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In un mondo ideale ed utopistico neanche avremmo bisogno dei politici, semmai l'umanità dovesse arrivarci a creare questo mondo potrebbe espandersi oltre i confini fisici dell'universo, e magari scoprire cosa c'è dall'altra parteIl discorso è complesso e decisamente ot, però brevemente ti rispondo: personalmente credo che su alcuni temi (welfare, sanità, istruzione) ci debba essere un'equipollenza sovranazionale. Per cui gli interessi della nonna Pierina dovrebbero esser salvaguardati tanto quanto quelli del clochard di colore a new York. E questo non dovrebbe esser sindacabile. Ovviamente si parla di utopia tenendo conto della natura umana, ma un mondo giusto è un mondo in cui il necessario per vivere sia garantito a tutti, senza eccezioni di nessun tipo. Sono chiacchere da bar, intendiamoci. Ma iniziamo a tassare al 90% i patrimoni di miliardi di dollari e punire col confino siberiano i politici arraffoni.
Iniziamo a non permettere a gente come la nonna Pierina di fottersi con le sue mani. Forse pian piano le cose migliorerebbero
Però anche in uno meno utopistico di questo, in uno dove un entità sovranazionale dovesse decidere per i temi più importanti ci sarebbero sempre differenze di vedute. Insomma, il welfare può essere più o meno privato, seguire una determinata orientazione politica ecc...
Chi stabilisce l'equità in tali decisioni? Non è forse la stessa cosa che già si fa? Torniamo sempre lì eh, anche tale organo "illuminato" dovrà votare in base a certe idee, ad una personale formazione e anche a proprio tornaconto.
Sulla parte in grassetto solo applausi