare, ricordo ad esempio quella notte dell'11 settembre 2001 durante la quale la uefa decise di disputare comunque le gare di champions per tutta una serie di motivi, non per ultimo per motivi di ordine pubblico.
In quell'occasione il clima era surreale, come surreali furono le partite ma si decise cosi quasi per lanciare un messaggio ma anche , ovviamente, per motivi economici.
Oggi il calcio italiano ha optato per fermarsi ma in tutta franchezza se i diretti interessati avessero deciso di giocare e di onorare l'impegno, di ricordare un loro collega e amico giocando e onorando lo sport io non credo ci sarebbe stato da scandalizzarsi.
Davide amava il calcio e ci giocava con passione da quando era un ragazzino, non credo sarebbe stato fatto un torto se i suoi colleghi avessero giocato.
Non so cosa ne sarebbe venuto fuori come prodotto calcistico, forse sarebbe stata la giornata del buonismo e dei ricordi ma in un mondo che vive di immagine, di consensi , di apparenza forse anche salutare un amico giocando al gioco che lui amava non sarebbe stato offensivo.
Si poteva giocare per Davide, su tutti i campi.
Ma comunque sia, qualunque sia le decisione presa, io non mi sento di condannarla perchè la reazione al dolore è intima e personale.
Non mi scandalizzo nemmeno che qua sul sito ognuno la pensi a modo suo.
E' giusto cosi.
 

PoloNegativo

Junior Member
Registrato
14 Agosto 2015
Messaggi
1,036
Reaction score
379
I motivi da voi esposti, legati alla morte di Astori, che causano il rinvio della giornata, sono essenzialmente due:
-Il rispetto per il giocatore
-L'effettiva regolarità delle partite sotto il punta di vista mentale
Il primo punto non ha proprio senso. Il rispetto non si dimostra con l'autolesionismo. Questa è una mentalità arretrata, oltre che malata, che a quanto pare ancora rimane. Oltre a questo, ci sarebbe comunque il discorso che non solo calciatori, ex-calciatori, o personaggi ben noti, meriterebbero rispetto, ma lasciamo stare...

Il secondo punto è giusto, ma non è coerente. Perché se ci fosse coerenza, ogni qualvolta un calciatore di una squadra subisce un lutto anche extra-calcistico, che lo influenza allo stesso modo della brutta notizia odierna, bisognerebbe rinviare la partita di tale squadra. Questo non accade, però i perbenisti non lo capiscono e fanno la morale a tutti gli altri ugualmente. E sembra che quella convinzione che sprigionano nel fare la lezione agli altri, insieme al tono schifato verso altri utenti del forum e di quanto poco si possa essere umani, sia invece, per loro, un ripasso a pappagallo e autoconvincimento di quello che hanno ormai imparato. Perché chi non vuole imparare più può solo ripassare quello che ha imparato prima.

Io avrei personalmente rinviato le partite di Fiorentina e Cagliari, perché chiaramente il numero di giocatori condizionati dalla tragedia era troppo elevato, e fatto giocare tutte le altre. Avrei respinto richieste di non giocare per tutte le altre squadre, a meno di forti pressioni, per non creare un effetto domino che veniva a crearsi non appena la prima squadra avesse preferito di non giocare, rendendo antipatica la situazione a tutte le altre squadre, invitandole a fare lo stesso.
 

shevchampions

Junior Member
Registrato
14 Luglio 2017
Messaggi
1,021
Reaction score
316
I motivi da voi esposti, legati alla morte di Astori, che causano il rinvio della giornata, sono essenzialmente due:
-Il rispetto per il giocatore
-L'effettiva regolarità delle partite sotto il punta di vista mentale
Il primo punto non ha proprio senso. Il rispetto non si dimostra con l'autolesionismo. Questa è una mentalità arretrata, oltre che malata, che a quanto pare ancora rimane. Oltre a questo, ci sarebbe comunque il discorso che non solo calciatori, ex-calciatori, o personaggi ben noti, meriterebbero rispetto, ma lasciamo stare...

Il secondo punto è giusto, ma non è coerente. Perché se ci fosse coerenza, ogni qualvolta un calciatore di una squadra subisce un lutto anche extra-calcistico, che lo influenza allo stesso modo della brutta notizia odierna, bisognerebbe rinviare la partita di tale squadra. Questo non accade, però i perbenisti non lo capiscono e fanno la morale a tutti gli altri ugualmente. E sembra che quella convinzione che sprigionano nel fare la lezione agli altri, insieme al tono schifato verso altri utenti del forum e di quanto poco si possa essere umani, sia invece, per loro, un ripasso a pappagallo e autoconvincimento di quello che hanno ormai imparato. Perché chi non vuole imparare più può solo ripassare quello che ha imparato prima.

Io avrei personalmente rinviato le partite di Fiorentina e Cagliari, perché chiaramente il numero di giocatori condizionati dalla tragedia era troppo elevato, e fatto giocare tutte le altre. Avrei respinto richieste di non giocare per tutte le altre squadre, a meno di forti pressioni, per non creare un effetto domino che veniva a crearsi non appena la prima squadra avesse preferito di non giocare, rendendo antipatica la situazione a tutte le altre squadre, invitandole a fare lo stesso.

Guarda che, e dieci, sono stati i giocatori stessi a chiedere il rinvio. Sembra che i milanisti e gli interisti si siano parlati prima dell'ufficialità data da Malagò, nel caso del derby. Ad ogni modo, invece che esultare a un gol, ogni tanto si può passare una giornata a riflettere. So che morale e valori sono soggettivi, ma un giorno si può sacrificare al silenzio. Nel mondo contemporaneo, ahimè, sembra che solo la tragedia possa restituire senso di comunità alle persone. Manteniamo almeno quella, aldilà dei perbenismi o ragionamenti da bar.
 

PoloNegativo

Junior Member
Registrato
14 Agosto 2015
Messaggi
1,036
Reaction score
379
Guarda che, e dieci, sono stati i giocatori stessi a chiedere il rinvio. Sembra che i milanisti e gli interisti si siano parlati prima dell'ufficialità data da Malagò, nel caso del derby. Ad ogni modo, invece che esultare a un gol, ogni tanto si può passare una giornata a riflettere. So che morale e valori sono soggettivi, ma un giorno si può sacrificare al silenzio. Nel mondo contemporaneo, ahimè, sembra che solo la tragedia possa restituire senso di comunità alle persone. Manteniamo almeno quella, aldilà dei perbenismi o ragionamenti da bar.
Sono stati i giocatori a chiedere il rinvio... E quindi? Che cosa di quello da me scritto viene meno?
 
Alto