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L'unico giornale a riportare questa notizia è il quotidiano la Verità
che rivela l’iscrizione nel registro degli indagati da parte degli inquirenti – datata 28 marzo – dei ministri Speranza, Di Maio, Lamorgese, Guerini, Gualtieri, Bonafede, De Micheli, Azzolina e Costa.
le motivazioni sono legate alla gestione della pandemia in Italia. Come si legge nel quotidiano, “le ipotesi di reato vanno dall’usurpazione di potere politico all’abuso di ufficio aggravato, dal sequestro di persona al procurato allarme, dalla violenza privata alla pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico. E che fosse accertata l’effettiva sussistenza dei plurimi profili di falsità, arbitrarietà nell’esercizio da parte del governo del potere politico attribuito per legge al Parlamento, di strumentalizzazione di notizie scientificamente e/o sanitariamente e/o epidemiologicamente false, ovvero manipolazione in malafede di notizie scientificamente vere al fine di imporre all’opinione pubblica (e quindi anche agli eletti in Parlamento […] con conseguente lesione del diritto di elettorato passivo rilevante […] un racconto pandemico falso e volto alla coartazione dei diritti costituzionali e politici dei cittadini”
che rivela l’iscrizione nel registro degli indagati da parte degli inquirenti – datata 28 marzo – dei ministri Speranza, Di Maio, Lamorgese, Guerini, Gualtieri, Bonafede, De Micheli, Azzolina e Costa.
le motivazioni sono legate alla gestione della pandemia in Italia. Come si legge nel quotidiano, “le ipotesi di reato vanno dall’usurpazione di potere politico all’abuso di ufficio aggravato, dal sequestro di persona al procurato allarme, dalla violenza privata alla pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico. E che fosse accertata l’effettiva sussistenza dei plurimi profili di falsità, arbitrarietà nell’esercizio da parte del governo del potere politico attribuito per legge al Parlamento, di strumentalizzazione di notizie scientificamente e/o sanitariamente e/o epidemiologicamente false, ovvero manipolazione in malafede di notizie scientificamente vere al fine di imporre all’opinione pubblica (e quindi anche agli eletti in Parlamento […] con conseguente lesione del diritto di elettorato passivo rilevante […] un racconto pandemico falso e volto alla coartazione dei diritti costituzionali e politici dei cittadini”