Condò:"Nkunku straziante. Il confronto con Hojlund...".

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Hojlund non è un rimpianto, avrebbe avuto le stesse difficoltà di Gimenez, segnando però magari qualche golletto qua e là. Il problema è a monte, Allegri aveva richiesto un attaccante con caratteristiche ben precise, e gli hanno preso uno che ha caratteristiche invece opposte.
 
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Conte la palla sul 9 la gioca, la prepara, la cura, la ricerca.

Lo ha fatto con tutti i 9 che ha avuto, anche con pelle'.
E' un tipo di giocata del suo calcio.

A noi in estate ci raccontavano di leao centravanti.
Ma di che parliamo?
Gli altri fanno calcio, noi chiacchiere.
 
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Entrambe, chi è marcato da De Winter va a nozze,
ma se Nkuku fosse marcato da De Winter, questo diverrebbe Nesta in quella partita.

Come si diceva qualche giorno fa,
il Milan se va sotto con le grandi, la partita è persa... con le piccole forse la pareggi.

Sembra surreale da dire,
ma potenzialmente noi potremmo non battere nessuno in questa serie A, per quanto siamo mal assortiti e scarsi nella fase offensiva, lasciata in mano fondamentalmente a Pulisic, se sta bene, se è in giornata ecc ecc... e nei singoli della linea difensiva.
Poi ovvio, a volte si vince anche, ma è sempre tutto figlio della casualità, della fortuna,
ci saranno stati pochi gol segnati, costruiti da azioni studiate... esempio il gol contro la Lazio, che ci hanno menato la rava e la fava per giorni su quello schema studiato, ristudiato, ecc ecc..
Il resto arriva tutto un pò per caso.

Che si centri il quarto posto, va bene per carità,
anche se non sono convinto che ci si arriverà, ma se ci presentiamo cosi in CL il prox anno,
ci rompono le osse chicchessia. Siamo veramente scarsi nel complesso, proprio un milan scarso e brutto da veder giocare.
 

Route66

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Entrambe, chi è marcato da De Winter va a nozze,
ma se Nkuku fosse marcato da De Winter, questo diverrebbe Nesta in quella partita.

Come si diceva qualche giorno fa,
il Milan se va sotto con le grandi, la partita è persa... con le piccole forse la pareggi.

Sembra surreale da dire,
ma potenzialmente noi potremmo non battere nessuno in questa serie A, per quanto siamo mal assortiti e scarsi nella fase offensiva, lasciata in mano fondamentalmente a Pulisic, se sta bene, se è in giornata ecc ecc... e nei singoli della linea difensiva.
Poi ovvio, a volte si vince anche, ma è sempre tutto figlio della casualità, della fortuna,
ci saranno stati pochi gol segnati, costruiti da azioni studiate... esempio il gol contro la Lazio, che ci hanno menato la rava e la fava per giorni su quello schema studiato, ristudiato, ecc ecc..
Il resto arriva tutto un pò per caso.

Che si centri il quarto posto, va bene per carità,
anche se non sono convinto che ci si arriverà, ma se ci presentiamo cosi in CL il prox anno,
ci rompono le osse chicchessia. Siamo veramente scarsi nel complesso, proprio un milan scarso e brutto da veder giocare.
A tutto questo scenario mi permetto di aggiungere che nelle giornate in cui il ns portiere da buono/ottimo NON si trasforma in Sperman almeno un paio di goal li becchiamo da chiunque e la differenza tra il perdere/pareggiare o il vincere le partite sta tutta li dato che creiamo al massimo una o due palle goal a partita(tre quando ci va di lusso...):pat:
 

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Paolo Condò dal CorSera in edicola su Napoli Milan 2-0:"A volte il calcio è davvero semplice, come sostiene Allegri. La scorsa estate sia il Milan che il Napoli hanno trattato Rasmus Hojlund, uno dei non pochi talenti che il Manchester United, nella sua misteriosa gestione, ha strapagato, deprezzato e infine restituito o elargito alla serie A (il prossimo in coda è Zirkzee). Ci hanno pensato a lungo, poi l’infortunio di Lukaku ha spinto il Napoli al rilancio decisivo, e ieri Hojlund è stato esattamente la differenza tra le semifinaliste di Supercoppa. Non solo per le due giocate dei gol — l’assist al bacio per Neres e il diagonale che Maignan non ha capito — ma per l’intera mole di lavoro offensivo che ha reso ogni sortita del Napoli un blitz pericoloso, mentre il Milan davanti non otteneva nulla né da Pulisic, di sicuro una contingenza, né da Nkunku, e questa invece è la normalità. Nkunku è stato un attaccante letale ai tempi del Lipsia, ma il passaggio per il Chelsea — un club che in rosa ha tre giocatori forti per ruolo, e se sbagli una gara scali in fondo alla lista d’attesa rischiando di non vedere il campo per settimane — gli ha tolto istinti ed entusiasmi. Così, è un fantasma. Allegri ha ragione a insistere su di lui, a prescindere che lo faccia perché ci crede o perché non ha altro: Nkunku è stato qualcuno, giocando potrebbe ridiventarlo. Ma in questo momento il confronto con Hojlund è straziante, anche perché il range di prezzo è stato più o meno lo stesso. E col suo gioiello danese — festeggiatissimo a bordo campo da Lukaku, dettaglio importante — il Napoli avanza con merito alla finale. Nell’andamento decisamente tellurico dei campioni d’Italia, che quest’anno rimbalzano di continuo da un top a un flop, ieri era il turno della gara chirurgica e a tratti anche frizzante, perché in una sfida tra Conte e Allegri è evidente che chi va in vantaggio possa poi divertirsi negli spazi, e la gestione dell’asse centrale Rrahmani-Lobotka-Hojlund è stata così solida da stimolare anche le lune degli esterni, Neres su tutti. Il Milan aveva scommesso su alcuni pezzi grossi del suo mercato, da Estupinan a Jashari, lasciando a riposo per l’eventuale finale titolari un po’ consunti come Modric. Beh, Jashari non l’ha interpretata come un’occasione per farsi notare (un passaggio filtrante, suvvia), ma come una serata in cui nessuno doveva accorgersi di lui (solo appoggi laterali al compagno più vicino). Ne avrà altre, ci mancherebbe: le usi meglio, però".
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