E' necessario secondo me tentare di comprendere a pieno una cultura per poter permettere l'integrazione. Tu poi puoi legittimamente dire che dell'integrazione non te ne fotte una mazza, ma come dicevo pure a Dexter il mondo va in tutt'altra direzione. Viviamo in un mondo in cui anche lo stesso concetto di "cultura" per come lo abbiamo inteso finora, in dei compartimenti stagni saldamente divisi, è necessariamente da mettere in discussione. Certo che l'infibulazione, ad esempio, è una pratica bestiale, ad esempio, ma un motivo chiaramente diverso dal puro sadismo ci dovrà pur essere se viene praticata ancora oggi. In epoca rinascimentale c'erano fior di intellettuali che citicavano quegli africani o quegli indios che praticavano cannibalismo: nel mentre assistevano in piazza a decapitazioni e torture. Gli inglesi in india impiccavano quegli indiani che praticavano autoflagellazione in cerimonie religiose, come deterrente a non farlo. Sono esempi estremi, ma dopo tot pagine non mi viene in mente altro per chiarire il mio punto di vista (tanto è vero che da ora non risponderò più a nessuno, per evitare di monopolizzare la discussione più di quanto non abbia già fatto finora).
Io condivido parzialmente quanto scrivi e anzi sono assolutamente a favore di un approccio pratico, ma secondo me prima di agire bisogna capire a fondo le motivazioni dietro a certi fenomeni per estirparli. Noi abbiamo i nostri limiti in quanto individui della società occidentale, ma è evidente che su certe tematiche abbiamo raggiunto un certo livello di consapevolezza migliore rispetto ad altre culture (dopo secoli di guerre, dibattiti ideologici, idolatria delle scienze e poi loro rinnegazione, sterminii vari...). Non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello, evidentemente, di giustificare lo stupratore marocchino, e sarebbe miope non riconoscere l'esistenza di un problema legato alla criminalità degli stranieri, specialmente nelle grandi città. La soluzione però, per me, non è buttarli fuori tutti senza distinzione, nè metterli alla berlina per la loro nazionalità.