Le cose che più vi infastidiscono del calcio

Milanforever26

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Prendendo spunto da una discussione letta altrove, apro qui questa.

Quando ero ragazzino respiravo molto piu' Calcio e seguivo spasmodicamente notizie, interviste, partite, mercato e giornali vari.
Oggi mi informo praticamente solo qui, perche' il Milan e' un po' una droga, una volta che ti entra non riesci a farne a meno; ed e' per questo che guardo quasi zero al di fuori di Milan e poche selezionate partite.

Adoro il calcio, ma non sopporto piu' il mondo professionistico e i motivi principali di questo disinnamoramento sono tanti, alcuni piu' importanti di altri.

Ma fra le varie cose, alcune sembrano piccole e quasi insignificanti, tuttavia davvero mi urtano.
Ad esempio:

- Le interviste. A meta' tempo, prima della partita, a fine partita, il giorno prima. Santo cielo mi provocano un imbarazzo.

- Il fuorigioco. Intanto e' impossibile da vedere con chiarezza durante una partita, poi e' che cosi' facile che accada che praticamente adesso ogni goal va controllato al VAR. Per me bisogna che ci sia CHIARAMENTE aria/spazio tra difensore e attaccante. Adesso e' solo frustrante. Ma se addirittura togliessero la regola non e' che ci starei male, sarei curioso.

- Ammozione se ti togli la maglia

- Regola del goal fuoricasa.

- Il fatto che in Champions League ci finisca chi non ha vinto il campionato.

- Twitter

- Il 4-3-3


Ce ne sarebbero altre ma invece chiedo a voi, quali piccole o grandi cose vi fanno spegnere la TV?

Detesto tutte le trasmissioni sportive, con sti ex giocatori o pseudo giornalisti o ex comici sempre lì a dire le stesse cose

Il mercato tutto l'anno

I siti di sport che fanno il titolone "Bomba in arrivo, hanno chiuso per...." poi apri la notizia e dopo 3 pagine di pubblicità non capisci manco che ca22o è scritto

I giornalisti (giornalai, in vero) sportivi moderni che scrivono con i piedi e penso abbiano una laurea in topolino

Le telecronache gasatissime, le terminologie "la chiude lui" "la riapre lui" "la mette lui"
 
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Quando ero ragazzino respiravo molto piu' Calcio e seguivo spasmodicamente notizie, interviste, partite, mercato e giornali vari.
Oggi mi informo praticamente solo qui, perche' il Milan e' un po' una droga, una volta che ti entra non riesci a farne a meno; ed e' per questo che guardo quasi zero al di fuori di Milan e poche selezionate partite.

Adoro il calcio, ma non sopporto piu' il mondo professionistico e i motivi principali di questo disinnamoramento sono tanti, alcuni piu' importanti di altri.

Ma fra le varie cose, alcune sembrano piccole e quasi insignificanti, tuttavia davvero mi urtano.
Ad esempio:

- Le interviste. A meta' tempo, prima della partita, a fine partita, il giorno prima. Santo cielo mi provocano un imbarazzo.

- Il fuorigioco. Intanto e' impossibile da vedere con chiarezza durante una partita, poi e' che cosi' facile che accada che praticamente adesso ogni goal va controllato al VAR. Per me bisogna che ci sia CHIARAMENTE aria/spazio tra difensore e attaccante. Adesso e' solo frustrante. Ma se addirittura togliessero la regola non e' che ci starei male, sarei curioso.

- Ammozione se ti togli la maglia

- Regola del goal fuoricasa.

- Il fatto che in Champions League ci finisca chi non ha vinto il campionato.

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Ce ne sarebbero altre ma invece chiedo a voi, quali piccole o grandi cose vi fanno spegnere la TV?

Da "giocatore" mi da fastidio la scorrettezza e la malizia malsana di alcuni suoi interpreti, allenatori compresi: quindi falli killer, simulazioni, proteste sempre e comunque.

Da esterno non sopporto l'ingiustizia dei giochi di potere, la corruzione e tutto ciò che si può raggruppare in organizzazione mafiosa; in Italia tutto questo è ben rappresentato da una società che fa il bello e il cattivo tempo, tutto alla luce del sole, e ben replicato ai livelli più bassi, anche nelle giovanili.
 

Djici

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.

E aggiungo un’altra cosa: i trofei inutili. Già tollero a fatica le coppe nazionali, che secondo me andrebbero abolite, e a maggior ragione andrebbero aboliti trofei come le supercoppe nazionali (ditemi voi se, come e perché tali trofei valgano più di un Birra Moretti, perché sinceramente il valore in più rispetto ad un Birra Moretti non lo vedo) e la supercoppa europea, che per me non è altro che una “glorified friendly”. Gli unici trofei per quanto riguarda il calcio europeo dovrebbero essere gli scudetti, l’Europa League, la Champions League e il mondiale per club (che anche se ha perso il prestigio della vecchia intercontinentale serve comunque a livello simbolico per coronare il club campione del mondo, anche se tutti sanno che oggi le squadre più forti sono quelle europee e che le sudamericane non possono più competere come una volta). Fine.



