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Come riportato dalla GDS, Sergio Conceicao è un super mister. Il nuovo uomo dei sogni, per il Milan. In otto giorni ha trasformato i rossoneri. Ha usato modi da duro e scelto le parole giuste con Theo e con Leao. Tutti lo seguono. Ha avuto il coraggio di cambiare, anche con pochi allenamenti. Ha curato tutti i particolari tattici e psicologici. E' leader, un trascinatore, un duro che non fa sconti ai suoi. Contro la Juve, a fine primo tempo, ha tuonato negli spogliatoi. Contro l'Inter (come riferito, NDR) ha fatto cadere e rotto un televisore. Tatticamente, Conceicao ha portato la voglia di stare in trincea con l'elmetto a difendere. Per poi ripartire. Vietato essere passivi. Grazie a Sergio la catena di sinistra formata da Theo e Leao è tornata viva.
A livello di moduli Conceicao è uno che ama variare spesso. Anche durante la partita. Contro la Juve ha iniziato col 4-4-3 per poi rimontare col 4-4-2. Con l'Inter ha iniziato col 4-2-3-1 per poi rimontare col 4-2-4. Sergio adatta i sistemi di gioco in base a quello che è l'andamento della partita.
CorSera: dopo la musica triste di Fonseca, è arrivato Conceicao col suo rock. Il portoghese ha conquistato la squadra con poche idee, ma precise. In campo e fuori. Sergio ha sottoscritto un patto ideale su comportamenti, orari e alimentazione. Per evitare di ricadere negli errori della gestione precedente. Poi, ha responsabilizzato e motivato il gruppo. Anche il gioco è cambiato, con un modulo elastico che varia in base agli eventi. Il Milan potrebbe già pensare alla riconferma del tecnico, per la prossima stagione. Ma molto dipenderà dalla corsa alla Champions.
Tuttosport: mago Sergio, così ti rifaccio il Milan in sei giorni. Il tecnico ha rigenerato Tomori ed Hernandez. Mentre con Leao ha premiato l’approccio alla Pioli. Dalle «montagne russe» di Fonseca alle vette di Conceicao rimettendo al centro del progetto chi ormai aveva un piede fuori da Milanello. E pensare che se fosse passato qualche giorno in più magari l’allenatore portoghese avrebbe alla fine accettato la corte di un club arabo o più probabilmente di una nazionale. Invece, Juventus e Inter ribaltate. Così come Conceiçao ha ribaltato il Milan. La fascia da capitano a Maignan: una scelta ponderata. Poteva essere vista una scelta negativa contro Theo, invece lo ha sgravato da certe responsabilità.
CorSport: Conceicao il vento del deserto. Milan rivoltato in pochi giorni: dai colloqui alle scelte nette fino alla tv rotta nell’intervallo, così Sergio si è preso la scena. Lacrime e balli nella festa per il primo trofeo vinto da quando c’è Cardinale (il 50º del club): il portoghese ha dimostrato che è possibile diventare protagonista e trionfare in poche ore. C'è poi la questione tattica: a Conceiçao piace il 4-4-2, nelle prime due partite da allenatore del Milan ha fatto il 4-3-3, il 4-2-3-1 e il 4-2-4 non perché fosse impazzito ma perché voleva trasmettere ai giocatori fiducia e convinzione. Come? Lasciandoli liberi di esprimersi senza gabbie, adattandosi a loro e alle circostanze con poche, ma chiarissime, indicazioni.
A livello di moduli Conceicao è uno che ama variare spesso. Anche durante la partita. Contro la Juve ha iniziato col 4-4-3 per poi rimontare col 4-4-2. Con l'Inter ha iniziato col 4-2-3-1 per poi rimontare col 4-2-4. Sergio adatta i sistemi di gioco in base a quello che è l'andamento della partita.
CorSera: dopo la musica triste di Fonseca, è arrivato Conceicao col suo rock. Il portoghese ha conquistato la squadra con poche idee, ma precise. In campo e fuori. Sergio ha sottoscritto un patto ideale su comportamenti, orari e alimentazione. Per evitare di ricadere negli errori della gestione precedente. Poi, ha responsabilizzato e motivato il gruppo. Anche il gioco è cambiato, con un modulo elastico che varia in base agli eventi. Il Milan potrebbe già pensare alla riconferma del tecnico, per la prossima stagione. Ma molto dipenderà dalla corsa alla Champions.
Tuttosport: mago Sergio, così ti rifaccio il Milan in sei giorni. Il tecnico ha rigenerato Tomori ed Hernandez. Mentre con Leao ha premiato l’approccio alla Pioli. Dalle «montagne russe» di Fonseca alle vette di Conceicao rimettendo al centro del progetto chi ormai aveva un piede fuori da Milanello. E pensare che se fosse passato qualche giorno in più magari l’allenatore portoghese avrebbe alla fine accettato la corte di un club arabo o più probabilmente di una nazionale. Invece, Juventus e Inter ribaltate. Così come Conceiçao ha ribaltato il Milan. La fascia da capitano a Maignan: una scelta ponderata. Poteva essere vista una scelta negativa contro Theo, invece lo ha sgravato da certe responsabilità.
CorSport: Conceicao il vento del deserto. Milan rivoltato in pochi giorni: dai colloqui alle scelte nette fino alla tv rotta nell’intervallo, così Sergio si è preso la scena. Lacrime e balli nella festa per il primo trofeo vinto da quando c’è Cardinale (il 50º del club): il portoghese ha dimostrato che è possibile diventare protagonista e trionfare in poche ore. C'è poi la questione tattica: a Conceiçao piace il 4-4-2, nelle prime due partite da allenatore del Milan ha fatto il 4-3-3, il 4-2-3-1 e il 4-2-4 non perché fosse impazzito ma perché voleva trasmettere ai giocatori fiducia e convinzione. Come? Lasciandoli liberi di esprimersi senza gabbie, adattandosi a loro e alle circostanze con poche, ma chiarissime, indicazioni.
