Il sarto, la stoffa e la consapevolezza della materia prima

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Allestire una formazione vuol dire cucire l’abito migliore con la rosa a disposizione.’ Miglior abito’ non vuol dire necessariamente ‘vittoria’ ma più precisamente ‘miglior prodotto possibile’.
Il sarto a cui si affida il tessuto dipende innanzitutto dalla materia prima a disposizione : più la qualità è alta , più si è ambiziosi nella scelta del maestro.
Il milan nel giro di pochi mesi è passato dalle mani di Gattuso che esasperava concetti come organizzazione, linee strette, baricentro basso , palleggio poco forzato a quelle di Giampaolo che segue concetti calcistici completamente diversi : difesa medio alta, aggressione alta, calcio tecnico ma in velocità.
Il tempo di capire che ciò che si inseguiva era una chimera ecco che arriva un altro colpo di scena : il milan viene affidato a Pioli. Un normalizzatore, a detta di molti. Un aziendalista, a detta di altri.
Pioli gioca in modo scolastico e banale per certi versi ma punta molto su ampiezza e ripartenze in velocità senza però badare a troppi ricami calcistici esasperati nelle due fasi, con tempi di gioco decisamente più semplici nell’interpretazione e nella lettura.
Tre filosofie diverse, per certi versi agli antipodi, tre strade diverse, tre sarti diversi.
Risulta cosi anche difficile comprendere se la dirigenza abbia ben capito che tessuto possiede tra le mani se cambia ‘sartoria’ cosi in fretta e si affida a ‘tecniche di cucito’ cosi diverse.
Non è che la confusione è generata da chi detta la via???
-Gattuso avrebbe avuto un dannato bisogno di due ali capaci di ribaltare il fronte offensivo ma non sono arrivate mai come regalo ;
-Giampaolo avrebbe avuto necessità di un centrale veloce , almeno una mezz’ala di qualità ma , soprattutto , di un trequartista capace di indirizzare le uscite linea-linea ma nessuno ha pensato di trovargli queste figure.
-Pioli quel di cui ha bisogno potrebbe(il condizionale è d'obbligo, io ci vedo poca fisicità e intensità in troppi elementi) avercelo in rosa ma dipende dalla sua libertà di manovra e dalla libertà di cucire il suo abito secondo le sue idee. Francamente non ho molta fiducia che glielo facciano fare.
La continuità tecnica in una società la indirizza il ds con scelte oculate prese di comune accordo col mister , soprattutto nella valutazione dei singoli. Da noi però tutto pare approssimativo e cambiando allenatore cosi in fretta e in modo cosi drastico non vi è mai crescita tecnica. Un allenatore che anzi punta il dito contro la rosa viene visto come ‘scomodo’ e risulta molto più semplice metterlo alla porta con un gesto vigliacco che riabilita la dirigenza scaricando colpe su chi invece allenava.
Da troppi anni a noi manca questo aspetto e i disastri sono sotto gli occhi di tutti.
Se non si crea un rapporto forte tecnico-dirigenza non ne usciremo mai.
Scegliendo allenatori ‘deboli’ il giochino potrà funzionare all’infinito, per chi preferisce pensare che si lavori sistematicamente alla distruzione mirata.
 

