Leao vs Di Canio "fascista". Foto.

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vendi Leao e costruisci una squadra.

A livello tecnico e soprattutto tattico e di centralità del giocatore nel nostro pseudo-progetto, Leao ti impedisce la costruzione di una squadra di calcio. Era come Icardi all'Inter.

Condivido sul fatto che c'è poco da fidarsi di Ibra e soci. Vendi magari Leao, lo sostituisci con Okafor e vai avanti con lo stesso canovaccio. Ovviamente quindi la questione si fa più ampia.
In un milan ideale, Leao si vende domani e si costruisce una squadra attraverso il coraggio e la competenza.
Nel Milan attuale si vuole continuare a vivacchiare con Leao, facendo predominare il concetto di individualismo sul concetto di squadra. Un po' come la visione della vita e del calcio di Ibrahimovic.
Giocatori che saltano l'uomo sono merce rara, non rinuncerei facilmente a Leao.
Mi dispiace solo che non ha la testa per fare lo step successivo.
A me frega poco del fatto che non faccia molto pressing, ma vorrei vederlo più spesso con la cattiveria con cui ha calciato il tiro del 2-2.
 

Michelons

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Leao è figlio di questi tempi e di questo calcio.
Sarà permaloso, sarà scarso, sarà infantile ma è figlio di questo calcio e di questi tempi.

Se vogliamo formare giovani migliori cominciamo ad arruolare uomini migliori in tutte le aree, anche negli studi televisivi.

C'era una volta il codice etico.
Allora bisogna fare tabula rasa partendo dalla classe politica, dall’alta finanza e tutto quello che governa questo mondo. Così si può riscrivere il codice etico, perché di etico in sto mondo io non ci vedo niente.
 

MaschioAlfa

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Leao non è niente altro che il paragone di un bambino dell' asilo che invece di avere una maestra autorevole ed autoritaria ,ha una maestra senza polso.

Noi continuiamo a dare contro i nostri migliori giocatori invece di colpevolizzare sta dirigenza e proprietà.

Poi quando i Leao e i Theo saranno venduti, voglio proprio vedere dove andremo a parare
 
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Magari 6 o 7 Emerson Royal...
o magari fai come l'Inter che una volta venduto Icardi sono diventati squadra. Ogni anno sempre più squadra e sempre più forte, senza mai aver paura di vendere i loro vari totem.

Noi invece continuiamo impauriti dalla nostra ombra e dal futuro ad andare avanti con il sempre rassicurante "quest'anno sarà l'anno di Leao". Non serve fare una squadra, basta dargliela a lui che da quest'anno si trasformerà in un top player che mai è stato e mai lo sarà. E non osiamo a metterlo per un tempo in panchina perchè poi il reuccio si offende. Viva l'AC Mileaon 1899, tutti a sua disposizione, d'altra parte il Milan non ha mai avuto campioni del suo calibro.
 
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Allora bisogna fare tabula rasa partendo dalla classe politica, dall’alta finanza e tutto quello che governa questo mondo. Così si può riscrivere il codice etico, perché di etico in sto mondo io non ci vedo niente.
Basterebbe non portare in studio ex giocatori tamarri.
Se quella frase l'avesse detta un giornalista mica sarei andato a guardare la sua vita se fosse senza macchia , ma sti cassano, di canio, ,obiettivamente, hanno fracassato le palle.
 
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Giocatori che saltano l'uomo sono merce rara, non rinuncerei facilmente a Leao.
Mi dispiace solo che non ha la testa per fare lo step successivo.
A me frega poco del fatto che non faccia molto pressing, ma vorrei vederlo più spesso con la cattiveria con cui ha calciato il tiro del 2-2.
Giocatori che saltano l'uomo sono spesso quelli degli highlights. Leao (inteso come totem supremo a cui affidare tutto il nostro gioco, a cui non si possono chiedere movimenti da attaccante e partecipazione a un gioco di squadra collettivo) è castrante per lo sviluppo di un qualsiasi progetto tecnico di gioco di squadra. Avrebbe senso se lui fosse Messi, Mbappè, Ronaldinho, ma ad oggi più che a questi è sempre e solo stato più vicino a un Gervinho qualsiasi che a un campione trascinatore. Non sei leader, non sei un campione? Allora almeno impegnati per la squadra, impegnati per i tuoi compagni e tu società non trattarlo come un top player a cui in campo è tutto concesso ed ora pure fuori dal campo vista l'ultima non sanzionata patetica scenetta di ribellione verso ogni tipo di gerarchia, allenatore e rispetto verso i compagni di squadra.
 
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