Non credo che avrebbe senso. Mandare in Champions solo le vincitrici dei campionati e mandare in EL le seconde, le terze e le quarte al giorno d’oggi renderebbe l’Europa League più competitiva della Champions, che oltre che un suicidio sarebbe un’illogicità assoluta, visto che non esiste che la seconda competizione europea sia più competitiva della prima (infatti tale problema stava venendo fuori nelle ultime edizioni della vecchia Coppa UEFA, tale per cui si decise di arrivare alla riforma del ‘99).

Basti pensare che quest’anno, con la vecchia formula, avremmo avuto in Champions solo i gobbi, il Paris Saint Germain, il Bayern, il City, il Liverpool (avendo vinto la scorsa edizione della Champions sarebbe stato qualificato di diritto nonostante non abbia vinto lo scudetto del 2018/2019) e il Barcellona, per il resto solo i campioni delle farmers leagues, mentre in EL avremmo avuto squadre del calibro di Atalanta, Inter, Atletico Madrid, Real Madrid, Chelsea, Tottenham e Borussia Dortmund. In pratica, come dicevo, un’Europa League più competitiva della Champions, e che se non fosse per la presenza del Liverpool in Champions (dovuta alla vittoria dello scorso anno) sarebbe SICURAMENTE più competitiva di quella che dovrebbe essere la massima competizione europea (togliete il Liverpool dall’elenco Champions di cui sopra e mettetelo in EL, dove in tale scenario sarebbe andato senza la vittoria dello scorso anno, e vedrete che è così).

Un controsenso, per l’appunto. La formula dei soli campioni in Champions andava bene quando i top club erano pochissimi 3 o 4 in tutto, non adesso che ce ne sono almeno due per paese (se parliamo dei principali campionati, perché la Premier ne ha anche di più).

Discorso diverso invece sul tetto agli stranieri, quello andrebbe messo, ma purtroppo è impossibile con le regole UE.

Quello che hai scritto sul EL più interessante della CL e vero.
Ma non tiene conto di una parte del suo pensiero.
Aveva anche detto che voleva un limite ai stranieri.
E quindi puoi mandare in EL lo United, il chelsea, il Tottenham che non cambia nulla. L'EL sarebbe meno interessante della CL perché le squadre che ho citato sarebbero infinitamente meno forti di oggi.
Con un ritorno ai 3 stranieri, ci sarebbero molte meno squadre inglesi di grandissimo livello. E i stranieri sarebbero presi solo se veramente forti e ci sarebbe un rimescolamento dei valori e non una concentrazione di super giocatori solo in 5 squadre.
Di colpo una squadra croata diventerebbe più o meno forte come una delle big attuali.
Perchè il livello medio dei loro giocatori non è di certo inferiore al livello medio dei giocatori italiani o inglesi.
Potrebbero pure avere 3 stranieri buoni visto che tutti sti brasiliani, argentini non potrebbero colonizzare i campionati dei big five.

Non ci sarebbero più i Musacchio di turno. Scarsi scarsi.
Il straniero sarà di grandissima qualità.
 

A.C Milan 1899

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Quello che hai scritto sul EL più interessante della CL e vero.
Ma non tiene conto di una parte del suo pensiero.
Aveva anche detto che voleva un limite ai stranieri.
E quindi puoi mandare in EL lo United, il chelsea, il Tottenham che non cambia nulla. L'EL sarebbe meno interessante della CL perché le squadre che ho citato sarebbero infinitamente meno forti di oggi.
Con un ritorno ai 3 stranieri, ci sarebbero molte meno squadre inglesi di grandissimo livello. E i stranieri sarebbero presi solo se veramente forti e ci sarebbe un rimescolamento dei valori e non una concentrazione di super giocatori solo in 5 squadre.
Di colpo una squadra croata diventerebbe più o meno forte come una delle big attuali.
Perchè il livello medio dei loro giocatori non è di certo inferiore al livello medio dei giocatori italiani o inglesi.
Potrebbero pure avere 3 stranieri buoni visto che tutti sti brasiliani, argentini non potrebbero colonizzare i campionati dei big five.

Non ci sarebbero più i Musacchio di turno. Scarsi scarsi.
Il straniero sarà di grandissima qualità.

Infatti io sarei favorevole ad un cap sugli stranieri, il problema è che non è possibile farlo (ragion per cui non è possibile nemmeno tornare alla vecchia Coppa Campioni, e va detto che pure la Champions, nominata tale nel 1992/1993, aveva il regolamento dei soli campioni fino al ‘99) al giorno d’oggi.
 
