A meno che uno sia completamente fuso di testa, a nessuno piace perdere soldi.
Perciò mi pare evidente che questi puntano forte sul fatto che a lungo termine il wokismo avrà il sopravvento e si ritroveranno in una posizione privilegiata.
La morale e le conseguenze operative (leggi: propaganda e indottrinamento, in politica e a tutti i livelli) penso siano facili da immaginare.
Poi venitemi a dire che non ci sono pianificazioni dietro a 'ste robe, che non ci crede più anima viva.
Molte società prendono semplicemente degli abbagli, la Disney non sarebbe nè la prima nè l'ultima.
Parlando del fanatismo degli "inclusivisti" mi torna alla mente un caso tutto italiano: anni fa un gruppo di nerd appassionati del Giappone e dei manga iniziò una battaglia contro i nostri doppiaggi ritenuti indegni perchè non letterali, come se nell'estremo Oriente esistessero lingue sintatticamente e dal vocabolario etimologicamente simili. .
Lo starnazzare di questi individui portò a ridoppiare completamente alcuni classici , tra cui i capolavori di Miyazaki.
Le opere proposte risultarono fin da subito incomprensibili, con giochi di parole, costruzioni lessicali etc.. illogiche e molti fruitori si lamentarono proponendo di boicottare le opere rivisitate.
Netflix stupidamente cavalcò l'onda del momento e decise di rifare anche il doppiaggio di Neo Genesis Evangelion rendendolo letterale, ma il risultato fu catastrofico e gli utenti della piattaforma si rivoltarono costringendo la compagnia statunitense a ritirare il prodotto.
Nel cartone animato c'erano perle di questo genere:
La Disney per me alla lunga subirà lo stesso, sta prendendo un abbaglio come Netflix anni fa con gli anime, nelle loro forzature c'entra solo relativamente la propaganda di cui parli e che va ben oltre il prodotto per bambini.
Gli indottrinabili semmai sono gli adolescenti o al massimo gli under 30, coi cartoni animati e le favole fai solo girare le palle ai genitori tradizionalisti o comunque in disaccordo col veder stravolte alcune storie classiche che hanno letto, vissuto e che ora vorrebbero semplicemente condividerle coi propri figli.