Non è mio costume criticare il mister per partito preso , anzi spesso l’ho difeso contro molti rivendicandone la bontà del lavoro per ciò che concerne i risultati visibili e per quelli ai quali si sta sottotraccia lavorando e dei quali sono certo presto ne assaporeremo i frutti.
Quanto visto ieri però mi lascia perplesso e incredulo e cosi non esito a ‘rincarare’ la dose già dal titolo della discussione : ebbene si, ieri per Pioli è stata una nottataccia e l’ho fatto notare già a fine primo tempo con un commento ‘live’.
Partiamo dal presupposto che mai mi sono permesso di criticare le scelte tecniche del mister per quanto riguarda il modulo o gli uomini perché credo abbiamo una rosa folta e tutti meritano una possibilità , come molti meritano di essere protetti e di lavorare con calma per essere poi inseriti gradualmente.
Quanto ammirato infatti in questi tre anni è storia e non possiamo non tenerne conto.
Trovo più perspicace però rapportare la tecnica dei nostri alla posizione in campo e al modulo perché reputo la discussione già più costruttiva e crea i presupposti per un confronto ‘scientifico’ tra noi, sempre che possa esistere scienza dietro una palla che rotola con 22 ragazzi che la calciano e la rincorrono.
Proviamo ad analizzare assieme quanto successo ieri : le assenze alla vigilia di Cremonese-Milan erano pesanti ed erano tutte concentrate nelle stesse zone di campo : la fascia, che sia quella dell’esterno basso o alto di turno.
Sappiamo tutti quanto per mister Pioli negli sviluppi del gioco sia importante il terzino e ritrovarsi senza Calabria, Florenzi , Dest a destra, Theo a sinistra e Saele alto a destra complica già in partenza i piani e non poco.
Il mister stupisce tutti e si inventa la difesa a 3.
Non amo particolarmente questo modo di difendere perché penso sia un atteggiamento di fondo più difensivista e speculativo rispetto alla difesa a 4.
Se infatti nella difesa a 4 si possono alzare i terzini e impostare spesso anche a 2 , nella difesa a 3 per farlo devi avere un ‘braccetto’ che a calcio ci sa giocare e rompe la linea con naturalezza per svolgere il doppio compito nelle due fasi.
La fluidità del modulo dipende dalle qualità e l’intelligenza tattica dei singoli.
Nemmeno mister Pioli mi pare da noi abbia molto a cuore questa soluzione e infatti abbiamo difeso con 3 centrali solo allorquando c’era un risultato da proteggere coi denti , magari per battagliare contro 2 punte centrali avversarie forti fisicamente che non si volevano lasciare in un pericoloso 2vs2.
I nostri 3 centrali di difesa ieri erano kjaer, tomori e Thiaw. 3 Marcatori.
Nessuno dei 3 a suo agio nel rompere la linea e giocare qualche metro avanti.
L’unico che ha provato a rompere la linea è stato Tomori ma giocava come braccetto di sinistra e non esattamente a suo agio nella prima impostazione.
Reputo la scelta della difesa a 3 già un segno di debolezza che ha lanciato un messaggio sbagliato ai nostri e motivazionale agli avversari.
Tre marcatori puri infatti per marcare chi?
Per opporsi a quale temibile attaccante tra i grigio-rossi?
Io credo fondamentalmente il mister abbia optato per la difesa a 3 perché non si fidava di Ballo nel primo giro-palla e cosi ha deciso di alzarlo sulla linea dei centrocampisti come quinto.
Anche questo altro messaggio di debolezza o di paura.
I quinti erano Ballo da una parte e Messias dall’altra : brividi.
Se Ballo infatti è giocatore da linea di fondo con nessuna propensione a venire dentro al campo o saltare l’uomo, Messias invece è una seconda punta che a Crotone giocava su tutto il fronte offensivo ma da noi si è riciclato, con risultati discreti, da esterno alto a piede invertito.
La presenza di Ballo sulla linea di bordo campo costringe ovviamente la seconda punta, Rebic, a stazionare spesso in mezzo e per la precisione nei dintorni di Origi, prima punta titolare vista l’assenza di Giroud.
Ma è chiaro che nelle preventive i nostri avversari lasciavano ballo praticamente marcato a distanza mentre raddoppiavano le due punte che, a quel punto, venivano chiuse dalla morsa di 4 uomini.
Ne conseguivano sviluppi di gioco nulli/sterili. Come regalare una corsia.
A destra messias aveva invece le sue belle difficoltà nel prendere palla sul piede non suo e per di più 30 metri più in basso del solito e senza l’aiuto del terzino di turno.
L’unico che ‘scivolava’ in zona era Diaz ma mancava sempre quel terzo uomo per creare superiorità numerica o portare via l’avversario.
Nella scelta del modulo e dei quinti credo quindi ci siano un 80% buono di responsabilità per la prestazione.
Altro disastro poi in mezzo al campo : credo sia la prima volta che vedo giocare una squadra col 3-4-2-1 e non riesce ad avere il predominio in mezzo al campo.
I nostri mediani infatti giocano uno davanti all’altro e Rebic e Diaz sono imbottigliati nelle maglie avversarie.
Non riusciamo a liberare mai l’uomo tra le linee perché l’assortimento dei nostri rende la vita facile agli avversari nelle scelte e le scalate.
I cambi in corsa non migliorano la situazione e il passare dei minuti ci rende solo più nervosi.
Io credo che non avendo esterni di valore avremmo dovuto puntare sulla densità in mezzo per far saltare il banco con la qualità, il dribbling e il tiro da fuori.
In ‘live’ l’amico
@Buciadignho mi faceva notare che se non si possono fare esperimenti contro la cremonese, una squadra due categorie sotto, tanto vale chiudere tutto.
Parafrasando il concetto ,che ci sta, potrei dire che se Adli non vede il campo nemmeno a cremona tanto vale a giugno mandarlo in prestito.
Non voglio far passare il messaggio che i salvatori della patria fossero in panchina, sto solo cercando di capire le logiche calcistiche che possono aver portato il mister a queste scelte.
Ieri il milan non era il milan innanzitutto per come si teneva il campo e per come si giocava palla lentamente e in orizzontale.
Se lo scopo era sfangarla col possesso soporifero allora andavano buttati in campo i palleggiatori : diaz, cdk e adli dietro una punta ad esempio.
Perché rebic e origi non sono riusciti una sola volta a tirar fuori i loro marcatori e non hanno generato uno spazio.
Avremmo potuto anche vincerla , certo, e ora starei qua a scrivere che da salvare c’era solo il risultato, ma non avrei cambiato lo spartito sulla tattica e le scelte.
Due punti buttati e il napoli se ne va.
Due scontri diretti vinti contro juve e inter e oggi potremmo ritrovarcele di nuovo alle calcagna.
Qualcosa ne nostro cammino non va.