Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 14 marzo, se l'epidemia di Coronavius non si arrestasse, il calcio italiano rischierebbe il crac. Se la stagione venisse annullata, il danno sarebbe da 600-700 mln di euro: mancata introito dei diritti tv per l'ultima parte di stagione, pari a 425 mln (nascerebbe una battaglia legale tra tv e club), 90 mln di mancati incassi stadio e abbonamenti da restituire, 150 mln di ricavi commerciali bruciati.
Se il coronavirus non verrà sconfitto, metà delle società della Serie A rischierebbe di non iscriversi al prossimo campionato. Gravina ha chiesto alle varie leghe di quantificare i danni. La relazione, attraverso la quale chiedere provvedimenti per rimettere in piedi il sistema e differimento dei contributi fiscali, verrà inviata a Spadafora.
Nessuno crede all'ipotesi di tornare in campo ad aprile. La speranza è tornare in campo a maggio e giocare ogni tre giorni in modo da concludere il campionato in estate. Si arriverebbe oltre il 30 giugno, scadenza dei contratti. E servirebbe un decreto ministeriale. Ma anche in questo caso, ci sarebbero dei danni economici evidenti:
-20%.
E il prezzo del cartellini... -)
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