La GDS in edicola conferma le news della notte sul Chelsea pronto ad offrire 120 mln per Leao e aggiunge: è un affare ovviamente complicatissimo, sia perché il Milan non ha né esigenza né voglia di vendere un giocatore così importante per lo scudetto, sia per la cifra enorme coinvolta: oltre al prezzo del cartellino, ci sono i 16,5 milioni che il giocatore deve allo Sporting Lisbona per la rescissione unilaterale del contratto e il 15% per la rivendita che finirebbe al Lille. .Un affare da 150 milioni complessivi, insomma. Una cifra monstre per tutti, ma non per il Chelsea. Né adesso, né il prossimo anno, nel caso il Milan preferisse non separarsi da Leao anche per l’impossibilità di trovare il rimpiazzo giusto nell'ultima settimana di mercato.
Il Milan, questo si è capito, è deciso a rifiutare tutte le offerte che non siano in tripla cifra e potrebbe capitolare solo difronte a una proposta vicina ai 150 milioni della clausola. Clausola che, per il 2022, è ovviamente scaduta. Pioli quindi continua a lavorare sul campo, la dirigenza continua a trattare per un difensore e un centrocampista. In fondo, il Chelsea non ha mai chiamato: solo Mendes si è fatto sentire, garantendo che un’offerta dai Blues sarebbe arrivata. E il tempo stringe: l’affare Leao, se mai si comincerà a parlarne, necessiterebbe diversi giorni di lavoro. Sarebbe un trasferimento internazionale, decisamente più complesso del normale. Impensabile chiuderlo in meno di tre-quattro giorni. Detto in altro modo: se al fischio d’inizio di Milan-Bologna non ci fosse nulla sul tavolo, i milanisti potrebbero stare tranquilli. Rafa sereno Nella parti del futuro, invece, un grande ruolo lo avrà necessariamente Leao. Rafa, anche in un passato recente, ha detto chiaro che al Milan sta bene: lui vuole rimanere. Può un’offerta da record, per il club e per lui, fargli cambiare idea?Nel calcio è successo e succederà, ma al momento non è questa la situazione. Chi frequenta Milanello dice che Rafa è sereno ieri sui social ha scherzato con i compagni e di sicuro il 17 in città sta bene. Gli stimoli non mancano: uno scudetto da difendere, una Champions da giocare per arrivare per la prima volta agli ottavi, le partite in cui il meglio del calcio mondiale si guarda negli occhi, si sfida e decide chi è davvero un top. Il rinnovo Se Rafa resterà, a settembre si aprirà la partita del rinnovo. A fine mese il Milan, a meno di sorprese, passerà a Gerry Cardinale e RedBird: closing atteso tra un mesetto, da accordi entro il 30 settembre. Sarà la nuova proprietà, sostanzialmente una partnership con Elliott, a gestire una trattativa delicatissima, di cui si è già scritto tantissimo. Leao è legato al Milan fino a giugno 2024 e punta ovviamente a un aumento: il suo ingaggio non va oltre un milione e mezzo a stagione. Due agenti, una volontà Le complicazioni non mancano. Rafa deve 16,5milioni allo Sporting Lisbona, cifra che tra spese e interessi arriverà molto vicino ai 20 milioni. Non solo, negli scorsi mesi ha firmato una procura con due agenti diversi, lo storico Jorge Mendes e un avvocato francese molto vicino al padre. Una complicazione che ovviamente aumenta i soggetti al tavolo della trattativa e mette il Milan nella condizione di prevedere settimane complesse, lunghe negoziazioni e spigolosi imprevisti.I milanisti sanno tutto e sperano che sia Rafa a spazzare i dubbi, a decidere di restare rossonero ancora a lungo e imporre a tutti la sua volontà: restare,firmare, allungare. La Serie A non sarà laPremier - chissà se lo sarà mai - ma il Milan, se non scende il campo il Real, per fascino e storia guarda tutti dall’alto
CorSera: nessuna offerta dal Chelsea per Leao è stata recapitata nella sede rossonera; la clausola da 150 milioni è esercitabile solo nei primi quindici giorni di luglio e perciò è scaduta; anche qualora una proposta monstre, di quelle in linea teorica irrinunciabili, venisse presentata, il Milan a una settimana dalla chiusura del calciomercato direbbe di no. Sarebbero infatti troppo stretti i tempi per sostituire il portoghese con giocatori le cui quotazioni nelle ultime ore di trattative schizzerebbero alle stelle. Poi certo, sullo sfondo resta il nodo relativo al rinnovo del contratto, ma quella è un’altra storia.