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Quando ero ragazzino respiravo molto piu' Calcio e seguivo spasmodicamente notizie, interviste, partite, mercato e giornali vari.
Oggi mi informo praticamente solo qui, perche' il Milan e' un po' una droga, una volta che ti entra non riesci a farne a meno; ed e' per questo che guardo quasi zero al di fuori di Milan e poche selezionate partite.

Adoro il calcio, ma non sopporto piu' il mondo professionistico e i motivi principali di questo disinnamoramento sono tanti, alcuni piu' importanti di altri.

Ma fra le varie cose, alcune sembrano piccole e quasi insignificanti, tuttavia davvero mi urtano.
Ad esempio:

- Le interviste. A meta' tempo, prima della partita, a fine partita, il giorno prima. Santo cielo mi provocano un imbarazzo.

- Il fuorigioco. Intanto e' impossibile da vedere con chiarezza durante una partita, poi e' che cosi' facile che accada che praticamente adesso ogni goal va controllato al VAR. Per me bisogna che ci sia CHIARAMENTE aria/spazio tra difensore e attaccante. Adesso e' solo frustrante. Ma se addirittura togliessero la regola non e' che ci starei male, sarei curioso.

- Ammozione se ti togli la maglia

- Regola del goal fuoricasa.

- Il fatto che in Champions League ci finisca chi non ha vinto il campionato.

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Ce ne sarebbero altre ma invece chiedo a voi, quali piccole o grandi cose vi fanno spegnere la TV?

Potrei tirare fuori una lista infinita ma forse posso riassumere il tutto con un termine : business.
Il calcio è diventato business e ha perso la magia, la poesia , il romanticismo.

Non lo so se sono io ad invecchiare e vedere le cose da una prospettiva diversa o se sono troppo ancorato a un calcio che non c'è più ma chi come me ha vissuto il calcio da almeno fine anni 80 forse può capire di cosa parlo.
Basti pensare cosa si respirava in italia già da ferragosto in attesa che iniziasse la serie A, il calciomercato letto e seguito sulla gazzetta, le amichevoli estive ....

Delle volte poi ho come la sensazione, guardando le partite o seguendo delle competizioni, che il risultato sportivo passi in secondo piano rispetto ad altri interessi ben più importanti.
Beh , questo non è sport, ha nulla dello sport.
 

Milanforever26

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Potrei tirare fuori una lista infinita ma forse posso riassumere il tutto con un termine : business.
Il calcio è diventato business e ha perso la magia, la poesia , il romanticismo.

Non lo so se sono io ad invecchiare e vedere le cose da una prospettiva diversa o se sono troppo ancorato a un calcio che non c'è più ma chi come me ha vissuto il calcio da almeno fine anni 80 forse può capire di cosa parlo.
Basti pensare cosa si respirava in italia già da ferragosto in attesa che iniziasse la serie A, il calciomercato letto e seguito sulla gazzetta, le amichevoli estive ....

Delle volte poi ho come la sensazione, guardando le partite o seguendo delle competizioni, che il risultato sportivo passi in secondo piano rispetto ad altri interessi ben più importanti.
Beh , questo non è sport, ha nulla dello sport.

Posso dire una cosa? A me pare che sia così in tutti gli sport..davvero..
Il business ha ammazzato tutto, come per la musica vera che è morta schiacciata dai "tormentoni" usa e getta così lo sport oggi ha perso il fascino "dell'Evento" per trasformare tutto in un continuum infinito di gare, partite, tornei, etc...
 
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Posso dire una cosa? A me pare che sia così in tutti gli sport..davvero..
Il business ha ammazzato tutto, come per la musica vera che è morta schiacciata dai "tormentoni" usa e getta così lo sport oggi ha perso il fascino "dell'Evento" per trasformare tutto in un continuum infinito di gare, partite, tornei, etc...

Può darsi.
Dove girano troppi soldi la qualità passa sempre in secondo-terzo piano.
Il mondo della musica però è diverso perchè, mentre il tormentone estivo fracassava le balle per poi cadere nell'anonimato e lasciare spazio alla vera musica, nel calcio invece hanno piegato tutto al dio denaro.

E' un discorso molto complesso e ne abbiamo discusso più volte,se ricordi.
Io credo non sia sempre costruttivo lasciare decidere al popolo, intesa come massa, di cosa fruire.
La musica, ad esempio, andrebbe intesa come abitudine al bello, come formazione, come fattore necessario per la crescita e, se da un punto di vista democratico è giusto che ognuno ascolti ciò che gli piace, è anche vero che far fare strada nel mondo della musica ai tanti bimbi minkia che altri bimbi minkia innalzano ad idoli poi tutti ne paghiamo le conseguenze in termini di prodotto.

