PARTE 1
Invece è difficilissimo
L' italiano medio capisce solo due cose di economia:
- poche tasse
- soldi in tasca
Bene, fino qui come hai detto tu, è facilissimo.
Mi fa davvero ridere questa roba dell'italiano medio che non capisce niente e che va tenuto per mano.
Proprio il pensiero dei radical chic di sinistra da salotto che pensano, a torto, di essere più intelligenti degli altri.
Come ti ho già spiegato, la casalinga media con la pensione minima che deve far uscire il piatto di pasta per sfamarsi, fa OGNI GIORNO economia.
E a differenza di Monti con gli esodati, il piatto di pasta lo fa uscire sicuro.
La questione difficile è arrivare a questo punto, e la ricetta non può che essere complicata, o comunque poco comprensibile a chi non approfondisce.
La ricetta non può che essere appunto complicata, eccellere in qualunque cosa è difficile per definizione.
Davvero? E perché deve essere complicata? Soltanto per farsi vedere impegnati?
Sai perché "è difficile", come dici tu, arrivare alla soluzione al problema? Lo sai il perché? Perché ad oggi, con le regole imposte dalla ****** inchiavabile, NON ESISTE DIFFERENZA tra la spesa per costi di gestione e spesa per investimento.
Tutte le uscite sono completamente bloccate, in favore di una politica di austerità CHE MATEMATICAMENTE NON FUNZIONA.
Per ridurre un debito devi aumentare le entrate. Ma se tagli le spese di investimento, le entrate si comprimono, perché l'investimento non è spesa fine a se stessa, ma una spesa che in un lasso di tempo ben definito (quello che viene chiamato OUTLOOK) deve generare un ROI, un RITORNO DI INVESTIMENTI, che ammortizza il costo speso per investire e genera profitti su di esso.
Se tu comprimi gli investimenti, comprimi le entrate. Se tu comprimi le entrate, comprimi la tua capacità di generare benessere. Se tu non crei benessere, la società si impoverisce. Se la società è povera, NON spende. E se la gente non spende, le entrate basilari, ovvero le imposte DIRETTE E INDIRETTE, si comprimono. E se le entrate basilari si comprimono, non hai soldi. E se non hai soldi, non puoi pagare i debiti. E se non paghi i debiti, i tassi di interesse esplodono. E diventi insolvente.
Senza contare, ed è il motivo per il quale i boccaloni che credono a queste cag4te non capiscono, che la SPENDING REVIEW fatta da pagliacci come Cottarelli, è per l'appunto PAGLIACCIATA.
Sai perché? Perché non stai tagliando solo la spesa improduttiva (che è solo una piccolissima parte del problema), ma stai tagliando beni e servizi.
Il taglio della spesa improduttiva è come curare un bonsai. Non devi tagliarli i rami, ma sfrondarlo, perché se tu tagli i rami danneggi l'albero.
Quello che si fa con le spending review è proprio danneggiare l'albero. Tagli beni e servizi, per cercare di rientrare dei costi.
Ma adesso ti dico una cosa,
@pazzomania. NON RIENTRERAI MAI DEI COSTI.
E lo sai perché? Perché i costi di gestione, per quanto bassi siano, non possono MAI essere ZERO.
Uno stipendio, una singola bolletta della luce/gas dovrai PAGARLA SEMPRE E COMUNQUE.
E questo cosa vuol dire? Vuol dire che se avevi uscita 100, ridotta a 60, e entrata zero, hai una perdita POTENZIALE, ma in realtà molto più alta, di 60.
E sai perché ti dico molto più alta? Perché negli investimenti esiste una cosa chiamata TCO, TOTAL COST OF OWNERSHIP.
Ovvero quelli che sono i costi accessori di un investimento, che possa essere il costo di mantenimento ecc.
Se tu impoverisci le persone, ti tocca mantenerle. Ergo, il tuo debito pubblico sale, perché il mantenimento è il TCO che stai pagando.
Ed è per questo motivo che sono contrario alla politica della Meloni di dare il RdC agli Over 60.
Gli Over 60 vanno mandati in pensione, non tenuti a vegetare con i sussidi.
E conti alla mano CI PUOI RIENTRARE. Non ci credi?
Un 60enne esodato con una moglie ha un'integrazione reddituale massima di 8.400,00 €.
Lo stesso 60enne, essendo esodato, NON HA responsabilità dirigenziali, ergo è un normale lavoratore dipendente.
E il reddito medio da lavoro dipendente da noi è sui 30.000€/anno.
Calcolando che l'aliquota contributiva da lavoro dipendente è fissa al 33%, significa che quel contribuente versa allo stato 9.900 € all'anno in contributi previdenziali.
In sostanza, c'è una differenza di 1500 €, praticamente una sciocchezza.
Cosa vuol dire? Vuol dire che se deve andare in pensione a 67 anni, ti basta integrargli la quota contributiva dei 7 anni rimanenti, ovvero 69.300 €, e farlo andare con la pensione massima, anziché dargli 58.800 € di RdC e farlo andare in pensione con quella ridotta.
Nei 7 anni ti è costato in più solo 10.500 €, praticamente un anno in più di RdC, ma di fatto TI STA COSTANDO MENO.
Sai perché? Perché se va in pensione anticipata senza i contributi totali, avrà un reddito da miseria.
Ergo, dovrà avere accesso a TUTTE le prestazioni agevolate dal SSN, tra esenzioni e quant'altro.
Ergo, quella persona l'hai mantenuta con un sussidio per 7 anni, e dovrai mantenerla ANCORA per tutte le necessità sanitarie che, la sua veneranda età, comporta.
Inoltre, avendo un reddito più basso, la sua capacità di spesa si comprime notevolmente, e questo implica che il gettito nelle imposte indirette dello Stato (l'IVA), sono minori. Oltretutto, più bassa è l'entrata, più bassa è la ritenuta IRPEF, ergo anche l'imposta diretta decresce di conseguenza.
Se va in pensione con i contributi completi, quelle esenzioni non le avrà e avrà una capacità di spesa ben più elevata, andando in pensione con un reddito tutto sommato decente.
Ergo, quei 10.500 € li hai ammortizzati nel giro di un paio d'anni, tra IRPEF, IVA e risparmio sulle esenzioni del SSN.
Complicatissimo, vero?
Eh, le ricette complicate che neanche Benedetta Rossi...
Tutti chef, signori miei.
E questo vale anche per la privatizzazione.
Sono 30 anni che si privatizza, hai per caso visto dei miglioramenti? NO, E NON LI VEDRAI MAI.
Perché privatizzare settori strategici dello Stato ti permette di fare cassa solo l'anno della vendita, ma poi devi fare i conti con il TCO, che ti porta una riduzione delle spese di investimento e di conseguenza dei profitti, che si tramutano in capacità di spesa.
Ecco perché stai privatizzando, ma il debito anziché ridursi cresce. Pensavi davvero che il debito cresce perché le siringhe in Calabria costano 10 euro?
Sì, cresce anche per quello, ma non è lì il problema reale. La speculazione c'è stata anche prima, 50/60 anni fa. Ma OGGI è un problema, perché lo Stato NON PRODUCE PIÙ GUADAGNO.