FiglioDelDioOdino
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[MENTION=4357]sunburn[/MENTION]
gli apostoli hanno accettato di schiattare nei modi più orribili per cose che, se non fossero accadute, lo avrebbero saputo.
È una differenza molto più che sostanziale: un’idea, una filosofia, o anche semplicemente fidarsi di ciò che altri hanno visto e rimanere fedeli a ciò usque ad mortem, è completamente diverso dal sacrificarsi per ciò che tu hai visto e che, se fosse falso, lo sapresti
Il motivo del martirio usato dai teologi per dimostrare la storicità della sua esistenza non è affatto una ragione valida dato che i Giudei (anche i più comuni cittadini per di più, e non apostoli), si immolavano spontaneamente pur di non inchinarsi alla statua di Caligola imposta nel Tempio di Gerusalemme, (imposto dopo la ribellione ebraica di Alessandria).
Dalla rivoluzione contro Roma (dall'imposizione del culto dell'imperatore da parte di Caligola, per cui gli ebrei non potevano più sacrificare in nome di YHWH), decine, centinaia di migliaia (tra i 600.000 e il 1.100.000 morti a Gerusalemme nello 'scontro finale') gli Ebrei combatterono, si lasciarono sterminare, morire di fame, suicidandosi in massa, contro l'Impero e per salvare il proprio culto, e tutto questo NON nel nome di Gesù, ma nel nome di YHWH (che è lo stesso Dio di Gesù, che ovviamente lo precede).
Cioè il martirio (in ambito giudaico) NON è qualcosa di esclusivamente cristiano, nemmeno esclusivo della figura di Gesù (che invece nella tradizione cristiana viene erroneamente presentato come se fosse l'unico ad aver subito un martirio). Gesù era un liberatore di Israele ( un capo ribelle e perciò condannato tanti altri zeloti ed innocenti, nonchè denunciato dai giudei che non volevano lo scontro con l'impero), un nobile illustre, associato a David, per cui venne sepolto adeguatamente.
cfr. Ceasar and Christ by Will Durant, chapter XXV, VI The Rebellion --- erenow .net page 171