egidiopersempre

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Allestire una formazione vuol dire cucire l’abito migliore con la rosa a disposizione.’ Miglior abito’ non vuol dire necessariamente ‘vittoria’ ma più precisamente ‘miglior prodotto possibile’.
Il sarto a cui si affida il tessuto dipende innanzitutto dalla materia prima a disposizione : più la qualità è alta , più si è ambiziosi nella scelta del maestro.
Il milan nel giro di pochi mesi è passato dalle mani di Gattuso che esasperava concetti come organizzazione, linee strette, baricentro basso , palleggio poco forzato a quelle di Giampaolo che segue concetti calcistici completamente diversi : difesa medio alta, aggressione alta, calcio tecnico ma in velocità.
Il tempo di capire che ciò che si inseguiva era una chimera ecco che arriva un altro colpo di scena : il milan viene affidato a Pioli. Un normalizzatore, a detta di molti. Un aziendalista, a detta di altri.
Pioli gioca in modo scolastico e banale per certi versi ma punta molto su ampiezza e ripartenze in velocità senza però badare a troppi ricami calcistici esasperati nelle due fasi, con tempi di gioco decisamente più semplici nell’interpretazione e nella lettura.
Tre filosofie diverse, per certi versi agli antipodi, tre strade diverse, tre sarti diversi.
Risulta cosi anche difficile comprendere se la dirigenza abbia ben capito che tessuto possiede tra le mani se cambia ‘sartoria’ cosi in fretta e si affida a ‘tecniche di cucito’ cosi diverse.
Non è che la confusione è generata da chi detta la via???
-Gattuso avrebbe avuto un dannato bisogno di due ali capaci di ribaltare il fronte offensivo ma non sono arrivate mai come regalo ;
-Giampaolo avrebbe avuto necessità di un centrale veloce , almeno una mezz’ala di qualità ma , soprattutto , di un trequartista capace di indirizzare le uscite linea-linea ma nessuno ha pensato di trovargli queste figure.
-Pioli quel di cui ha bisogno potrebbe(il condizionale è d'obbligo, io ci vedo poca fisicità e intensità in troppi elementi) avercelo in rosa ma dipende dalla sua libertà di manovra e dalla libertà di cucire il suo abito secondo le sue idee. Francamente non ho molta fiducia che glielo facciano fare.
La continuità tecnica in una società la indirizza il ds con scelte oculate prese di comune accordo col mister , soprattutto nella valutazione dei singoli. Da noi però tutto pare approssimativo e cambiando allenatore cosi in fretta e in modo cosi drastico non vi è mai crescita tecnica. Un allenatore che anzi punta il dito contro la rosa viene visto come ‘scomodo’ e risulta molto più semplice metterlo alla porta con un gesto vigliacco che riabilita la dirigenza scaricando colpe su chi invece allenava.
Da troppi anni a noi manca questo aspetto e i disastri sono sotto gli occhi di tutti.
Se non si crea un rapporto forte tecnico-dirigenza non ne usciremo mai.
Scegliendo allenatori ‘deboli’ il giochino potrà funzionare all’infinito, per chi preferisce pensare che si lavori sistematicamente alla distruzione mirata.

il problema è proprio questo... chi è il DS? Ufficialmente Massara..... Massara , chi è costui?

Maldini ? Boban? Maldini aiutato da Boban? Il caso Giampaolo è emblematico. L'ha scelto Maldini , Boban era d'accordo, e invece no, poi uno lo voleva tenere, l'altro no. Ma Gazidis non voleva che scegliessero tizio e sempronio.
Tzio croato allora è Boban che lo vuole, Leao riceve la telefonata di Maldini e allora viene.
Forse sono forzature giornalistiche ... per me c'è molta confusione dei ruoli ... e di conseguenza confusione nelle responsabilità.

Se guardiamo il caso Mirabelli tutto è sembrato molto semplice .... Mirabelli riceve un budget... e lo spende come vuole lui, male se vogliamo, ma in maniera lineare.
 
