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confermo tutto ovviamente, la mia era una risposta un po' semplicistica all'utente che lamentava come spesso per vizi di forma si verifichino episodi di "ingiustizia sostanziale". Il che è vero, ma non può certo tradursi nella totale libertà di forme o nell'assenza di termini.Allora sicuramente da collega sa bene che la forma come requisito ad substantiam che causa eccezioni di nullita assoluta, sono molto poche. La storia ci insegna insomma che si va sempre di piu verso la forma libera e la sostanza degli atti, i vizi di forma sono sempre meno. Ovvio che ce ne siano ancora, ma se dobbiamo vedere i casi di nullita non sanabile oggi per difetto di forma, che non si traducono in una diminuzione del principio di difesa, siamo veramente forse sul conteggio sulla punta delle dita.
Termini é altra questione totalmente, i termini hanno sempre una ragione sostanziale di difendere un diritto di parte.
p.s. per me di eccessi di formalismo da eliminare ce ne sarebbero ancora (penso ad esempio al termine di notifica del ricorso in opposizione ex art. 615 c.p.c. e del relativo decreto di fissazione udienza, puniti con l'improcedibilità)...ma chiudo OT