Faccio una premessa: davanti a 120 mln e più, da grande sostenitore di Leao, anche io vacillerei.
Tuttavia, penso che in molti stiate sottovalutando un aspetto fondamentale.
Poniamo che arrivi un'offerta da 120 mln e che si decida di venderlo: chi lo sostituirebbe a meno di una settimana dalla fine del calciomercato?
Poi, ammettiamo che si trovi un bel giocatore in grado di sostituirlo a dovere (non semplice, visto che il Leao dello scorso campionato è un top mondiale, non a caso è tra o 30 candidati al Pallone d'Oro), tipo Nkunku, anche se non è proprio lo stesso tipo di giocatore, quindi cambieremmo il nostro assetto, ma tralasciamo questo aspetto. Poniamo che per 70 mln arrivi Nkunku, bellissimo giocatore di grande prospettiva, sarebbe un buon colpo, inoltre avanzerebbero 50 mln per un altro bel colpo (magari invece di Onana potremmo puntare a un top in mezzo, o a una punta in prospettiva).
Tutto molto bello, ma vi chiedo: secondo voi, Nkunku, o chi per lui, accetterebbe un ingaggio da max 4.5 mln? Perché altrimenti non avremmo fatto altro che sostituire Leao con un altro giocatore da vendere alla prossima big di turno, come fossimo un Benfica qualunque.
Il problema qui non è Leao che non vuole rinnovare a meno di 7 mln, il problema è che fissare un limite all'ingaggio non ci permetterà mai di crescere oltre un certo livello.
Viviamo nel 2022, dove anche l'ultimo club di Premier (o i primi di Championship) spende 200 mln e non si fa problemi a elargire stipendi da 6/7 mln e passa.
Inutile fare gli offesi quando alcuni dei nostri giocatori (o dei nostri obiettivi) strizzano l'occhio a club di media-alta fascia in PL, perché oggi la vera carriera prende il volo da lì.
Siamo il Milan, club storico, 7 Champions, tante leggende ecc., ma un ragazzo di 20/23 anni oggi vede, giustamente, la PL come vera vetrina e non c'è nulla da fare. L'unico modo per far sì che il Milan torni ad essere il Milan è crescere, ottenere risultati ottimi in CL di anno in anno, trattenere i propri big e scoprire nuovi talenti.
Vendendo Leao al Chelsea daremmo il segnale che coltiviamo giocatori per le attuali big d'Europa, come appunto un Benfica, che molla il proprio Nunez al primo anno utile, solo che il Benfica gioca in una lega meno importante della nostra e, con il dovuto rispetto, non ha i margini di crescita di un Milan, di questo Milan.
Maignan, Theo, Tomori, Kalulu, Tonali, Bennacer, Leao, De Ketalaere, sono tutti giocatori da trattenere perché sono giovani e forti, alcuni sono già top di ruolo e altri lo diventeranno.
Se riuscissimo a trattenere questi giocatori per qualche anno e riuscissimo a completare la rosa con altri colpi di questo tipo, non ho dubbi sul fatto che apriremmo un ciclo vincente in Italia e inizieremmo ad essere molto pericolosi anche in CL.
Per fare questo è necessario essere più elastici con gli stipendi: abbiamo sempre detto per Donnarumma, Calha ecc. che "chiedono 5/6 mln, ma non ci hanno fatto vincere nulla", bene, ora Leao chiede 7 mln ma ci ha portato uno Scudetto, è stato premiato come MVP della Serie A, è candidato al Pallone d'Oro e, soprattutto, lo valuti 120 mln di euro... sul serio non vale quello che chiede, che sarebbe il doppio dello stipendio che prende Florenzi? Oltretutto, c'è la faccenda particolare dello Sporting...
Insomma, se vogliamo dare un segnale forte dobbiamo trattenerlo e rinnovarlo, anche a 7 mln.
Se vogliamo guadagnare 120 mln e dare il segnale che anche lo storico Milan, campione d'Italia, è pronto a calarsi le braghe di fronte a una delle big della Premier appena bussa alla porta per soffiare un grande talento, amen, poi però non lamentiamoci se dall'estero i giocatori ci trattano come fossimo un Benfica.
Ah, e non rinnovare Leao a 6.5/7 mln farebbe drizzare le orecchie anche agli altri nostri big.
Sì, Theo ha rinnovato, Tomori sta per farlo, Tonali sta prolungando ecc., ma pensate che tra 2 o 3 anni saranno strafelici di rinnovare a 4.5 mln con big d'Europa pronti ad offrir loro il doppio o il triplo? Poi però "chi non vuole restare, se ne vada, noi siamo il Milan"... mentre restiamo in purgatorio.