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Il milan nel giro di pochi mesi è passato dalle mani di Gattuso che esasperava concetti come organizzazione, linee strette, baricentro basso , palleggio poco forzato a quelle di Giampaolo che segue concetti calcistici completamente diversi : difesa medio alta, aggressione alta, calcio tecnico ma in velocità.
Il tempo di capire che ciò che si inseguiva era una chimera ecco che arriva un altro colpo di scena : il milan viene affidato a Pioli. Un normalizzatore, a detta di molti. Un aziendalista, a detta di altri.
Pioli gioca in modo scolastico e banale per certi versi ma punta molto su ampiezza e ripartenze in velocità senza però badare a troppi ricami calcistici esasperati nelle due fasi, con tempi di gioco decisamente più semplici nell’interpretazione e nella lettura.
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Non è che la confusione è generata da chi detta la via???
-Gattuso avrebbe avuto un dannato bisogno di due ali capaci di ribaltare il fronte offensivo ma non sono arrivate mai come regalo ;
-Giampaolo avrebbe avuto necessità di un centrale veloce , almeno una mezz’ala di qualità ma , soprattutto , di un trequartista capace di indirizzare le uscite linea-linea ma nessuno ha pensato di trovargli queste figure.
-Pioli quel di cui ha bisogno potrebbe(il condizionale è d'obbligo, io ci vedo poca fisicità e intensità in troppi elementi) avercelo in rosa ma dipende dalla sua libertà di manovra e dalla libertà di cucire il suo abito secondo le sue idee. Francamente non ho molta fiducia che glielo facciano fare.
La continuità tecnica in una società la indirizza il ds con scelte oculate prese di comune accordo col mister , soprattutto nella valutazione dei singoli. Da noi però tutto pare approssimativo e cambiando allenatore cosi in fretta e in modo cosi drastico non vi è mai crescita tecnica. Un allenatore che anzi punta il dito contro la rosa viene visto come ‘scomodo’ e risulta molto più semplice metterlo alla porta con un gesto vigliacco che riabilita la dirigenza scaricando colpe su chi invece allenava.
Da troppi anni a noi manca questo aspetto e i disastri sono sotto gli occhi di tutti.
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Ineccepibile.
Gli errori hanno portato a ben altro.
Primo errore: Gazidis
Secondo errore: serviva un DS di livello e non gente con poca esperienza.
E invece sono stati scelti un contabile e dei parafulmine per costruire qualcosa di solido per rilanciarsi. Il risultato è ciò a cui stiamo assistendo.
 

Tifo'o

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Il milan nel giro di pochi mesi è passato dalle mani di Gattuso che esasperava concetti come organizzazione, linee strette, baricentro basso , palleggio poco forzato a quelle di Giampaolo che segue concetti calcistici completamente diversi : difesa medio alta, aggressione alta, calcio tecnico ma in velocità.
Il tempo di capire che ciò che si inseguiva era una chimera ecco che arriva un altro colpo di scena : il milan viene affidato a Pioli. Un normalizzatore, a detta di molti. Un aziendalista, a detta di altri.
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Non è che la confusione è generata da chi detta la via???
-Gattuso avrebbe avuto un dannato bisogno di due ali capaci di ribaltare il fronte offensivo ma non sono arrivate mai come regalo ;
-Giampaolo avrebbe avuto necessità di un centrale veloce , almeno una mezz’ala di qualità ma , soprattutto , di un trequartista capace di indirizzare le uscite linea-linea ma nessuno ha pensato di trovargli queste figure.
-Pioli quel di cui ha bisogno potrebbe(il condizionale è d'obbligo, io ci vedo poca fisicità e intensità in troppi elementi) avercelo in rosa ma dipende dalla sua libertà di manovra e dalla libertà di cucire il suo abito secondo le sue idee. Francamente non ho molta fiducia che glielo facciano fare.
La continuità tecnica in una società la indirizza il ds con scelte oculate prese di comune accordo col mister , soprattutto nella valutazione dei singoli. Da noi però tutto pare approssimativo e cambiando allenatore cosi in fretta e in modo cosi drastico non vi è mai crescita tecnica. Un allenatore che anzi punta il dito contro la rosa viene visto come ‘scomodo’ e risulta molto più semplice metterlo alla porta con un gesto vigliacco che riabilita la dirigenza scaricando colpe su chi invece allenava.
Da troppi anni a noi manca questo aspetto e i disastri sono sotto gli occhi di tutti.
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Il problema è che Giampaolo non è riuscito a capire che si trovava in un grande club. Si, forse siamo in decaduta. Ma siamo un grande club con pressioni enormi. Giampaolo aveva una sua idea che richiedeva secoli. Ora io non voglio fare sto paragone, che è assurdo ma prendiamo come metro. Guardiola al Bayern e Guardiola al City, al Bayern eredita una squadra che ha vinto tutto a parte la semifinale disastrosa col Real, la sua squadra è sembrata un rullo compressore al secondo anno era davvero una squadra pazzesca. Ed infatti ancora io non mi spiego le due partite contro l'Atletico. Arriva al City ed il primo anno è davvero un disastro, ed infatti dopo 2 mesi si parlava già di esonero. Ma Il City sa di aver preso Guardiola, è conscia che Guardiola sia un grande manager e che bisogna dare tempo.
Ed infatti i risultati si sono visto nei due anni seguenti.