Faccio una premessa: davanti a 120 mln e più, da grande sostenitore di Leao, anche io vacillerei.
Tuttavia, penso che in molti stiate sottovalutando un aspetto fondamentale.
Poniamo che arrivi un'offerta da 120 mln e che si decida di venderlo: chi lo sostituirebbe a meno di una settimana dalla fine del calciomercato?
Poi, ammettiamo che si trovi un bel giocatore in grado di sostituirlo a dovere (non semplice, visto che il Leao dello scorso campionato è un top mondiale, non a caso è tra o 30 candidati al Pallone d'Oro), tipo Nkunku, anche se non è proprio lo stesso tipo di giocatore, quindi cambieremmo il nostro assetto, ma tralasciamo questo aspetto. Poniamo che per 70 mln arrivi Nkunku, bellissimo giocatore di grande prospettiva, sarebbe un buon colpo, inoltre avanzerebbero 50 mln per un altro bel colpo (magari invece di Onana potremmo puntare a un top in mezzo, o a una punta in prospettiva).
Tutto molto bello, ma vi chiedo: secondo voi, Nkunku, o chi per lui, accetterebbe un ingaggio da max 4.5 mln? Perché altrimenti non avremmo fatto altro che sostituire Leao con un altro giocatore da vendere alla prossima big di turno, come fossimo un Benfica qualunque.
Il problema qui non è Leao che non vuole rinnovare a meno di 7 mln, il problema è che fissare un limite all'ingaggio non ci permetterà mai di crescere oltre un certo livello.
Viviamo nel 2022, dove anche l'ultimo club di Premier (o i primi di Championship) spende 200 mln e non si fa problemi a elargire stipendi da 6/7 mln e passa.
Inutile fare gli offesi quando alcuni dei nostri giocatori (o dei nostri obiettivi) strizzano l'occhio a club di media-alta fascia in PL, perché oggi la vera carriera prende il volo da lì.
Siamo il Milan, club storico, 7 Champions, tante leggende ecc., ma un ragazzo di 20/23 anni oggi vede, giustamente, la PL come vera vetrina e non c'è nulla da fare. L'unico modo per far sì che il Milan torni ad essere il Milan è crescere, ottenere risultati ottimi in CL di anno in anno, trattenere i propri big e scoprire nuovi talenti.
Vendendo Leao al Chelsea daremmo il segnale che coltiviamo giocatori per le attuali big d'Europa, come appunto un Benfica, che molla il proprio Nunez al primo anno utile, solo che il Benfica gioca in una lega meno importante della nostra e, con il dovuto rispetto, non ha i margini di crescita di un Milan, di questo Milan.
Maignan, Theo, Tomori, Kalulu, Tonali, Bennacer, Leao, De Ketalaere, sono tutti giocatori da trattenere perché sono giovani e forti, alcuni sono già top di ruolo e altri lo diventeranno.
Se riuscissimo a trattenere questi giocatori per qualche anno e riuscissimo a completare la rosa con altri colpi di questo tipo, non ho dubbi sul fatto che apriremmo un ciclo vincente in Italia e inizieremmo ad essere molto pericolosi anche in CL.
Per fare questo è necessario essere più elastici con gli stipendi: abbiamo sempre detto per Donnarumma, Calha ecc. che "chiedono 5/6 mln, ma non ci hanno fatto vincere nulla", bene, ora Leao chiede 7 mln ma ci ha portato uno Scudetto, è stato premiato come MVP della Serie A, è candidato al Pallone d'Oro e, soprattutto, lo valuti 120 mln di euro... sul serio non vale quello che chiede, che sarebbe il doppio dello stipendio che prende Florenzi? Oltretutto, c'è la faccenda particolare dello Sporting...
Insomma, se vogliamo dare un segnale forte dobbiamo trattenerlo e rinnovarlo, anche a 7 mln.
Se vogliamo guadagnare 120 mln e dare il segnale che anche lo storico Milan, campione d'Italia, è pronto a calarsi le braghe di fronte a una delle big della Premier appena bussa alla porta per soffiare un grande talento, amen, poi però non lamentiamoci se dall'estero i giocatori ci trattano come fossimo un Benfica.
Ah, e non rinnovare Leao a 6.5/7 mln farebbe drizzare le orecchie anche agli altri nostri big.
Sì, Theo ha rinnovato, Tomori sta per farlo, Tonali sta prolungando ecc., ma pensate che tra 2 o 3 anni saranno strafelici di rinnovare a 4.5 mln con big d'Europa pronti ad offrir loro il doppio o il triplo? Poi però "chi non vuole restare, se ne vada, noi siamo il Milan"... mentre restiamo in purgatorio.