La fine del FPF. Ecco perchè è fallito.

7AlePato7

Senior Member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
27,398
Reaction score
16,934
Ok, ammesso che lo facciamo, passeremmo da 240 mln di fatturato a quasi 300. Le grandi del mondo fatturano dai 600 ai 900 mln di euro. E' evidente che questa "furbata" che dici tu non colmerebbe il gap. Questo gap si colma con la partecipazioni costante alla CL...con il far esplodere qualche fenomeno e venderlo alla grandissima... oppure c'è la strada pre-FPF.... quella aperta da Berlusconi... ossia una magnate che decide di comprare i migliori calciatori al mondo per creare la squadra più vincente del mondo... tutti vorremmo questa ipotesi...ma la realtà è che stiamo percorrendo la prima.
Ma nessuno dice di colmare il gap col City, ma chi mai ha detto questo? Prima di arrivare al fatturato del City c’è una montagna da scalare, ma questa montagna bisogna attrezzarsi per scalarla e fare ciò che è possibile per poterlo fare. Il problema è che Elliott questo non lo fa, non investe neanche quel 30% consentito dal FFP, cosa che invece Suning fa. È per questo che l’Inter ha iniziato ad incrementare il fatturato, è un dato di fatto, basta che approfondiate sul web se vi va di farlo.
70 milioni di euro in più di fatturato sono vitali, lo ha detto pure Scaroni facendo le proiezioni sull’incremento di guadagni dovuti alla costruzione dello stadio nuovo. Il problema è che il boost delle sponsorizzazioni da parti correlate il Milan non ce l’ha, mentre l’Inter sì.
 

Jino

Senior Member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
60,874
Reaction score
7,881
Ma nessuno dice di colmare il gap col City, ma chi mai ha detto questo? Prima di arrivare al fatturato del City c’è una montagna da scalare, ma questa montagna bisogna attrezzarsi per scalarla e fare ciò che è possibile per poterlo fare. Il problema è che Elliott questo non lo fa, non investe neanche quel 30% consentito dal FFP, cosa che invece Suning fa. È per questo che l’Inter ha iniziato ad incrementare il fatturato, è un dato di fatto, basta che approfondiate sul web se vi va di farlo.
70 milioni di euro in più di fatturato sono vitali, lo ha detto pure Scaroni facendo le proiezioni sull’incremento di guadagni dovuti alla costruzione dello stadio nuovo. Il problema è che il boost delle sponsorizzazioni da parti correlate il Milan non ce l’ha, mentre l’Inter sì.

Non metto in dubbio il tuo discorso, ti do ragione. Ma quello che dico io è che diventa oggi più che mai fondamentale qualificarsi costantemente alla coppa dei campioni, gli introiti che ti genera sono un trampolino di lancio per tutto, giocare la CL ti consente di comprare giocatori da CL, se non la giochi non te li puoi permettere.

In questo mini-mercato è fondamentale prendere 4-5 elementi, gente che ci porti in CL...non si può più sbagliare...
 

7AlePato7

Senior Member
Registrato
3 Settembre 2012
Messaggi
27,398
Reaction score
16,934
Non metto in dubbio il tuo discorso, ti do ragione. Ma quello che dico io è che diventa oggi più che mai fondamentale qualificarsi costantemente alla coppa dei campioni, gli introiti che ti genera sono un trampolino di lancio per tutto, giocare la CL ti consente di comprare giocatori da CL, se non la giochi non te li puoi permettere.

In questo mini-mercato è fondamentale prendere 4-5 elementi, gente che ci porti in CL...non si può più sbagliare...
Hai limiti di fatturato, con squadre competitive che comunque non staranno a guardare. Non dimentichiamo che il Milan sono anni che va fuori dalla lotta per la Champions, che non riesce neppure a giocarsela. Quest’anno ci aggrapperemo a Ibra, sperando tiri la carretta tutta la stagione, ma non vedo quei giocatori di fascia che facciano la differenza e inoltre stiamo dando troppo credito al turco, discontinuo come pochi. Quei milioni sarebbero stati fondamentali per acquistare quei 3 giocatori di qualità che invochiamo da anni.
 

Davidoff

Member
Registrato
25 Gennaio 2018
Messaggi
4,752
Reaction score
2,397
Non metto in dubbio il tuo discorso, ti do ragione. Ma quello che dico io è che diventa oggi più che mai fondamentale qualificarsi costantemente alla coppa dei campioni, gli introiti che ti genera sono un trampolino di lancio per tutto, giocare la CL ti consente di comprare giocatori da CL, se non la giochi non te li puoi permettere.