Giampaolo non ha quel curriculum e paradossalmente si ha più pazienza con i top allenatori che con quelli nuovi. Giampaolo ha fatto 9 punti ed ha lasciato il Milan a 4 dal Napoli, ora se fosse stato alla Samp sai che cosa avrebbero detto? Niente, nessuno avrebbe detto niente. Come sta accadendo ora a Verona, Torino Parma. Non ha aiutato il fatto che si voleva a tutti costi questo benedetto bel gioco, si è trovato in una situazione in cui Boban e Maldini non solo chiedevano risultati ma anche divertimento.
 
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Giampaolo paga la sua testa di ca**o, terra-terra. Non è stato mandato via per i risultati, né per il gioco espresso, è stato cacciato in malo modo e a mio avviso giustamente solo perché non faceva giocare i migliori.

Perché una squadra che ha da almeno un lustro, se non di più, carenze offensive in termini di velocità, profondità, atletismo e creazione della superiorità numerica, non può lasciare fuori Leao o Rebic. Un allenatore sano di mente non va a fossilizzarsi su Suso trequartista, e nessuno mi toglie dalla testa che se Suso oggi è ancora al Milan, sia proprio per questa assurda convinzione del "fuoriclasse". Un allenatore un minimo sano di mente e fedele ai SUOI STESSI principi, non si taglia i cohones da solo schierando titolare un terzino che non fa la fase offensiva, di fatto dimezzando le soluzioni di un modulo e di un dichiarato atteggiamento che non possono proprio fare a meno di un esterno basso a tutta fascia: piuttosto fai cedere lo svizzero e tieni uno dei due che sono partiti, o studi una soluzione alternativa, metti Borini o Calabria invertito, avrebbe avuto decisamente più senso, persino un Musacchio lo avrebbe avuto di più. Ha pagato la gestione a mio parere idiota di uno dei pochi talenti che abbiamo, Paquetà. E potrei andare avanti.
Giampaolo (che per altro io ero uno dei pochi a veder bene questa estate) paga la sua stessa incapacità, il proprio fondamentalismo, o se vogliamo dargli più attenuanti, semplicemente ha pagato la sua incapacità di gestire la pressione che lo ha mandato in confusione, diciamo così.
 
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Il problema è che Giampaolo non è riuscito a capire che si trovava in un grande club. Si, forse siamo in decaduta. Ma siamo un grande club con pressioni enormi. Giampaolo aveva una sua idea che richiedeva secoli. Ora io non voglio fare sto paragone, che è assurdo ma prendiamo come metro. Guardiola al Bayern e Guardiola al City, al Bayern eredita una squadra che ha vinto tutto a parte la semifinale disastrosa col Real, la sua squadra è sembrata un rullo compressore al secondo anno era davvero una squadra pazzesca. Ed infatti ancora io non mi spiego le due partite contro l'Atletico. Arriva al City ed il primo anno è davvero un disastro, ed infatti dopo 2 mesi si parlava già di esonero. Ma Il City sa di aver preso Guardiola, è conscia che Guardiola sia un grande manager e che bisogna dare tempo.
Ed infatti i risultati si sono visto nei due anni seguenti.

Giampaolo non ha quel curriculum e paradossalmente si ha più pazienza con i top allenatori che con quelli nuovi. Giampaolo ha fatto 9 punti ed ha lasciato il Milan a 4 dal Napoli, ora se fosse stato alla Samp sai che cosa avrebbero detto? Niente, nessuno avrebbe detto niente. Come sta accadendo ora a Verona, Torino Parma. Non ha aiutato il fatto che si voleva a tutti costi questo benedetto bel gioco, si è trovato in una situazione in cui Boban e Maldini non solo chiedevano risultati ma anche divertimento.

Secondo me Giampaolo si é fin troppo ben reso conto che era in una grande squadra, si é sentito l’erede di Sacchi e ha pensato bene di impostare il Milan come il Barcellona di Guardiola, ma senza. Xavi, Iniesta e Messi. La presunzione gli ha fatto dire....”finalmente sono in una grande e posso applicare quello che ho studiato 15 anni fa a Barcellona, il pubblico se lo aspetta, adesso gli faccio vedere io...”. Ma i giocatori non erano in grado e forse lui non é Guardiola. La societá ha provato a tirargli le briglie, ma poi ha capito che con il BarcaMilan finivamo in un burrone e ha giustamente subito dato l’altolá. Non serviva piú tempo, la sua idea, molto diversa dal calcio fatto sinora in carriera, neanche in 5 anni l’avrebbe realizzata.