Nel calcio è successo qualcosa di simile mettendo il denaro prima di tutto.
 

Lambro

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Mi infastidiscono gli stipendi altissimi, spropositati, che girano attorno al calciatore o all'allenatore, compresi i procuratori che si intascano mazzette spaventose.
Mi infastidisce che ormai sia tutto businness, che il calcio maschio sia ormai in declino annichilito da cartellini gialli e rossi, che neanche un tackle sul pallone sia consentito perchè potevi spaccargli una gamba, potevi.
Mi infastidisce che siano tutti amici, che le grandi rivalità non esistano più.
 
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Posso dire una cosa? A me pare che sia così in tutti gli sport..davvero..
Il business ha ammazzato tutto, come per la musica vera che è morta schiacciata dai "tormentoni" usa e getta così lo sport oggi ha perso il fascino "dell'Evento" per trasformare tutto in un continuum infinito di gare, partite, tornei, etc...

Quanto hai ragione! non c'è più niente che da emozione vera deve essere tutto usa e getta
 

Djerry

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Tre cose su tutte:

1: lo snaturamento e la mancata depenalizzazione del calcio di rigore.

Il rigore nasce nell'ottocento per punire la parata del difensore, ovvero casi clamorosi in cui nel 90% si arrivava al gol, puniti con una soluzione che nel 90% dei casi porta al gol -> proporzione tra fatto e sanzione.
Oggi si è completamento perso lo spirito del gioco e della sanzione, per altro in un calcio evoluto molto più giocato su alti ritmi e fisici diversi, andando a santificare l'area di rigore anche per situazioni di gioco assurde o gesti difendenti naturali che hanno nel fallo di mano (ma non solo) il simbolo.
E tutto questo ancora più grave se si pensa che il calcio è lo sport di squadra in cui il punto (gol, realizzazione, etc) ha la maggiore incidenza di tutti: la pallanuoto finisce 12-9, la pallamano 35-29, la pallavolo almeno 25 punti per tre set, il rugby almeno 18-12, anche l'hockey che già si avvicina finisce 5-3, la pallacanestro che te lo dico a fare, mentre nel calcio 1-0 o 2-1 sono i risultati più comuni.

E' allucinante che ancora non ci si arrivi, anche arrivando per gradi ed iniziando proprio dal fallo di mano che va sancito con calcio di punizione a 2.

2: insostenibilità e delinquenza nelle serie minori tra un fallimento e l'altro

Anche qui incredibile che Guardia di Finanza e stato italiano non intervengano, ma evidentemente va bene così e sono ingenuo io.
Ogni anno scompaiono società che erano già fallite magari nei precedenti 5 anni, passate di mano in mano a farabutti in clamorosi casi di riciclaggio di denaro, speculazione edilizia/politica/comunale ed evasione fiscale con addirittura talvolta profili criminali più seri (malavita e droga).
Solo per gli ultimi 15 anni e restando ai capoluoghi di provincia e piazze prestigiose: Benevento, Como (più volte), Perugia (più volte), Catanzaro, Reggiana (più volte), Torino, SPAL (più volte), Salernitana (più volte), Treviso (più volte), Lucchese (più volte), Pistoiese, Sambenedettese (più volte), Pisa, Avellino, Venezia (più volte), Ancona, Arezzo, Cosenza, Varese (più volte), Taranto, Padova, Siena, Grosseto, Monza, Parma (più volte), Reggina, Mantova, Latina, Cesena, Bari, Andria (più volte), Trapani, Palermo...

..e chissà quante altre, sempre sorvolando su casi clamorosi

Sostenibilità, parola sconosciuta, è l'unica possibilità di riscatto per il professionismo italiano, con regole certe e controllo quasi mensile dei bilanci, con la nascita della figura del "contabile sportivo" che ogni mese chiede conto delle spese a chi si vuole buttare nel calcio.
Vuoi investire in questo mondo? Benissimo, piena libertà, a patto che: mi dici chi sei, da dove arrivano i tuoi soldi e ti fai controllare regolarmente i bilanci.

3: Mancata sacralità del contratto.

Se giochi bene, vieni a chiedermi l'aumento e scatta pure il ricatto per giocare altrove. Se giochi male, ti devo pagare comunque e non posso darti di meno.
Provenendo dal mondo della NBA, questa cosa nel suolo americano (che comunque ha controindicazioni) sarebbe folle, perché quando firmi un contratto di 5 anni qualsiasi cosa succeda tu per 5 anni prendi quelle cifre e stop.

I parrucconi risponderanno che ci sono regole europee, il libero mercato e tutte queste baggianate qui. Falso, perché basterebbe fissare un massimo percentuale di aumento annuo (10%?) rispetto alla base oltre il quale non si può arrivare, e caso mai lavorare alla stipula del contratto sui bonus.
 
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