In questo mini-mercato è fondamentale prendere 4-5 elementi, gente che ci porti in CL...non si può più sbagliare...

Cominciamo a mettere 60 milioni in più all'anno di sponsorizzazioni e vedrai che qualificarsi alla CL tutti gli anni sarebbe molto più facile e innescherebbe molto più in fretta il famoso loop di aumento dei ricavi e valorizzazione del brand che vorrebbe Elliott. Non si può pretendere di continuare a tagliare il monte stipendi e allo stesso tempo migliorare la rosa abbastanza da scavalcare rivali forti e collaudate, è una cosa molto difficile e ogni anno in cui non abbiamo quei 60 milioni è un pezzo di valore del brand che se ne va.
La strategia di Elliott è tipo quella dei due maiali B&G, che hanno ripianato il bilancio vendendo Ibra e Thiago e poi perso centinaia di milioni di euro negli anni successivi, a dir poco geniale.
 

corvorossonero

Senior Member
Registrato
16 Aprile 2015
Messaggi
14,786
Reaction score
1,480
Incredibile la quantità di contraddizioni che un articolo delirante così posto presenta.

L'obbligo dell'autosostentamento finanziario, per altro non certo imposto dal FPF ma dalle più logiche regole civili, commerciali e giuridiche, è esattamente il motivo per cui anche in regime di crisi globale il sistema calcio può reggere senza reali contraccolpi.

Chiaro che ci vogliono degli adattamenti in base alla situazione sociale ed alla contingenza sopravvenuta, ma ovviamente quelli sono tutti di rafforzamento del meccanismo che è l'unica speranza per salvaguardare merito ed anche dormienti come il Milan.
Ed è proprio grazie al meccanismo del FPF che si può intervenire a livello globale salvaguardando le gestioni finanziarie.

L'articolo confonde la necessità di adattare il FPF, per esempio con l'accorpamento di più stagioni sotto "virus" ai fini dei calcoli di bilancio e con la sospensione delle sanzioni, col fallimento del FPF.

Il fpf va contro il libero mercato. Non esiste una roba simile nel mondo.
 

Zenos

Senior Member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
27,762
Reaction score
17,303
E c'era bisogno di un articolo del genere?bastava cedere le porcate fatte dai mafiosi con Sturaro,Padoin e Audero venduti a prezzi irreali.
 
Registrato
24 Marzo 2014
Messaggi
21,308
Reaction score
2,436
Il fpf va contro il libero mercato. Non esiste una roba simile nel mondo.

Ma assolumente esiste.

La grossa differenza é che esiste come contratto all’interno di leghe.
Ovvero tutti i soggetti che partecipano ad una determinata Lega fanno un accordo (che peró ha valenza contrattuale) nel quale definiscono limiti regole e doveri.
L’esempio piú famoso e spesso citato é il Salary cap della NBA (ma copiato da chiunque in USA con varie declinazioni).
Mikhail Prolhorov arrivó a New York con l’idea di fare con i derelitti NewJersey/Brooklyn Nets quello che Abramovich fece con il Chelsea. Voleva arrivare e comprarsi (chiamiamolo investire) il titolo. Prelevó mega contratti in mezza Lega (Garnett, Pierce, Kirilenko..) per fare una squadra da titolo..... arrivó a pagare il massimo della Lxury tax, oLtre 180 milioni che lui era obbligato a versare come “multa tassa di lusso” alle altre squadre. Dopo un pó si trovó con una squadra senza futuro, che costava 350 milioni l’anno e senza via d’uscita vendette la squadra che dovette essere resettata . Il sistema aveva difeso se stesso.

Ci sono milioni di esempi di regole che impediscono a qualcuno di fare dumping in ambito di competizione sportiva. La grossa differenza é che il FPF si applica a squadre della stessa Federazione, ma non della stessa Lega e che le regole sono decise dalla federazione e non concordate e sottoscritte in forma contrattuale dai soggetti di una Lega.

Ma come hanno dimostrato le realtá in cui queste regole sono applicate, mettere regole é un bene per tutti (magari Knicks, come il Milan non é d’accordo, infatti sono gli esempi principi di mala-gestione), ma definire delle buone regole e renderle efficaci in un contesto in cui competono realtá totalmente eterogenee é complicatissimo, soprattutto se tali regole, per caratteristiche della competizione devono essere “imposte”.

La soluzione dovrebbe essere creare leghe di squadre omogenee tra loro che possano definire e sottoscrivere le proprie regole.
Ma chiaramente la Federazione non ha nessuna intenzione di farsi da parte per lasciare campo libero alle leghe “private” (vedi Eurolega di Basket).
 