Giampaolo paga la sua testa di ca**o, terra-terra. Non è stato mandato via per i risultati, né per il gioco espresso, è stato cacciato in malo modo e a mio avviso giustamente solo perché non faceva giocare i migliori.

Perché una squadra che ha da almeno un lustro, se non di più, carenze offensive in termini di velocità, profondità, atletismo e creazione della superiorità numerica, non può lasciare fuori Leao o Rebic. Un allenatore sano di mente non va a fossilizzarsi su Suso trequartista, e nessuno mi toglie dalla testa che se Suso oggi è ancora al Milan, sia proprio per questa assurda convinzione del "fuoriclasse". Un allenatore un minimo sano di mente e fedele ai SUOI STESSI principi, non si taglia i cohones da solo schierando titolare un terzino che non fa la fase offensiva, di fatto dimezzando le soluzioni di un modulo e di un dichiarato atteggiamento che non possono proprio fare a meno di un esterno basso a tutta fascia: piuttosto fai cedere lo svizzero e tieni uno dei due che sono partiti, o studi una soluzione alternativa, metti Borini o Calabria invertito, avrebbe avuto decisamente più senso, persino un Musacchio lo avrebbe avuto di più. Ha pagato la gestione a mio parere idiota di uno dei pochi talenti che abbiamo, Paquetà. E potrei andare avanti.
Giampaolo (che per altro io ero uno dei pochi a veder bene questa estate) paga la sua stessa incapacità, il proprio fondamentalismo, o se vogliamo dargli più attenuanti, semplicemente ha pagato la sua incapacità di gestire la pressione che lo ha mandato in confusione, diciamo così.


Per me non é solo questione di uomini (anche perché vistolo impazzito hanno provato a guidarlo, ma senza essere ascoltati). La questione principale é che invece di fare il calcio che aveva fatto fino ad allora in carriera ha pensato fosse arrivato il momento di fare il salto e di evolvere...... BarcaMilan..... per pietá...l
 
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Secondo me Giampaolo si é fin troppo ben reso conto che era in una grande squadra, si é sentito l’erede di Sacchi e ha pensato bene di impostare il Milan come il Barcellona di Guardiola, ma senza. Xavi, Iniesta e Messi. La presunzione gli ha fatto dire....”finalmente sono in una grande e posso applicare quello che ho studiato 15 anni fa a Barcellona, il pubblico se lo aspetta, adesso gli faccio vedere io...”. Ma i giocatori non erano in grado e forse lui non é Guardiola. La societá ha provato a tirargli le briglie, ma poi ha capito che con il BarcaMilan finivamo in un burrone e ha giustamente subito dato l’altolá. Non serviva piú tempo, la sua idea, molto diversa dal calcio fatto sinora in carriera, neanche in 5 anni l’avrebbe realizzata.




Per me non é solo questione di uomini (anche perché vistolo impazzito hanno provato a guidarlo, ma senza essere ascoltati). La questione principale é che invece di fare il calcio che aveva fatto fino ad allora in carriera ha pensato fosse arrivato il momento di fare il salto e di evolvere...... BarcaMilan..... per pietá...l

Probabile, ma indipendentemente dalle intenzioni sul tipo di calcio, a maggior ragione se l'intendimento era quello di proporre un gioco palleggiato in velocità, non mi proponi Suso (che a tempi di gioco, propone un calcio anni 80), non mi proponi Rodriguez (che è una moviola senza spunti offensivi), non mi proponi per 2 mesi Castillejo (che è normale da esterno, ma da attaccante è meno che mediocre), non insisti su Piatek (che tutto è, fuorché un facilitatore di manovra), non dai a Biglia le chiavi (che verticalizza mai, ed è lento, scarico di testa), non giochi la difesa altissima con entrambi i centrali parecchio lenti in ripiego. Cioè dai, sono le basi. Gli hanno preso 5/6 giocatori in gamba, non fenomeni ma sicuramente han migliorato la rosa, rendendola più varia con più soluzioni, per altro Bennacer lo ha espressamente voluto lui (se non va da regista lo proponi mezzala), se proponi determinati concetti ma i giocatori che meglio degli altri te li possono applicare li tieni fuori, sei solo un pirlo con la a.
 
