Non voglio difendere Giampaolo, sia chiaro, vorrei solo allargare il fallimento tecnico a rosa e dirigenza.
il fallimento è totale ma è da una decade abbondante che procede inesorabile.
Giampaolo è una delle tante maschere di questa orrida e tetra commedia.
La tua disamina tecnico-tattica è interessante e piena di spunti di chi ha competenza ed occhio critico, però è teorica.
Molto teorica.
Purtroppo il calcio, come ogni altro gioco di squadra, ha una componente psicologica, emotiva mostruosa.
Non stai facendo i 100 metri, stai giocando con 11 persone, ragazzi per lo più, contro altri 11.
Non puoi prevedere tutto, ed oggi il calcio è diventato di un tatticismo esasperato.
Il gap tra le grandi squadre e le piccole si è ridotto di molto. Ti pressano alto, non ti fanno respirare, gli atleti di oggi sembrano dei marziani rispetto ai video anni 80 del calcio con cui sono cresciuto.
Il 95% dei fenomeni anni 80 o precedenti (senza scomodare quella manciata di giocator che restano nell'olimpo del calcio), oggigiorno
non toccherebbe la palla. E' un'evoluzione della specie che riguarda qualsiasi sport, ho giocato ad alti livelli ad un altro sport, non calcio, ho contatti con gente che ha giocato o che allena in seria A in questo sport, ti posso garantire che gli addetti ai lavori sono i primi a dirlo: fisicamente oggi tutto è esasperato, solo 30 anni fa era tutto molto molto molto più lento.
Dunque laddove c'è un'esasperazione del fisico e un dimezzamento se non di più dei tempi di gioco e di possesso palla, subentra la visione di gioco, la tecnica individuale, i tempi di gioco mentali.
Non allenavi totti ad anticipare il gioco di due tempi e mandare in porta i compagni mentre gli avversari manco capivano che stesse succedendo, era un genio.
Noi abbiamo giocatori mediocri, tecnicamente mediocri, fisicamente indegni.
Dunque non possiamo competere nè con le squadre che hanno tecnica maggiore cercando di non farli ragione col pressing alto, perchè non abbiamo fisico e tenuta necessari. nè con le squadrette infime che ci pressano, perchè non abbiamo tecnica ed invidualità per uscirne.
Veleggiamo nella mediocrità del palleggio orizzontale, con pochissimi movimenti senza palla, senza triangolazioni veloci, senza giocatori che puntano l'avversario ma anzi temono di essere aggrediti e dunque cercano disperatamente l'appoggio semplice al compagno dietro, o di fianco.
La cura di tutto ciò non è l'allenatore, non è il DS.
E' la somma di tutto ciò ma ci vogliono anni, forse nemmeno.
Come possiamo auspicare di tornare ai vecchi fasti con una rosa mediocre?
come possiamo auspicare di avere un grande allenatore senza giocare nelle coppe e con una rosa mediocre?
Come possiamo pensare che i fenomeni vengano in una squadra che non gioca le coppe, non ha un grande allenatore e ha una rosa mediocre?
E' un dannato maledetto circolo vizioso.
Il rebus è capire quale sia il primo giusto passaggio da compiere, il primo mattoncino. Gli acquisti? la dirigenza? l'allenatore? la proprietà?