Registrato
22 Agosto 2015
Messaggi
5,101
Reaction score
2,688
Ma assolumente esiste.

La grossa differenza é che esiste come contratto all’interno di leghe.
Ovvero tutti i soggetti che partecipano ad una determinata Lega fanno un accordo (che peró ha valenza contrattuale) nel quale definiscono limiti regole e doveri.
L’esempio piú famoso e spesso citato é il Salary cap della NBA (ma copiato da chiunque in USA con varie declinazioni).
Mikhail Prolhorov arrivó a New York con l’idea di fare con i derelitti NewJersey/Brooklyn Nets quello che Abramovich fece con il Chelsea. Voleva arrivare e comprarsi (chiamiamolo investire) il titolo. Prelevó mega contratti in mezza Lega (Garnett, Pierce, Kirilenko..) per fare una squadra da titolo..... arrivó a pagare il massimo della Lxury tax, oLtre 180 milioni che lui era obbligato a versare come “multa tassa di lusso” alle altre squadre. Dopo un pó si trovó con una squadra senza futuro, che costava 350 milioni l’anno e senza via d’uscita vendette la squadra che dovette essere resettata . Il sistema aveva difeso se stesso.

Ci sono milioni di esempi di regole che impediscono a qualcuno di fare dumping in ambito di competizione sportiva. La grossa differenza é che il FPF si applica a squadre della stessa Federazione, ma non della stessa Lega e che le regole sono decise dalla federazione e non concordate e sottoscritte in forma contrattuale dai soggetti di una Lega.

Ma come hanno dimostrato le realtá in cui queste regole sono applicate, mettere regole é un bene per tutti (magari Knicks, come il Milan non é d’accordo, infatti sono gli esempi principi di mala-gestione), ma definire delle buone regole e renderle efficaci in un contesto in cui competono realtá totalmente eterogenee é complicatissimo, soprattutto se tali regole, per caratteristiche della competizione devono essere “imposte”.

La soluzione dovrebbe essere creare leghe di squadre omogenee tra loro che possano definire e sottoscrivere le proprie regole.
Ma chiaramente la Federazione non ha nessuna intenzione di farsi da parte per lasciare campo libero alle leghe “private” (vedi Eurolega di Basket).

Analisi molto interessante.
Le maggiore differenza che vedo tra la NBA e la UEFA è che la prima è una federazione chiusa, ovvero le squadre che giocano sono sempre le stesse, quindi come hai scritto sono squadre omogenee, nel caso della UEFA, l'accesso delle squadre di calcio alle competizioni europee è invece legato alla posizione raggiunta nel campionato della singola lega, ciò vuol dire che il sistema non è chiuso, ma permette l'accesso (per meriti sportivi), teoricamente a tutti.
Questo è un aspetto secondo me rilevante, e se vogliamo filosofico. Vogliamo che in Champions League giochino sempre le stesse 32 squadre (numero a caso), o vogliamo che ci sia la possibilità di accedere anche per squadre non blasonate, ma che negli anni hanno costruito formazioni competitive?

Personalmente trovo molto più entusiasmante vedere nei quarti di Champions l'Atalanta, il Lipsia, il Lione, e magari sporadicamente il Porto di turno che la vince, piuttosto che vedere sempre le solite 8 squadre che si contendono la coppa.
D'altronde abbiamo anche visto che non basta spendere per vincere, ne sono un esempio la Juve, il Manchester City ed il PSG.

Tutto questo per dire che sono contrario ad una eventuale "eurolega" del calcio, ovvero un sistema chiuso, che d'altro canto sarebbe l'unico modo per applicare un FPF efficace.
 
Registrato
24 Marzo 2014
Messaggi
21,308
Reaction score
2,436
Analisi molto interessante.
Le maggiore differenza che vedo tra la NBA e la UEFA è che la prima è una federazione chiusa, ovvero le squadre che giocano sono sempre le stesse, quindi come hai scritto sono squadre omogenee, nel caso della UEFA, l'accesso delle squadre di calcio alle competizioni europee è invece legato alla posizione raggiunta nel campionato della singola lega, ciò vuol dire che il sistema non è chiuso, ma permette l'accesso (per meriti sportivi), teoricamente a tutti.
Questo è un aspetto secondo me rilevante, e se vogliamo filosofico. Vogliamo che in Champions League giochino sempre le stesse 32 squadre (numero a caso), o vogliamo che ci sia la possibilità di accedere anche per squadre non blasonate, ma che negli anni hanno costruito formazioni competitive?

