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Togli il forse. Sono anni che lo dico, inutile discutere solo di allenatori e giocatori. Questo è il problema più grande, che persiste ormai da 10 anni. A Milanello e San Siro si respira aria di provincia, con la differenza che le provinciali corrono fino allo sfinimento, riescono ad essere più concentrate di noi, più compatte di noi: in effetti l'aria sembra essere quella del "va tutto bene, anche se si perde con la Pergolettese". La totale assenza di reazioni d'orgoglio non me la spiego proprio. Se fossi un giocatore del Milan avrei una voglia matta di riportare il Milan ad un livello degno, cosa che non vedo in nessuno dei presenti in rosa. L'atmosfera è cambiata, e riportarla ai fasti è un impresa titanica, ben più difficile che spendere 600 milioni sul mercato. I responsabili di questo sono Berlusconi e Galliani, i quali hanno consegnato le chiavi della squadra e dello spogliatoio a Montolivo, Abate & co senza mettere MAI un allenatore in grado di imporsi. Conte riuscirebbe a farlo, ma poi vengono i valori tecnici e umani, tutt'altro che assoluti.
Concordo su tutto. L'anno scorso c'era stata una piccola inversione di tendenza. Forse perchè, visto il passaggio di consegne di atto in società, la stagione veniva vissuta come una stagione di transizione, e non c'erano grosse pressioni. Per la prima volta dopo anni, avevamo visto una squadra che, con i suoi limiti, giocava senza paura, ribaltava spesso il risultato, segnando molte volte nei minuti finali, e difficilmente si faceva recuperare. Ieri ho rivisto la paura degli anni di Inzaghi e Mihajlovic, e San Siro ora come ora non aiuta...