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Secondo me Giampaolo si é fin troppo ben reso conto che era in una grande squadra, si é sentito l’erede di Sacchi e ha pensato bene di impostare il Milan come il Barcellona di Guardiola, ma senza. Xavi, Iniesta e Messi. La presunzione gli ha fatto dire....”finalmente sono in una grande e posso applicare quello che ho studiato 15 anni fa a Barcellona, il pubblico se lo aspetta, adesso gli faccio vedere io...”. Ma i giocatori non erano in grado e forse lui non é Guardiola. La societá ha provato a tirargli le briglie, ma poi ha capito che con il BarcaMilan finivamo in un burrone e ha giustamente subito dato l’altolá. Non serviva piú tempo, la sua idea, molto diversa dal calcio fatto sinora in carriera, neanche in 5 anni l’avrebbe realizzata.




Per me non é solo questione di uomini (anche perché vistolo impazzito hanno provato a guidarlo, ma senza essere ascoltati). La questione principale é che invece di fare il calcio che aveva fatto fino ad allora in carriera ha pensato fosse arrivato il momento di fare il salto e di evolvere...... BarcaMilan..... per pietá...l

Dovresti però anche spiegare e argomentare perchè secondo te Giampaolo stesse inseguendo un modello barca , come dovresti spiegare perchè dici che il calcio che inseguiva non era lo stesso di quello che proponeva alla samp.
In base a cosa dici ciò??
Quali sono questi principi di gioco cosi ambiziosi e folli da farti pensare che giampaolo abbia pensato troppo in grande?
E quali sono queste idee calcistiche nuove rispetto al modello samp, ad esempio.
La stessa scelta dei singoli fa cadere la tua teoria visto che RR è nettamente più difensivista di Theo, Biglia è nettamente più difensivista di Bennacer, Castillejo è molto più propenso al lavoro senza palla rispetto a leao.
E già qui la tua teoria vacilla.
Capitolo giochi e sviluppi del gioco : quali sarebbero le folli idee di Giampaolo?
Quelle che cercava di inculcare ai ragazzi per provare a giocare non rintanati a ridosso della nostra area ma col baricentro un pò più alto?
E in attacco, quali sarebbero questi schemi demenziali???
La verità è che il mister ha solo provato a far giocare questa squadra, la dirigenza ha dato lui il compito di farla giocare ma....... pare che queste 4 pippe che abbiamo possano solo fare difesa e contropiede.
Vedrai che pioli non farà che abbassare il baricentro e questa mossa non sarà la sconfitta di Giampaolo ma della rosa e , soprattutto, della dirigenza che non ha minimamente capito che elementi ha a disposizione, quali sono i limiti e i difetti.
 
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Capiremo subito se il pazzo era Giampaolo o la dirigenza.
Se la tua teoria è esatta Pioli dovrebbe rivoltare questa squadra come un calzino.
Ho i miei dubbi.
Ci rivediamo a milan-lecce.
Non voglio difendere Giampaolo, sia chiaro, vorrei solo allargare il fallimento tecnico a rosa e dirigenza.
 
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Capiremo subito se il pazzo era Giampaolo o la dirigenza.
Se la tua teoria è esatta Pioli dovrebbe rivoltare questa squadra come un calzino.
Ho i miei dubbi.
Ci rivediamo a milan-lecce.
Non voglio difendere Giampaolo, sia chiaro, vorrei solo allargare il fallimento tecnico a rosa e dirigenza.

Ah ma bisogna vedere, perché se Pioli è un altro per cui "Suso è imprescindibile", Piatek deve giocare sempre, Biglia è un maestro, Calahnoglu è universale e mi rispolvera persino Rodriguez, col risultato di tenermi fuori o far giocare col contagocce i Paquetà, Leao e Bonaventura, siamo punto e a capo.
 
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