Personalmente trovo molto più entusiasmante vedere nei quarti di Champions l'Atalanta, il Lipsia, il Lione, e magari sporadicamente il Porto di turno che la vince, piuttosto che vedere sempre le solite 8 squadre che si contendono la coppa.
D'altronde abbiamo anche visto che non basta spendere per vincere, ne sono un esempio la Juve, il Manchester City ed il PSG.

Tutto questo per dire che sono contrario ad una eventuale "eurolega" del calcio, ovvero un sistema chiuso, che d'altro canto sarebbe l'unico modo per applicare un FPF efficace.

Questo é un aspetto dirimente e si mi permetti ti correggo in un punto chiave...
La NBA non é una federazione, é una Lega. É come se fosse la Premier, o la Lega A o la Bundesliga.
É una Lega “chiusa”che non risponde alla Fiba o alla federazione di pallacanestro americana. Dal 92 la NBA collabora e partecipa alle manifestazioni FIBA, ma ha un suo regolamento autonomo.

Facciamo un esempio trasportandolo al calcio: É come se la Premier si rendesse indipendente dalla FIFA e dalla UEFA, potendo anche vietare ai suoi giocatori di andare in nazionale e potesse fare le sue regole, ad esempio non c’é piú fuorigioco...
Immagina la cosa applicata ad una Lega europea.

Come hai detto tu, è uno scenario che sportivamente non ti aggrada, ma che é fondamentale per fare le seguenti cose che hanno fatto grandi le leghe sportive americane:

1) Sottoscrivere contratti che obblighino tutti a rispettare determinate regole (ad esempio Salary cap)
2) Raccogliere collettivamente gli introiti (FC, media, merchandising, accordi commerciali) e distribuirli equamente in modo da avere paritá competitiva (poi a New York incasseranno sempre piú che a San Antonio).
3) Stabilire meccanismi come il draft, volto ad evitare guerre al rialzo per i giocatori e aiutare il riequilibrio competitivo.

É una scelta, il sistema chiuso ti permette tante cose buone, ma ne impedisce altre (come le favole delle cenerentole) a cui siamo affezionati.
La Uefa ha provato a fare una via di mezzo, lasciare un sistema aperto, legato alle federazioni e non alle leghe, ma fissare delle regole.
Il problema é difendere queste regole dagli assalti dei “furbetti” che in una Lega con contratti firmati e sottoscritti non hanno cittadinanza.
 

corvorossonero

Senior Member
Registrato
16 Aprile 2015
Messaggi
14,786
Reaction score
1,480
Ma assolumente esiste.

La grossa differenza é che esiste come contratto all’interno di leghe.
Ovvero tutti i soggetti che partecipano ad una determinata Lega fanno un accordo (che peró ha valenza contrattuale) nel quale definiscono limiti regole e doveri.
L’esempio piú famoso e spesso citato é il Salary cap della NBA (ma copiato da chiunque in USA con varie declinazioni).
Mikhail Prolhorov arrivó a New York con l’idea di fare con i derelitti NewJersey/Brooklyn Nets quello che Abramovich fece con il Chelsea. Voleva arrivare e comprarsi (chiamiamolo investire) il titolo. Prelevó mega contratti in mezza Lega (Garnett, Pierce, Kirilenko..) per fare una squadra da titolo..... arrivó a pagare il massimo della Lxury tax, oLtre 180 milioni che lui era obbligato a versare come “multa tassa di lusso” alle altre squadre. Dopo un pó si trovó con una squadra senza futuro, che costava 350 milioni l’anno e senza via d’uscita vendette la squadra che dovette essere resettata . Il sistema aveva difeso se stesso.

Ci sono milioni di esempi di regole che impediscono a qualcuno di fare dumping in ambito di competizione sportiva. La grossa differenza é che il FPF si applica a squadre della stessa Federazione, ma non della stessa Lega e che le regole sono decise dalla federazione e non concordate e sottoscritte in forma contrattuale dai soggetti di una Lega.

Ma come hanno dimostrato le realtá in cui queste regole sono applicate, mettere regole é un bene per tutti (magari Knicks, come il Milan non é d’accordo, infatti sono gli esempi principi di mala-gestione), ma definire delle buone regole e renderle efficaci in un contesto in cui competono realtá totalmente eterogenee é complicatissimo, soprattutto se tali regole, per caratteristiche della competizione devono essere “imposte”.

La soluzione dovrebbe essere creare leghe di squadre omogenee tra loro che possano definire e sottoscrivere le proprie regole.
Ma chiaramente la Federazione non ha nessuna intenzione di farsi da parte per lasciare campo libero alle leghe “private” (vedi Eurolega di Basket).

il salary cup non c'entra nulla con la porcata del fpf. Paragone che non sussiste anche per altri motivi.
 
Alto