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Ha retto perché, un po' per le misure preventive un po' per fortuna(con la C), non ha avuto nessuna esplosione di casi. Ma se guardi i dati sanitari sono tutt'altro che rassicuranti. 86 morti con soli 1100 casi. Guardando i casi conclusi, il 25% si è concluso con decesso. Per intenderci, in Lombardia il 35% si è concluso con decesso: solo il 10% in più con un sistema sanitario regionale collassato. Col collasso del sistema sanitario calabrese, ci sarebbe un'ecatombe.
Se guardiamo i dati dei tamponi, c'è da mettersi le mani nei capelli: 35 mila tamponi e solo 33 mila casi testati. In sostanza la maggior parte dei tamponi NON è stata fatta per un'indagine epidemiologica capillare.
Con queste premesse, il focolaio è sostanzialmente certo(principale indiziato il comune di Cosenza). Ovviamente, mi auguro che sia un focolaio non troppo esteso e che i casi gravi restino statisticamente irrilevanti.
AH, anche se non c'è bisogno di dirlo, lo dico: ovviamente la mia era una provocazione alla classe politica(che, da quello che ho potuto vedere durante alcune mie villeggiature, negli anni ha già letterlamente devastato un territorio incantevole), va da sé che qualora le cose dovessero precipitare, sarei il primo a volere un'assistenza adeguata per tutti i cittadini della regione.
Sul numero di morti incide l' ecatombe nella casa di cura di Chiaravalle,per il resto fidati se ti dico che è stata fatta un'ottima prevenzione,specie nei giorni post esodo dal Nord,con oltre 20.000 persone rientrate.Non a caso il New York Times ha citato la Santelli e la Calabria come uno dei modelli nella fase dell'emergenza,ma come dici bene tu c'è da essere cauti e ognuno dovrà eventualmente risponderne se le cose precipitano.