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Avvio questa discussione perchè ho letto tante considerazioni legate al fattore stadio vuoto e Covid-19, in relazione ai risultati confortanti che sta ottenendo l'AC Milan 1899.
Ma più che una discussione è un OT che non ho avuto modo di esprimere.
Molti dicono che lo stadio vuoto favorirebbe i giocatori, che si sentono meno sotto pressione.
A me sinceramente questa cosa non torna un granché. E questo perché stride con il fatto che poi i giocatori (e sempre i soliti noti, n.d.r.) dimostrano grande spavalderia quando rilasciano dichiarazioni o in altri frangenti. Se fossi una persona che subisce la pressione, allora terrei un profilo basso. Magari alla prima intervista, da nuovo del gruppo, mi farei vedere sicuro di me stesso, ma poi una volta provato il brivido di S. Siro (ed essermela fatta addosso), ci andrei più cauto. Per parecchi poi mi sembra che questa cosa duri degli anni.
Invece no, non è così, non si nota nessun ridimensionamento dettato dal timore reverenziale e un po' di modestia.
Anzi, ci si atteggia a superiori, dicendo che il Milan è solo una tappa, si deciderà in futuro se rimanere, si vuole diventare calciatori da 70M, etc etc ...
Ovviamente si dirà che è un fattore inconscio, non controllabile. Sì, ma poi, a freddo, hai lo spirito di autocritica e sei in grado di capire e renderti conto. Non sei una bestia senza facoltà di ragionamento.
Quindi? Lo stadio non ci entra niente, oppure i nostri sono spesso degli ipocriti paurosi, arroganti e presuntuosi?
Ma più che una discussione è un OT che non ho avuto modo di esprimere.
Molti dicono che lo stadio vuoto favorirebbe i giocatori, che si sentono meno sotto pressione.
A me sinceramente questa cosa non torna un granché. E questo perché stride con il fatto che poi i giocatori (e sempre i soliti noti, n.d.r.) dimostrano grande spavalderia quando rilasciano dichiarazioni o in altri frangenti. Se fossi una persona che subisce la pressione, allora terrei un profilo basso. Magari alla prima intervista, da nuovo del gruppo, mi farei vedere sicuro di me stesso, ma poi una volta provato il brivido di S. Siro (ed essermela fatta addosso), ci andrei più cauto. Per parecchi poi mi sembra che questa cosa duri degli anni.
Invece no, non è così, non si nota nessun ridimensionamento dettato dal timore reverenziale e un po' di modestia.
Anzi, ci si atteggia a superiori, dicendo che il Milan è solo una tappa, si deciderà in futuro se rimanere, si vuole diventare calciatori da 70M, etc etc ...
Ovviamente si dirà che è un fattore inconscio, non controllabile. Sì, ma poi, a freddo, hai lo spirito di autocritica e sei in grado di capire e renderti conto. Non sei una bestia senza facoltà di ragionamento.
Quindi? Lo stadio non ci entra niente, oppure i nostri sono spesso degli ipocriti paurosi, arroganti e presuntuosi?